E tu, lo vedi Lazzaro coperto di piaghe?

Padre Alessio Geraci, missionario comboniano in Perù
Dal Perù, il nostro amico padre Alessio Geraci, missionario comboniano, commenta il Vangelo e ci invita ad aprire occhi e cuore
Nel Vangelo di ieri, domenica 28 settembre 2025, Gesù racconta una parabola i cui destinatari sono i farisei di tutti i tempi storici. Loro, molto autoreferenziali, credevano di essere i perfetti e i “santini”, i “sapienti” su Dio e dividevano il popolo.
Si credevano giusti, santi e puri, e tutti gli altri erano per loro peccatori, e quindi ingiusti e impuri. Pensavano di essere così vicini a Dio, ma in realtà con il loro modo di pensare e di agire, Dio era molto lontano dal suo orizzonte.
Chiediti oggi, nella tua preghiera personale, quanto c’è di fariseo nella tua vita e chiedi al Signore la grazia della conversione.
Nella parabola che racconta Gesù, il ricco, pensando solo alla sua “buona vita”, ha vissuto totalmente indifferente a ciò che gli succedeva intorno. Infatti, il povero Lazzaro giaceva tutti i giorni davanti alla porta della casa del ricco, coperto di piaghe.
Impossibile non vederlo! Ma quando gli occhi del cuore sono chiusi, l’indifferenza diventa letale.
Empatia, solidarietà, compassione mancavano al ricco uomo della parabola perché non aveva gli occhi aperti e le orecchie attenti, non sapeva vedere i segni del tempo.
Come vanno i tuoi sensi? I tuoi occhi e soprattutto il tuo cuore, sono aperti per vedere cosa succede intorno a te e sintonizzarti con quello di tanti Lazzaro che, soprattutto in seguito a questi tempi così difficili, continuano a giacere e a elemosinare, a volte mancando di tutto, sperando che qualcuno li riconosca come persone?
Bandiamo per sempre dalle nostre vite e dalle nostre comunità cristiane l’indifferenza!
Fonte e immagine
- Pagina Fb di p. Alessio Geraci
Dal Perù, il nostro amico padre Alessio Geraci, missionario comboniano, commenta il Vangelo e ci invita ad aprire occhi e cuore
Nel Vangelo di ieri, domenica 28 settembre 2025, Gesù racconta una parabola i cui destinatari sono i farisei di tutti i tempi storici. Loro, molto autoreferenziali, credevano di essere i perfetti e i “santini”, i “sapienti” su Dio e dividevano il popolo.
Si credevano giusti, santi e puri, e tutti gli altri erano per loro peccatori, e quindi ingiusti e impuri. Pensavano di essere così vicini a Dio, ma in realtà con il loro modo di pensare e di agire, Dio era molto lontano dal suo orizzonte.
Chiediti oggi, nella tua preghiera personale, quanto c’è di fariseo nella tua vita e chiedi al Signore la grazia della conversione.
Nella parabola che racconta Gesù, il ricco, pensando solo alla sua “buona vita”, ha vissuto totalmente indifferente a ciò che gli succedeva intorno. Infatti, il povero Lazzaro giaceva tutti i giorni davanti alla porta della casa del ricco, coperto di piaghe.
Impossibile non vederlo! Ma quando gli occhi del cuore sono chiusi, l’indifferenza diventa letale.
Empatia, solidarietà, compassione mancavano al ricco uomo della parabola perché non aveva gli occhi aperti e le orecchie attenti, non sapeva vedere i segni del tempo.
Come vanno i tuoi sensi? I tuoi occhi e soprattutto il tuo cuore, sono aperti per vedere cosa succede intorno a te e sintonizzarti con quello di tanti Lazzaro che, soprattutto in seguito a questi tempi così difficili, continuano a giacere e a elemosinare, a volte mancando di tutto, sperando che qualcuno li riconosca come persone?
Bandiamo per sempre dalle nostre vite e dalle nostre comunità cristiane l’indifferenza!
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Padre Alessio Geraci, missionario comboniano in Perù