Pentecoste A
19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”. 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. 22Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” .
Gv 20, 19-23
Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it).
Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Noi cristiani diciamo una delle nostre più grosse bugie addirittura recitando il “Credo”: “Credo nello Spirito Santo…, che con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato”: chi di noi adora e glorifica lo Spirito Santo quanto prega e loda il Padre e il Figlio? Certamente nelle nostre chiese si prega molto di più… la Madonna, S. Rita o S. Pio da Petralcina che lo Spirito Santo! La maggioranza dei cristiani non sa nemmeno bene chi sia questo Spirito Santo, e questa è una storia vecchia: già nella Chiesa primitiva, a Efeso, alcuni discepoli dicevano a Paolo: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2): e molti che si dicono cristiani, oggi, potrebbero rispondere alla stessa maniera. Non per niente lo Spirito Santo è stato definito “il Grande Dimenticato”. Eppure nel “Credo” sempre ribadiamo: “Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita”, e nella IV Preghiera Eucaristica lo definiamo “Primo dono ai credenti”!
Lo Spirito Santo è l’Amore tra il Padre e il Figlio e che da loro si espande: non è solo la loro relazione, ma ne è anche il Frutto distinto: è una Persona, è lo Spirito d’Amore. “Dio è Amore” (1 Gv 4,8), e Amore è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo non è però solo l’Amore che unisce le Persone Divine; è anche l’Amore di Dio per noi: “Fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto inabitare in noi” (Gc 4,5); “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).
Sul modello della Santissima Trinità, dobbiamo fare delle nostre vite solo dialogo, comunione, dono, oblazione, servizio gratuito, amore. La vita secondo lo Spirito è pertanto la condizione del cristiano (Rm 7,6; 8,14; Gal 5,25).
I teologi, sulla base del testo di Is 11,2-3 (secondo i LXX e la Vulgata), parlano di sette doni dello Spirito Santo, infusi in maniera speciale nel cristiano: la sapienza (dal latino “sàpere”, gustare), che ci dà il sapore delle cose di Dio; l’intelletto (dal latino “inter-legere”, leggere dentro), che ci scorgere il passaggio di Dio e la sua volontà nella storia nostra e del mondo; il consiglio, la capacità di prendere e di suggerire le scelte migliori per la nostra santificazione; la scienza, che ci fa comprendere i misteri di Dio e del creato; la fortezza, che ci rende capaci di fedeltà e di testimonianza; la pietà (in latino “pietas”), cioè la capacità d’amare; il timor di Dio, cioè il saper sempre riconoscerci come creature al cospetto del Creatore. Sapienza, intelletto, consiglio, scienza sono doni dello Spirito in quanto egli è il Maestro interiore dei discepoli, la loro luce; la fortezza è dallo Spirito perché egli è potenza che ci trasforma; la pietà e il timor di Dio sono da lui in quanto Spirito d’amore.
“Lo Spirito Santo non solo per mezzo dei sacramenti e dei ministeri santifica il popolo di Dio e lo guida e lo adorna di virtù, ma «distribuendo a ciascuno i propri doni come piace a lui» (1 Cor 12,11), dispensa tra i fedeli di ogni ordine anche grazie speciali… E questi carismi, straordinari o anche più semplici e più comuni, siccome sono soprattutto adatti e utili alle necessità della Chiesa, si devono accogliere con gratitudine e consolazione” (Dei Verbum, n. 12). La parola “carisma” è un neologismo del N. T.: deriva dal verbo “charizomai”, che significa mostrarsi generoso, regalare qualcosa. Induce a pensare al termine “charis”, “grazia”. I carismi presentano alcune caratteristiche: non fanno parte delle grazie fondamentali, ma sono doni particolari distribuiti da Dio in modo diverso (1 Cor 12,4; Rm 12,6); sono da distinguersi dai “talenti”, che invece appartengono all’ordine naturale (1 Pt 4,10; 1 Cor 12,7.11); sono dati per la “costruzione della comunità” (“oikodomè”: 1 Cor 12; Rm 12); devono essere riconosciuti e normati da chi esercita il ministero gerarchico (1 Cor 14; Rm 12; 1 Pt 4,10-11); infine, tutti i carismi sono nulla se manca la carità, che ne dà il senso e li vivifica (1 Cor 13). In più passi Paolo ce ne offre un elenco (Rm 12,6-8; 1 Cor 12,8-10.28; Ef 4,11-13); c’e il dono di essere apostoli; c’è quello della profezia, probabilmente la predicazione del ravvedimento e del giudizio (1 Cor 14,24), l’esortare e il confortare (1 Cor 14,3), forse anche annunciando il futuro (At 11,28; 21,11); c’è il magistero, l’essere pastori e evangelisti; la sapienza, il gusto di Dio; la scienza, la conoscenza dei suoi misteri; la fede, intesa come quella che sposta le montagne e compie i miracoli (1 Cor 13,2; Mc 9,23; 11,23; Mt 17,20); il dono di fare guarigioni; quello di compiere miracoli; il discernimento degli spiriti, cioè la capacità di distinguere lo Spirito divino da quello demoniaco quando parlano gli estatici; all’ultimo posto la il dono delle lingue e l’interpretazione delle lingue: il termine “glossa” significa “lingua” (parlare senza il controllo della ragione? Improbabile…), “linguaggio” (parlare in lingue straniere ignote? Cfr At 2,1-11; ma 1 Cor 14,10 non sembrerebbe d’accordo…), o “espressione antica e incomprensibile” (forse il linguaggio celeste: 2 Cor 12,4; 1 Cor 13,1; Ap 14,3), manifestazione estatica nel cristianesimo di forme esistenti anche presso i pagani, sempre opera dello Spirito ma carisma subordinato (1 Cor 14).
Guai a meritarci il rimprovero di Stefano ai Giudei: “O gente testarda e pagana nel cuore, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo!” (At 7,51). È perciò necessario: “vivere e nutrirsi dello Spirito…, camminare nello Spirito,… lasciarsi guidare dallo Spirito, essere strumenti docili nelle mani dello Spirito, arpe sonore di preghiera, frutti dello Spirito… Solo così il cristiano si costituisce come “lettera scritta non con l’inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente” (2 Cor 3,3)” (Pedrini).
Buona Misericordia a tutti!
Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
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Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it).
Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Noi cristiani diciamo una delle nostre più grosse bugie addirittura recitando il “Credo”: “Credo nello Spirito Santo…, che con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato”: chi di noi adora e glorifica lo Spirito Santo quanto prega e loda il Padre e il Figlio? Certamente nelle nostre chiese si prega molto di più… la Madonna, S. Rita o S. Pio da Petralcina che lo Spirito Santo! La maggioranza dei cristiani non sa nemmeno bene chi sia questo Spirito Santo, e questa è una storia vecchia: già nella Chiesa primitiva, a Efeso, alcuni discepoli dicevano a Paolo: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo!” (At 19,2): e molti che si dicono cristiani, oggi, potrebbero rispondere alla stessa maniera. Non per niente lo Spirito Santo è stato definito “il Grande Dimenticato”. Eppure nel “Credo” sempre ribadiamo: “Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita”, e nella IV Preghiera Eucaristica lo definiamo “Primo dono ai credenti”!
Lo Spirito Santo è l’Amore tra il Padre e il Figlio e che da loro si espande: non è solo la loro relazione, ma ne è anche il Frutto distinto: è una Persona, è lo Spirito d’Amore. “Dio è Amore” (1 Gv 4,8), e Amore è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo non è però solo l’Amore che unisce le Persone Divine; è anche l’Amore di Dio per noi: “Fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto inabitare in noi” (Gc 4,5); “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).
Sul modello della Santissima Trinità, dobbiamo fare delle nostre vite solo dialogo, comunione, dono, oblazione, servizio gratuito, amore. La vita secondo lo Spirito è pertanto la condizione del cristiano (Rm 7,6; 8,14; Gal 5,25).
I teologi, sulla base del testo di Is 11,2-3 (secondo i LXX e la Vulgata), parlano di sette doni dello Spirito Santo, infusi in maniera speciale nel cristiano: la sapienza (dal latino “sàpere”, gustare), che ci dà il sapore delle cose di Dio; l’intelletto (dal latino “inter-legere”, leggere dentro), che ci scorgere il passaggio di Dio e la sua volontà nella storia nostra e del mondo; il consiglio, la capacità di prendere e di suggerire le scelte migliori per la nostra santificazione; la scienza, che ci fa comprendere i misteri di Dio e del creato; la fortezza, che ci rende capaci di fedeltà e di testimonianza; la pietà (in latino “pietas”), cioè la capacità d’amare; il timor di Dio, cioè il saper sempre riconoscerci come creature al cospetto del Creatore. Sapienza, intelletto, consiglio, scienza sono doni dello Spirito in quanto egli è il Maestro interiore dei discepoli, la loro luce; la fortezza è dallo Spirito perché egli è potenza che ci trasforma; la pietà e il timor di Dio sono da lui in quanto Spirito d’amore.
“Lo Spirito Santo non solo per mezzo dei sacramenti e dei ministeri santifica il popolo di Dio e lo guida e lo adorna di virtù, ma «distribuendo a ciascuno i propri doni come piace a lui» (1 Cor 12,11), dispensa tra i fedeli di ogni ordine anche grazie speciali… E questi carismi, straordinari o anche più semplici e più comuni, siccome sono soprattutto adatti e utili alle necessità della Chiesa, si devono accogliere con gratitudine e consolazione” (Dei Verbum, n. 12). La parola “carisma” è un neologismo del N. T.: deriva dal verbo “charizomai”, che significa mostrarsi generoso, regalare qualcosa. Induce a pensare al termine “charis”, “grazia”. I carismi presentano alcune caratteristiche: non fanno parte delle grazie fondamentali, ma sono doni particolari distribuiti da Dio in modo diverso (1 Cor 12,4; Rm 12,6); sono da distinguersi dai “talenti”, che invece appartengono all’ordine naturale (1 Pt 4,10; 1 Cor 12,7.11); sono dati per la “costruzione della comunità” (“oikodomè”: 1 Cor 12; Rm 12); devono essere riconosciuti e normati da chi esercita il ministero gerarchico (1 Cor 14; Rm 12; 1 Pt 4,10-11); infine, tutti i carismi sono nulla se manca la carità, che ne dà il senso e li vivifica (1 Cor 13). In più passi Paolo ce ne offre un elenco (Rm 12,6-8; 1 Cor 12,8-10.28; Ef 4,11-13); c’e il dono di essere apostoli; c’è quello della profezia, probabilmente la predicazione del ravvedimento e del giudizio (1 Cor 14,24), l’esortare e il confortare (1 Cor 14,3), forse anche annunciando il futuro (At 11,28; 21,11); c’è il magistero, l’essere pastori e evangelisti; la sapienza, il gusto di Dio; la scienza, la conoscenza dei suoi misteri; la fede, intesa come quella che sposta le montagne e compie i miracoli (1 Cor 13,2; Mc 9,23; 11,23; Mt 17,20); il dono di fare guarigioni; quello di compiere miracoli; il discernimento degli spiriti, cioè la capacità di distinguere lo Spirito divino da quello demoniaco quando parlano gli estatici; all’ultimo posto la il dono delle lingue e l’interpretazione delle lingue: il termine “glossa” significa “lingua” (parlare senza il controllo della ragione? Improbabile…), “linguaggio” (parlare in lingue straniere ignote? Cfr At 2,1-11; ma 1 Cor 14,10 non sembrerebbe d’accordo…), o “espressione antica e incomprensibile” (forse il linguaggio celeste: 2 Cor 12,4; 1 Cor 13,1; Ap 14,3), manifestazione estatica nel cristianesimo di forme esistenti anche presso i pagani, sempre opera dello Spirito ma carisma subordinato (1 Cor 14).
Guai a meritarci il rimprovero di Stefano ai Giudei: “O gente testarda e pagana nel cuore, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo!” (At 7,51). È perciò necessario: “vivere e nutrirsi dello Spirito…, camminare nello Spirito,… lasciarsi guidare dallo Spirito, essere strumenti docili nelle mani dello Spirito, arpe sonore di preghiera, frutti dello Spirito… Solo così il cristiano si costituisce come “lettera scritta non con l’inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente” (2 Cor 3,3)” (Pedrini).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Per approfondire
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 14 Maggio: Giovanni 14, 15-21
Santo del giorno 26 maggio: Marianna di Gesù De Paredes
Il Papa incontra i vescovi dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione
Emergenza Emilia Romagna, Misericordie a fianco di Caritas per raccogliere fondi
Fonte dell’articolo
Spazio Spadoni
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Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
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Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
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Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 11 febbraio: Marco 1, 40-45
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Vangelo di Domenica 21 gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Domenica 07 gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 31 dicembre: Luca 2, 22-40
Vangelo di Lunedì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 24 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 17 dicembre: Giovanni 1, 6-8. 19-28
Vangelo di Venerdì 8 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 10 dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 03 dicembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 26 novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 5 novembre: Matteo 23, 1-12
Vangelo di Mercoledì 1 novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 29 ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 15 ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 8 ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 1 ottobre: Matteo 21, 28-32
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Vangelo di Domenica 27 agosto: Matteo 16, 13-20
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Vangelo di Domenica 30 Luglio: Matteo 13, 44-52
Vangelo di Domenica 23 Luglio: Matteo 13, 24-43
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Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
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Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
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Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
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Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
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Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
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Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre