Le Opere di Misericordia tra i rifugiati dell’Uganda

il: 

10 Luglio 2025

di: 

Suor Christine

Suor Christine racconta la sua esperienza in Italia con HIC SUM  e il suo impegno nella diffusione delle Opere di Misericordia nei campi profughi

Suor Christine ci parla dall’Uganda, precisamente da Mbarara dove sta preparando un Forum sulla riEvoluzione delle Opere di Misericordia che si terrà nel settembre prossimo.

La sua esperienza in Italia è stata lunga, prima segnata dagli studi e dopo dalla formazione del progetto HIC SUM di spazio + spadoni che ha svolto presso la Misericordia di Canosa di Puglia.

Con il sostegno economico di spazio + spadoni la Congregazione è riuscita a realizzare un panificio proprio a Mbarara, la cui attività procede molto bene.

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Di tutte le esperienze fatte in Italia, suor Christine sottolinea la Convention di spazio + spadoni “Fare Spazio al Coraggio” e, in particolar modo l’intervento di suor Alessandra Smerilli che ha ben sottolineato la forbice tra l’economia occidentale e quella africana.

Sebbene si parli molto spesso di parità tra uomo e donna, spesso quello che le donne fanno non viene considerato abbastanza. È proprio sul tema della “donna” che si concentra il pensiero di suor Christine, “senza le donne niente si può”.

È così anche in Uganda: le donne delle tribù sono molto coraggiose, faticano per portare avanti la famiglia e il lavoro ma a questo loro sudore non viene dato sufficiente valore.

Di quale Congregazione fai parte?

Faccio parte delle Suore di Nostra Signora del Buon Consiglio di Mbarara, un Istituto dal carisma mariano. Ho conosciuto queste suore perché mangiavano a casa mia sin da quando avevo 5-6 anni. Erano per lo più infermiere. Ma ciò che mi incoraggiava era il fatto di pregare con loro.

Ancora mi sovviene di quando per ricordare una suora defunta pregarono tutte vestite di bianco. Spesso la santità la si può cercare proprio attraverso questi piccoli gesti.

Io le scelsi per vivere in questo clima di condivisione, poveri tra i poveri. Ed è questo quello che oggi facciamo attraverso anche il lavoro al panificio e l’impegno per la diffusione delle Opere di Misericordia soprattutto tra le persone rifugiate che dai noi sono centinaia.

 

Fonte e immagini

Suor Christine racconta la sua esperienza in Italia con HIC SUM  e il suo impegno nella diffusione delle Opere di Misericordia nei campi profughi

Suor Christine ci parla dall’Uganda, precisamente da Mbarara dove sta preparando un Forum sulla riEvoluzione delle Opere di Misericordia che si terrà nel settembre prossimo.

La sua esperienza in Italia è stata lunga, prima segnata dagli studi e dopo dalla formazione del progetto HIC SUM di spazio + spadoni che ha svolto presso la Misericordia di Canosa di Puglia.

Con il sostegno economico di spazio + spadoni la Congregazione è riuscita a realizzare un panificio proprio a Mbarara, la cui attività procede molto bene.

2025_giugno_13_suor_christine-panificio_pane_misericordia_mbarara_uganda_progetto_hic_sum_spazio_spadonijpg (1)

Di tutte le esperienze fatte in Italia, suor Christine sottolinea la Convention di spazio + spadoni “Fare Spazio al Coraggio” e, in particolar modo l’intervento di suor Alessandra Smerilli che ha ben sottolineato la forbice tra l’economia occidentale e quella africana.

Sebbene si parli molto spesso di parità tra uomo e donna, spesso quello che le donne fanno non viene considerato abbastanza. È proprio sul tema della “donna” che si concentra il pensiero di suor Christine, “senza le donne niente si può”.

È così anche in Uganda: le donne delle tribù sono molto coraggiose, faticano per portare avanti la famiglia e il lavoro ma a questo loro sudore non viene dato sufficiente valore.

Di quale Congregazione fai parte?

Faccio parte delle Suore di Nostra Signora del Buon Consiglio di Mbarara, un Istituto dal carisma mariano. Ho conosciuto queste suore perché mangiavano a casa mia sin da quando avevo 5-6 anni. Erano per lo più infermiere. Ma ciò che mi incoraggiava era il fatto di pregare con loro.

Ancora mi sovviene di quando per ricordare una suora defunta pregarono tutte vestite di bianco. Spesso la santità la si può cercare proprio attraverso questi piccoli gesti.

Io le scelsi per vivere in questo clima di condivisione, poveri tra i poveri. Ed è questo quello che oggi facciamo attraverso anche il lavoro al panificio e l’impegno per la diffusione delle Opere di Misericordia soprattutto tra le persone rifugiate che dai noi sono centinaia.

 

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Suor Christine

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