I sogni di un missionario… CANTARE
Che cosa sogna un missionario? In questa nuova rubrica, ce lo racconterà padre Oliviero Ferro, missionario saveriano
Siamo abituati a vedere i missionari e le missionarie come persone “di azione”, concrete, che fanno i fatti. Perché, di fronte alla povertà e a tante situazioni drammatiche, sanno tenere i piedi per terra.
Tuttavia, prima di agire, loro sognano in grande. La loro stessa vocazione è il sogno di Dio che si realizza nel mondo; è il segno di un pensiero che sa darsi le ali per volare lontano e farsi vicino.
Partire, sperare, crescere, imparare, donare…
Sono solo alcuni dei sogni dei missionari. Sono i desideri di infinito che hanno nel cuore, e che traducono in amore, servizio e condivisione nella vita dei fratelli incontrati.
Dai sogni alle opere, appunto.
Se vai in Africa e non impari a cantare e a danzare, ti mancherà qualcosa.
Fin dall’inizio della mia esperienza, mi sono sentito coinvolto in questa atmosfera di festa, di gioia. Quando passi nei villaggi, senti le mamme cantare, quando pilano la manioca o ritornano a casa dal lavoro dei campi.
I giovani, beh, loro cantano le ultime canzonette del loro cantante preferito e danzano al ritmo della musica. La domenica, poi, nella celebrazione liturgica, canti e danze ci riempiono di gioia. E’ il momento dell’incontro, della festa.
Non si può restare in silenzio. Ognuno esprime quello che ha nel cuore.
I bambini sono i primi che danzano, seguiti dalle mamme e dai papà. I giovani danno il ritmo nella corale e battendo i tamburi.
E allora anche tu non puoi non cantare e danzare. Certo, non lo fai bene come loro. Hanno la musica nel sangue. Ma, vedendoti partecipare, sono felici, perché tu apprezzi la loro gioia.
E la sera, quando stai per addormentarti, mentre cerchi di cacciare via le zanzare, ti viene ancora voglia di cantare.
E sognando continui ad essere insieme a loro per ringraziare il Signore della gioia e della danza.