Il Papa è chiamato alla paternità universale

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7 Maggio 2025

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Nel suo editoriale per Vatican News, Andrea Tornielli riflette sull’eredità spirituale di Papa Paolo VI: “Mi sento padre di tutta l’umanità”

Tornielli sottolinea come milioni di fedeli, al momento della morte di Papa Francesco, si siano sentiti orfani di un padre, richiamando l’importanza di una guida paterna nella Chiesa. Questa riflessione è particolarmente significativa in vista del Conclave che eleggerà il nuovo Successore di Pietro.

Papa Paolo VI, durante il suo viaggio in India nel dicembre 1964, fu accolto da oltre un milione di persone di diverse religioni. Questo incontro straordinario rappresenta un esempio tangibile della sua capacità di incarnare la paternità universale, accogliendo tutti come figli e testimoniando l’amore di Dio attraverso la sua presenza.

Tornielli evidenzia anche come la Chiesa, attraverso il servizio del Papa, sia chiamata a essere madre e guida spirituale per l’intera umanità. La paternità di Pietro non si limita a un ruolo gerarchico, ma si estende a una missione di misericordia e accoglienza, incarnando le opere di misericordia che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli.

In un mondo segnato da divisioni e incertezze, la figura del Papa come padre spirituale rappresenta un punto di riferimento stabile e amorevole. Il Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco nel 2015, ha ulteriormente sottolineato l’importanza di vivere la misericordia come stile di vita, un valore che Papa Paolo VI ha incarnato attraverso il suo servizio e il suo esempio.

In conclusione, l’editoriale di Tornielli invita i fedeli a riflettere sulla paternità spirituale come elemento essenziale della missione della Chiesa, chiamata a testimoniare il Vangelo attraverso l’amore, la misericordia e l’accoglienza universale.

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