Gli UFO e i diritti dei poveri non identificati

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3 Luglio 2025

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ufo

Si è svolta ieri la Giornata Mondiale degli UFO e spazio + spadoni si interroga sulla necessità delle opere di misericordia in un mondo distratto

Ogni anno, il 2 luglio, si celebra la Giornata Mondiale degli UFO. Un appuntamento curioso, che richiama appassionati, ricercatori e sognatori attorno al mistero degli oggetti volanti non identificati. Ma mentre lo sguardo di molti è rivolto verso il cielo, alla ricerca di segni di vita aliena, milioni di esseri umani sulla Terra continuano a vivere nell’invisibilità più dolorosa: quella della fame, della miseria, dell’abbandono.

Oggetti non identificati, come i poveri

Esiste praticamente un paradosso: dedichiamo tempo, risorse e attenzione a cercare ciò che non conosciamo – gli UFO, appunto – mentre ignoriamo ciò che ci è fin troppo noto, ma che preferiamo non vedere. I poveri, gli affamati, i migranti, gli emarginati: anche i loro diritti, troppo spesso, sono “oggetti non identificati”. Invisibili agli occhi della politica, dei media e, talvolta, anche delle nostre coscienze.

Le opere di misericordia come risposta concreta

In questo scenario disarmante, spazio + spadoni propone un’alternativa concreta e rivoluzionaria: rimettere al centro le opere di misericordia, con uno sguardo attento sul mondo. Dare da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, visitare gli ammalati: sono tutte risposte umane, immediate e reali a un’umanità che ha bisogno di essere riconosciuta.

Mentre ci affasciniamo per l’ipotesi che “non siamo soli nell’universo”, dimentichiamo che troppi esseri umani vivono da soli, abbandonati, esclusi. La vera frontiera dell’ignoto, infatti, non è nello spazio, ma nel cuore delle nostre città, delle nostre periferie, dove il grido del povero si perde nel silenzio.

Il sogno è quello di una comunità che si prende cura, che costruisce legami, che trasforma il mistero del dolore in speranza condivisa. E che fa delle opere di misericordia il motore per generare futuro.

Forse, è tempo di chiederci: e se i veri alieni fossimo noi, ogni volta che ignoriamo chi ci sta accanto?

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Si è svolta ieri la Giornata Mondiale degli UFO e spazio + spadoni si interroga sulla necessità delle opere di misericordia in un mondo distratto

Ogni anno, il 2 luglio, si celebra la Giornata Mondiale degli UFO. Un appuntamento curioso, che richiama appassionati, ricercatori e sognatori attorno al mistero degli oggetti volanti non identificati. Ma mentre lo sguardo di molti è rivolto verso il cielo, alla ricerca di segni di vita aliena, milioni di esseri umani sulla Terra continuano a vivere nell’invisibilità più dolorosa: quella della fame, della miseria, dell’abbandono.

Oggetti non identificati, come i poveri

Esiste praticamente un paradosso: dedichiamo tempo, risorse e attenzione a cercare ciò che non conosciamo – gli UFO, appunto – mentre ignoriamo ciò che ci è fin troppo noto, ma che preferiamo non vedere. I poveri, gli affamati, i migranti, gli emarginati: anche i loro diritti, troppo spesso, sono “oggetti non identificati”. Invisibili agli occhi della politica, dei media e, talvolta, anche delle nostre coscienze.

Le opere di misericordia come risposta concreta

In questo scenario disarmante, spazio + spadoni propone un’alternativa concreta e rivoluzionaria: rimettere al centro le opere di misericordia, con uno sguardo attento sul mondo. Dare da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, visitare gli ammalati: sono tutte risposte umane, immediate e reali a un’umanità che ha bisogno di essere riconosciuta.

Mentre ci affasciniamo per l’ipotesi che “non siamo soli nell’universo”, dimentichiamo che troppi esseri umani vivono da soli, abbandonati, esclusi. La vera frontiera dell’ignoto, infatti, non è nello spazio, ma nel cuore delle nostre città, delle nostre periferie, dove il grido del povero si perde nel silenzio.

Il sogno è quello di una comunità che si prende cura, che costruisce legami, che trasforma il mistero del dolore in speranza condivisa. E che fa delle opere di misericordia il motore per generare futuro.

Forse, è tempo di chiederci: e se i veri alieni fossimo noi, ogni volta che ignoriamo chi ci sta accanto?

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