Il re della misericordia non si impone, ma si dona

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13 Aprile 2025

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Nella Domenica delle Palme, spazio + spadoni riflette sulla misericordia, cuore del cammino che porta alla resurrezione e alla festa della Vita

La Domenica delle Palme segna l’inizio della Settimana Santa, il cuore dell’anno liturgico cristiano. È una giornata carica di simbolismo, in cui la liturgia unisce il trionfo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme con l’annuncio della sua Passione. Le palme, segno di vittoria e di accoglienza, sventolano tra le mani dei fedeli come gesto di festa, ma anche come preludio al mistero della croce.

Questa giornata ci invita a riflettere sul vero volto del Re che entra nella Città Santa: non un sovrano armato, ma un uomo mite, che cavalca un asino e annuncia la pace. È il Re della misericordia, che non impone, ma si dona. La sua forza non è nella potenza, ma nell’amore.

Nel tempo presente, segnato da guerre, divisioni e incomprensioni, la Domenica delle Palme ci richiama con forza alla scelta della pace. Non una pace astratta, ma quella che nasce dalla riconciliazione, dal perdono e dalla capacità di accogliere l’altro. Gesù, nel suo cammino verso la croce, ci mostra che solo chi ama senza misura è capace di trasformare il dolore in speranza.

La misericordia è il cuore di questo cammino. Non c’è pace vera senza misericordia: quella che Dio offre a ciascuno di noi, e quella che siamo chiamati a donare agli altri. La Settimana Santa diventa così un invito a lasciarci toccare dalla compassione di Dio, che non si stanca mai di rialzarci.

Celebrare la Domenica delle Palme, dunque, non è solo un rito da vivere in chiesa, ma una scelta quotidiana di vita: accogliere Cristo, portatore di pace, ed essere a nostra volta strumenti di misericordia nelle nostre famiglie, nelle comunità, nei luoghi feriti del mondo.

Un ramo di palma, oggi, può diventare il segno di un impegno concreto: essere costruttori di pace e testimoni dell’amore che salva.

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