Suor Badouine: “Un nome maschile da re”

Suor Badouine racconta a suor Ines il valore aggiunto apportato da spazio + spadoni grazie alle Opere di Misericordia
Strano il mio nome, vero? In effetti, Badouine viene da un nome maschile di un re cristiano belga. La mia mamma era ostetrica, lavorava con le suore missionarie e loro mi hanno dato questo nome. Un nome maschile dipinto su di me: che bella regalità!
Una suora mi ha fatto nascere e mi ha fatto conoscere la grandiosità della Vita Consacrata. Sono nata a Dakwa, un villaggio nel nord del Congo. La mia famiglia ha sempre avuto l’abitudine di pregare e questo mi ha avvicinato fin da subito al Signore. Ricordo ancora la benedizione che mi diede mio padre prima di lasciarci.
È la nostra spiritualità a spingerci all’amore materno del Signore che si prende una cura speciale del suo popolo in difficoltà secondo la profezia di Isaia 49, 15-16 “Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi”.
Le Suore di Gesù Educatore contemplano, meditano ed imitano l’atteggiamento misericordioso di Gesù.
Questo nostro carisma si è incrociato, ormai diversi anni fa, con quello di spazio + spadoni e con l’impegno di questo Movimento nel diffondere le Opere di Misericordia. Più volte ho partecipato a diverse iniziative, come le Convention organizzate a San Cerbone e per me è stato un arricchimento grandissimo.
Fonte e immagini
Suor Badouine racconta a suor Ines il valore aggiunto apportato da spazio + spadoni grazie alle Opere di Misericordia
Strano il mio nome, vero? In effetti, Badouine viene da un nome maschile di un re cristiano belga. La mia mamma era ostetrica, lavorava con le suore missionarie e loro mi hanno dato questo nome. Un nome maschile dipinto su di me: che bella regalità!
Una suora mi ha fatto nascere e mi ha fatto conoscere la grandiosità della Vita Consacrata. Sono nata a Dakwa, un villaggio nel nord del Congo. La mia famiglia ha sempre avuto l’abitudine di pregare e questo mi ha avvicinato fin da subito al Signore. Ricordo ancora la benedizione che mi diede mio padre prima di lasciarci.
È la nostra spiritualità a spingerci all’amore materno del Signore che si prende una cura speciale del suo popolo in difficoltà secondo la profezia di Isaia 49, 15-16 “Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi”.
Le Suore di Gesù Educatore contemplano, meditano ed imitano l’atteggiamento misericordioso di Gesù.
Questo nostro carisma si è incrociato, ormai diversi anni fa, con quello di spazio + spadoni e con l’impegno di questo Movimento nel diffondere le Opere di Misericordia. Più volte ho partecipato a diverse iniziative, come le Convention organizzate a San Cerbone e per me è stato un arricchimento grandissimo.
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