Suor Marie Jacqueline all’opera tra HIC SUM e OPERA M

il: 

17 Luglio 2025

di: 

Intervista di suor Ines Carlone a suor Marie Jacqueline

Sono Marie Jacqueline delle suore “Servantes de Jesus”.

La mia parrocchia d’origine è San Giuseppe di Laybo. Non avete mai sentito questo bel nome? No, non è un nuovo Santo di cui non avete udito il nome, no! È sempre San Giuseppe, che è anche Patrono di spazio + spadoni

Perché hai scelto questa congregazione?

C’erano altre suore. Ad esempio, ben 300 erano le suore canossiane locali ma mi sono sentita molto vicina allo stile di vita delle “Servantes de Jesus”. Frequentandole ho visto che vivevano come tutti i lavoratori, i contadini, la gente del popolo ed erano in mezzo a loro.

La congregazione è stata fondata nel 1937 dal vescovo Alphonse Matthyesen, Missionario D’Africa che è il primo vescovo della Diocesi di Bunia. La mia è una Congregazione di diritto diocesano.

Per chi non conosce le Congregazioni, cosa vuol dire di “diritto diocesano”?

L’Istituto dipende dal Vescovo locale. Le Congregazioni di diritto pontificio, invece, sono sottoposte all’autorità pontificale.

La nostra Superiora Generale si chiama suor Justine Vive. La casa madre e la casa di formazione sono a Bunia nella Repubblica Democratica del Congo.

2024_giugno_1_visita_rodrigue_comunità_marie_jacqueline_suore_kisangani_congo_spazio_spadoni (5)

Quando è nata la tua vocazione?

Io sono il frutto delle mie stesse sorelle, essendo che ho studiato da loro come collegiale. Ma non è stato così immediato. Dopo essere diventata insegnante della scuola primaria sono andata via. Sembravo non nutrire alcuna intenzione di divenire suora e poi all’improvviso mi è ritornata la mia vocazione da bambina.

Come è cominciata la vostra collaborazione con spazio + spadoni?

Anche questo non è stato così immediato! La madre generale mi domandava se volessi partire, aderire. A me non andava, ho rifiutato. Ma poi all’improvviso ho dato il mio eccomi: “Madre, io parto”.

Dove hai iniziato la tua esperienza con le Misericordie?

Sono stata in Sardegna a Villanova Monteleone, con una sorella congolese di altra Congregazione, suor Clemence. Mi sono sentita subito a mio agio e sempre disponibile. Ho capito che ci si può sentire chiamare a qualunque ora per il trasporto di un malato.

Ho sempre dato il mio sì. Ma non solo questo. Lo stare in comunità, la pulizia della casa, il giardinaggio rappresentavano per me e per i fratelli e sorelle della Misericordia un modo di rispettare il nostro ambiente.

Come stai realizzando il progetto di spazio + spadoni?

L’impresa sociale si è sviluppata nell’Arcidiocesi di Kisangani, attraverso l’estrazione di olio di palma, lavorando terreni in concessione.

Il cuore è il “primo ingrediente” di un progetto: noi siamo qui, là….. Ma bisogna avere il coraggio di uscire da sé stessi, amare, essere aperti, la socialità verso tutti, la disponibilità!

Con il progetto di spazio + spadoni siamo a contatto con diverse culture, soprattutto la divulgazione delle Opere di Misericordia ci aiuta a coltivare l’apertura, la tolleranza, la condivisione, l’accoglienza. Questo è un valore aggiunto che ci aiuta anche a far crescere il carisma del nostro Istituto. É stato determinante, in questa direzione, il Forum sulla riEvoluzione delle Opere di Misericordia organizzato nella diocesi di Kisangani l’anno passato.

 

Fonte e immagini

Intervista di suor Ines Carlone a suor Marie Jacqueline

Sono Marie Jacqueline delle suore “Servantes de Jesus”.

La mia parrocchia d’origine è San Giuseppe di Laybo. Non avete mai sentito questo bel nome? No, non è un nuovo Santo di cui non avete udito il nome, no! È sempre San Giuseppe, che è anche Patrono di spazio + spadoni

Perché hai scelto questa congregazione?

C’erano altre suore. Ad esempio, ben 300 erano le suore canossiane locali ma mi sono sentita molto vicina allo stile di vita delle “Servantes de Jesus”. Frequentandole ho visto che vivevano come tutti i lavoratori, i contadini, la gente del popolo ed erano in mezzo a loro.

La congregazione è stata fondata nel 1937 dal vescovo Alphonse Matthyesen, Missionario D’Africa che è il primo vescovo della Diocesi di Bunia. La mia è una Congregazione di diritto diocesano.

Per chi non conosce le Congregazioni, cosa vuol dire di “diritto diocesano”?

L’Istituto dipende dal Vescovo locale. Le Congregazioni di diritto pontificio, invece, sono sottoposte all’autorità pontificale.

La nostra Superiora Generale si chiama suor Justine Vive. La casa madre e la casa di formazione sono a Bunia nella Repubblica Democratica del Congo.

2024_giugno_1_visita_rodrigue_comunità_marie_jacqueline_suore_kisangani_congo_spazio_spadoni (5)

Quando è nata la tua vocazione?

Io sono il frutto delle mie stesse sorelle, essendo che ho studiato da loro come collegiale. Ma non è stato così immediato. Dopo essere diventata insegnante della scuola primaria sono andata via. Sembravo non nutrire alcuna intenzione di divenire suora e poi all’improvviso mi è ritornata la mia vocazione da bambina.

Come è cominciata la vostra collaborazione con spazio + spadoni?

Anche questo non è stato così immediato! La madre generale mi domandava se volessi partire, aderire. A me non andava, ho rifiutato. Ma poi all’improvviso ho dato il mio eccomi: “Madre, io parto”.

Dove hai iniziato la tua esperienza con le Misericordie?

Sono stata in Sardegna a Villanova Monteleone, con una sorella congolese di altra Congregazione, suor Clemence. Mi sono sentita subito a mio agio e sempre disponibile. Ho capito che ci si può sentire chiamare a qualunque ora per il trasporto di un malato.

Ho sempre dato il mio sì. Ma non solo questo. Lo stare in comunità, la pulizia della casa, il giardinaggio rappresentavano per me e per i fratelli e sorelle della Misericordia un modo di rispettare il nostro ambiente.

Come stai realizzando il progetto di spazio + spadoni?

L’impresa sociale si è sviluppata nell’Arcidiocesi di Kisangani, attraverso l’estrazione di olio di palma, lavorando terreni in concessione.

Il cuore è il “primo ingrediente” di un progetto: noi siamo qui, là….. Ma bisogna avere il coraggio di uscire da sé stessi, amare, essere aperti, la socialità verso tutti, la disponibilità!

Con il progetto di spazio + spadoni siamo a contatto con diverse culture, soprattutto la divulgazione delle Opere di Misericordia ci aiuta a coltivare l’apertura, la tolleranza, la condivisione, l’accoglienza. Questo è un valore aggiunto che ci aiuta anche a far crescere il carisma del nostro Istituto. É stato determinante, in questa direzione, il Forum sulla riEvoluzione delle Opere di Misericordia organizzato nella diocesi di Kisangani l’anno passato.

 

Fonte e immagini

CONDIVIDI

Potrebbe piacerti anche