I sogni di un missionario… PARTIRE
Che cosa sogna un missionario? Da oggi, in questa nuova rubrica, ce lo dirà padre Oliviero Ferro, missionario saveriano
Siamo abituati a vedere i missionari e le missionarie come persone “di azione”, concrete, che fanno i fatti. Perché, di fronte alla povertà e a tante situazioni drammatiche, sanno tenere i piedi per terra.
Tuttavia, prima di agire, loro sognano in grande. La loro stessa vocazione è il sogno di Dio che si realizza nel mondo; è il segno di un pensiero che sa darsi le ali per volare lontano e farsi vicino.
Partire, sperare, crescere, imparare, donare…
Sono solo alcuni dei sogni dei missionari. Sono i desideri di infinito che hanno nel cuore, e che traducono in amore, servizio e condivisione nella vita dei fratelli incontrati.
Dai sogni alle opere, appunto.
“Ma non stai bene nel tuo Paese, a casa tua? Perché vuoi partire?”, mi chiedeva mia mamma tanto tempo fa, prima del viaggio in Congo Rd.
La risposta era molto semplice. Il missionario sogna di partire, di andare lontano. Non può stare fermo nel suo Paese, nella sua casa.
C’è Qualcuno e qualcosa che lo spinge a lasciare tutto per mettere il suo cuore vicino a quello di tante persone.
Una volta si diceva che “partire è un po’ morire”. Io direi che non è poi molto vero. Anzi, si potrebbe correggerlo, dicendo che “partire è vivere nel mondo intero”.
Certo si lasciano abitudini, persone che si conoscono. Bisogna essere pronti a ricominciare tutto daccapo, a incontrare persone sconosciute, ad accettare abitudini diverse. Ma è questa la sfida, il sogno da realizzare.
Devi imparare ad accogliere, a condividere, a ripartire ogni giorno, o tutto diventerà difficile e la paura imprigionerà il tuo cuore.
Partire… Per dove? Per quanto tempo? Sono delle domande che vengono spontanee a quelli che ti stanno vicino, e anche a te.
Ma tu parti perché sai che Qualcuno ti accompagnerà in questo viaggio e non ti lascerà solo. Qualcuno che realizzerà i tuoi sogni che, dopo tutto, sono anche i Suoi sogni. Qualcuno che non ti abbandonerà mai, se tu non Lo abbandoni.
E allora, perché avere paura di partire?