Per i bambini, futuro del mondo

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23 Dicembre 2024

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Un proverbio americano dice «Non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli»

di don Valerio Bersano

C’è uno stretto legame fra ciò che è la nostra storia e ciò che sarà il nostro futuro. Una società è evoluta quando sa difendere i suoi membri più vulnerabili.

Abbiamo cura per la nostra terra? Ci sentiamo responsabili di difendere tutti i bambini oggi, cioè le creature più bisognose di cura?

Abbiamo una enorme responsabilità verso i bambini e i giovani di oggi, perché saranno gli adulti di domani.

Sono allarmanti le notizie intorno alla sofferenza dei più fragili e piccoli, dei bambini che vivono in strada, che non sono accolti in una famiglia, che soffrono per violenze e guerre, che non ricevono alcuna cura, pur essendoci molte risorse nel mondo.

Perché ci dimentichiamo di coloro che soffrono la fame?

Oggi nel mondo il loro numero è salito a 828 milioni nel 2021, 46 milioni di persone in più dal 2020 e 150 milioni di persone dallo scoppio della pandemia di Covid.

Questi sono i dati di un rapporto delle Nazioni Unite che fornisce nuove prove di come il mondo si stia allontanando ulteriormente dal suo obiettivo di porre fine alla fame, all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione in tutte le sue forme entro il 2030.

Secondo i nuovi dati IPC, il numero di bambini che soffrono di malnutrizione acuta è salito a 1,8 milioni, pari al 54,5%, con un aumento del 20% rispetto alle previsioni precedenti, a causa della peggiore siccità degli ultimi 40 anni.

Sono 513.500 i bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave, cioè uno su sei nel mondo vive di stenti

Dagli ultimi dati lanciati dalle Nazioni Unite, emerge che le famiglie e i bambini che vivono una situazione di sofferenza e devastazione diffusa sono in preoccupante aumento.

In Somalia la carestia del 2011 ha ucciso 260mila persone, metà delle quali erano bambini: un quadro preoccupante che è probabile si ripeterà anche come conseguenza della crisi aggravata dal conflitto in Ucraina, paese definito “granaio” del mondo.

La nostra preghiera sia accompagnata da una corretta informazione e una viva solidarietà.

Se davvero vogliamo crescere e camminare verso il vero progresso, muoviamoci verso i più fragili come i bambini, perché in loro c’è il nostro
presente e soprattutto il futuro del mondo.

(Popoli e Missione, 9/22, p. 62)

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  • Mauro Camillo

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