L’ora dell’amore
Nella Messa di inizio del ministero petrino, papa Leone XIV ha parlato di amore e unità. Solo così si può costruire una Chiesa missionaria e fraterna
Di fronte a 200.000 fedeli in piazza San Pietro e a delegazioni provenienti da 150 Paesi, papa Leone XIV ha celebrato la messa del suo “insediamento” come nuovo Pontefice, sottolineando l’importanza della riconciliazione e dell’unità nella Chiesa e nel mondo.
“Amore e unità: queste sono le due dimensioni della missione affidata a Pietro da Gesù”, ha detto alla folla citando il brano del Vangelo in cui, sul lago di Tiberiade, dei semplici pescatori vengono chiamati a diventare “pescatori di uomini”.
Il Papa si chiede ad alta voce come Pietro possa portare avanti questo compito e si risponde così: “Il Vangelo ci dice che è possibile solo perché ha sperimentato nella propria vita l’amore infinito e incondizionato di Dio, anche nell’ora del fallimento e del rinnegamento […] È come se Gesù gli dicesse: solo se hai conosciuto e sperimentato questo amore di Dio, che non viene mai meno, potrai pascere i miei agnelli; solo nell’amore di Dio Padre potrai amare i tuoi fratelli con un “di più”, cioè offrendo la vita per i tuoi fratelli”.
È la misericordia che si fa vita. Perché, nel preciso istante in cui senti di aver ricevuto l’amore immenso e incondizionato di Dio e/o l’abbraccio di un fratello, scopri di poter dare amore anche agli altri.
Insiste più volte su questo concetto, papa Leone XIV, certo che l’amore misericordioso sia il motore di ogni cambiamento nel mondo. Così come lo è, nei suoi intenti e nel suo operato, spazio + spadoni, che non può che gioire di questa espressione del Papa:
“Fratelli, sorelle, questa è l’ora dell’amore! La carità di Dio che ci rende fratelli tra di noi è il cuore del Vangelo e, con il mio predecessore Leone XIII, oggi possiamo chiederci: se questo criterio «prevalesse nel mondo, non cesserebbe subito ogni dissidio e non tornerebbe forse la pace?»”.
L’ora dell’amore è quella in cui ognuno di noi può compiere opere di misericordia, quella in cui si interessa all’altro e ne promuove il bene. È quella in cui dà da mangiare a chi ha fame o acqua a chi ha sete; quella in cui veste chi è nudo, consola chi è triste, consiglia chi è nel dubbio, accoglie, visita, prega, perdona, sopporta.
Un impegno sia per i singoli che per la Chiesa che deve impegnarsi ad essere “un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità”, una Chiesa che non si chiuda in sé stessa, ma che si apra al mondo testimoniando un amore fraterno.
“Insieme, come unico popolo, come fratelli tutti, camminiamo incontro a Dio e amiamoci a vicenda tra di noi”.
Fonte
- spazio + spadoni
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- Vatican News