Seme di Misericordia
Il Dio Grande mi dona pensieri di pace, amore di misericordia, superamento della divisione, eccelsa armonia di comunione.
Padre Francesco Zambotti
Tenda di Cristo
San Giorgio: vincere il male con la misericordia
San Giorgio, simbolo di coraggio e fede, oggi ci insegna che la vera vittoria nasce dalla misericordia. Affrontare il “drago” dell’indifferenza, difendere i deboli, sostenere i sofferenti: queste sono le sue armi. Le opere di misericordia diventano battaglie quotidiane per affermare il bene con amore e giustizia.
VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,13-35
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?».
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
Domandò loro: «Che cosa?».
Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso.
Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!
Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto».
Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!».
Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Commenti al Vangelo di oggi
Commento al Vangelo di Padre Giordano Favillini
Mentre discutevano insieme Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Gesù risorto cammina con noi, ci è vicino più di quello che possiamo immaginare. È il nostro scetticismo che ci ostacola nel riconoscerlo.

Il Giubileo: oggi
21-24 aprile 2025
Pellegrinaggio della Diocesi di León
16 aprile – 16 maggio 2025
Mostra Luigi Caflisch