Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
LE CONDIZIONI PER ENTRARE NEL REGNO DI DIO
Del Discorso di Gesù sulle Beatitudini possediamo due versioni. Quella di Luca (Lc 6,17-26) è proclamazione del Regno di Dio che è venuto per salvare gli uomini; ciò che Matteo (Mt 5,1-12) invece vede nel discorso della montagna, è in primo luogo un programma di vita, un insegnamento morale per la Chiesa. “Nonostante le parole di Gesù possano sembrarci poetiche, tuttavia vanno molto controcorrente rispetto a quanto è abituale, a quanto si fa nella società…; il mondo ci porta verso un altro stile di vita” (Papa Francesco, Gaudete et exsultate, nn. 65)
BEATI I POVERI IN SPIRITO
I poveri: Nella traduzione greca dell’Antico Testamento, quella dei LXX, il termine ptochòs, povero (da ptòssò, accatto), compare circa cento volte, traducendo vocaboli ebraici che han sempre il significato di povertà materiale.
Il Dio dei poveri: Nella Bibbia c’è una vera e propria “teologia del grido del povero” che sempre viene ascoltato da Dio (Es 3,7; 22,21-26; Dt 24,14-15; Gc 5,4-5…). L’Evangelo è innanzitutto la “buona novella annunciata ai poveri” (Mt 11,5; Lc 7,22), che sono i destinatari privilegiati del Regno che viene: “di essi è il Regno di Dio”!
“Vostro è il Regno”: Non si parla di una ricompensa finale, escatologica. La prima beatitudine precisa ai poveri che di essi “è” il regno di Dio: in Gesù ormai “il Regno di Dio è vicino”, “è giunto a voi il regno di Dio” (Mt 12,28; Lc 11,20).
Scegliere i poveri: Le Beatitudini sono un invito a stare sempre dalla parte dei poveri, degli ultimi, degli emarginati, degli oppressi, concretamente. Spesso mitighiamo la durezza delle parole di Gesù intendendole in senso spirituale, ma San Basilio afferma: “Ecco chi sono i poveri di Spirito: sono quelli che per nessuna altra ragione sono poveri se non a motivo dello Spirito del Signore”.
Alla scuola dei poveri: Scrive papa Francesco: “Desidero una Chiesa povera per i poveri… È necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro” (Evangelii gaudium, n. 198).
BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO
Quelli che sono nel pianto: Afflitto, pèntos, traduce ‘ebel, ed esprime non tanto una tristezza interiore, ma la sua esplosione all’esterno. “Il mondo ci propone il contrario: il divertimento, il godimento, la distrazione, lo svago, e ci dice che questo è ciò che rende buona la vita” (Gaudete et exsultate, n, 75).
“Piangete con quelli che piangono”: “La persona che vede le cose come sono realmente…, sente che l’altro è carne della sua carne, non teme di avvicinarsi fino a toccare la sua ferita… Così è possibile accogliere quell’esortazione di san Paolo: «Piangete con quelli che sono nel pianto» (Rm 12,15)” (Gaudete et exultate, n. 76).
Gesù l’afflitto vince la morte: Gesù, il Figlio di Dio non solo sta dalla parte di chi soffre: egli stesso soffre, condivide l’esperienza umana di finitudine, sussumendone tutto il male e il dolore (Mc 1,41; 6,34; 8,2; Mt 9,36; 14, 14; 20,34; Lc 7,13) e vincendoli con la sua Resurrezione.
Dio è allegro: Dio gode nel beneficare gli uomini (Ger 32,41); è il Dio che “esulta di gioia per te…, si rallegra per te con grida di gioia” (Sof 3,17-18). “Il regno di Dio è… gioia” (Rm 14,17; cfr Is 9,2; 12,2-6; Sof 3,14-18; Gl 2,21.23; Lam 4,21). Gesù era un uomo gioioso, che sapeva godere dell’amicizia, della buona tavola, delle bellezze della natura che tante volte cita nelle sue parabole. In Gesù c’è la “charà pepleromène”, la “gioia piena” (Gv 15,11; 16,24; 1 Gv 1,4; 2 Gv 12).
Il dovere della gioia: “Fratelli miei, state lieti nel Signore” (Fil 3,1; cfr Fil 4,4-5; 1 Ts 5,18); “Esultate di gioia indicibile e gloriosa” (1 Pt 1,6-9). “Non si tratta dunque di un semplice augurio o di un’esortazione, ma di un ordine, di un comando apostolico… Ciò implica lo sforzo della lotta contro la tentazione della tristezza, subdolo «verme del cuore» (Evagrio)” (E. Bianchi), anche nella tribolazione (At 5,41; 2 Cor 7,4; Fil 2,17-18; Col 1,24; 1 Ts 1,6; Fil 4,4-5).
BEATI I MITI
I miti: I miti (praeis) sono i mansueti, i sottomessi, i disponibili, sereni, ottimisti. “La mitezza non è altro che quell’aspetto dell’umiltà che si manifesta nell’affabilità messa in atto nei rapporti con il prossimo” (J. Dupont). Gesù si propone come modello di mitezza: “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore” (Mt 11,29).
La mitezza, virtù politica: “Tutta la terra è un dono (eredità) di Dio ai popoli, da abitare senza violenza, in mitezza, in pace e ospitalità reciproca… È per questo che soltanto i miti «possiedono» la terra… La mitezza, la nonviolenza, è annunciata dal vangelo di Gesù non come la più impolitica, ma come la più politica delle virtù” (E. Peyretti).
Rivestitevi di mitezza: Gesù il mite chiederà ai suoi lo stesso atteggiamento: “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” (Mt 5,38-44). Paolo invita i cristiani a “rivestirsi… di mansuetudine (pràutes)” (Col 3,12). “La fermezza interiore, che è opera della grazia, ci preserva dal lasciarci trascinare dalla violenza che invade la vita sociale” (Gaudete et exsultate, n. 116).
BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DELLA GIUSTIZIA
Affamati ed assetati della giustizia: Affamato, peinòn, corrisponde all’aggettivo rà’èb: non sono quelli che hanno appetito, ma quelli che sono privi del nutrimento indispensabile: la vera traduzione sarebbe “famelico”. “Tale giustizia… si esprime nel «soccorrere l’oppresso, rendere giustizia all’orfano, difendere la causa della vedova» (Is 1,17)” (Gaudete et exultate, n. 79).
BEATI I MISERICORDIOSI
Essere misericordiosi: Il primo dei termini ebraici che designa la misericordia è rehamin, che propriamente esprime le viscere, la sede delle emozioni, il nostro “cuore”: è una forma plurale di réhèm, il seno materno. In latino misericors (gen.: misericordis) deriva da misereor (ho pietà dei miseri) e cor (gen.: cordis (cuore): significa avere un cuore che ha pietà dei miseri.
“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro” (Lc 6,36): Essere misericordiosi nasce dalla nostra chiamata all’imitatio Dei, a cercare di essere come Dio (Lc 6,36): e Dio è misericordia (Es 34,6).
I misericordiosi troveranno misericordia: Ai misericordiosi, Gesù promette nient’altro che quello che già vivono: la misericordia. I misericordiosi vivono già della vita stessa di Dio.
BEATI I PURI DI CUORE
I puri: Quando noi parliamo di “purezza” spesso pensiamo a qualcosa inerente alla sessualità, al sesto o al nono comandamento. Ma per la Bibbia è puro tutto ciò che attiene alla sfera di Dio, tutto ciò che gli appartiene. È puro chi appartiene a Dio, chi sta a lui vicino, chi è legato strettamente a lui.
BEATI GLI OPERATORI DI PACE
Operatori di pace: Eirenopoiòi, indica non solo l’atteggiamento di chi cerca di non avere conflitti con nessuno, ma il comportamento attivo di chi si fa davvero costruttore di pace, uomo di riconciliazione e di comunione con tutti.
BEATI I PERSEGUITATI PER LA GIUSTIZIA…, BEATI QUANDO VI INSULTERANNO
Perseguitati per la giustizia: Sono coloro che vengono perseguitati a causa della loro Fede in Gesù o della loro Carità verso i fratelli. Ciò può portare al martirio: martyrìa significa “testimonianza” (Gv 9,22; 12,42).
Il martirio, chiamata per tutti: “In una tale società alienata, intrappolata in una trama politica, mediatica, economica, culturale e persino religiosa che ostacola l’autentico sviluppo umano e sociale, vivere le Beatitudini diventa difficile e può essere addirittura una cosa malvista, sospetta, ridicolizzata” (Gaudete et exsultate, nn. 90-91).
Rallegratevi ed esultate!: La Beatitudine della persecuzione si chiude con uno strano comando: “Quando vi insulteranno, vi perseguiteranno…, rallegratevi ed esultate!” (Mt 5,11-12). C’è ancora un grande richiamo a quella gioia che deve sempre caratterizzare il cristiano, anche nella persecuzione.
ESSERE COME GESÙ
Le Beatitudini “sono una specie di autoritratto di Cristo, sono un invito alla sua sequela e alla comunione con lui” (Veritatis splendor, n. 16). Gesù è il modello delle Beatitudini: Gesù è il povero (Lc 2,11-12; cfr Mt 8,20), l’afflitto (Mc 1,41; 6,34; 8,2; Lc 22,44; Mt 26-27), il mite (Mt 11,29; Is 53,7, il giusto, la misericordia del Padre (Fil 2,5-11), il puro di cuore, la Pace (Ef 2,14-17; Gv 14,27; 16,33; Col 3,15; Fil 4,7), il perseguitato (Mc 3,21; Lc 4,28-29; Gv 6,66…).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Vangelo di Domenica 29 Gennaio: Matteo 5 , 1-12
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Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
LE CONDIZIONI PER ENTRARE NEL REGNO DI DIO
Del Discorso di Gesù sulle Beatitudini possediamo due versioni. Quella di Luca (Lc 6,17-26) è proclamazione del Regno di Dio che è venuto per salvare gli uomini; ciò che Matteo (Mt 5,1-12) invece vede nel discorso della montagna, è in primo luogo un programma di vita, un insegnamento morale per la Chiesa. “Nonostante le parole di Gesù possano sembrarci poetiche, tuttavia vanno molto controcorrente rispetto a quanto è abituale, a quanto si fa nella società…; il mondo ci porta verso un altro stile di vita” (Papa Francesco, Gaudete et exsultate, nn. 65)
BEATI I POVERI IN SPIRITO
I poveri: Nella traduzione greca dell’Antico Testamento, quella dei LXX, il termine ptochòs, povero (da ptòssò, accatto), compare circa cento volte, traducendo vocaboli ebraici che han sempre il significato di povertà materiale.
Il Dio dei poveri: Nella Bibbia c’è una vera e propria “teologia del grido del povero” che sempre viene ascoltato da Dio (Es 3,7; 22,21-26; Dt 24,14-15; Gc 5,4-5…). L’Evangelo è innanzitutto la “buona novella annunciata ai poveri” (Mt 11,5; Lc 7,22), che sono i destinatari privilegiati del Regno che viene: “di essi è il Regno di Dio”!
“Vostro è il Regno”: Non si parla di una ricompensa finale, escatologica. La prima beatitudine precisa ai poveri che di essi “è” il regno di Dio: in Gesù ormai “il Regno di Dio è vicino”, “è giunto a voi il regno di Dio” (Mt 12,28; Lc 11,20).
Scegliere i poveri: Le Beatitudini sono un invito a stare sempre dalla parte dei poveri, degli ultimi, degli emarginati, degli oppressi, concretamente. Spesso mitighiamo la durezza delle parole di Gesù intendendole in senso spirituale, ma San Basilio afferma: “Ecco chi sono i poveri di Spirito: sono quelli che per nessuna altra ragione sono poveri se non a motivo dello Spirito del Signore”.
Alla scuola dei poveri: Scrive papa Francesco: “Desidero una Chiesa povera per i poveri… È necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro” (Evangelii gaudium, n. 198).
BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO
Quelli che sono nel pianto: Afflitto, pèntos, traduce ‘ebel, ed esprime non tanto una tristezza interiore, ma la sua esplosione all’esterno. “Il mondo ci propone il contrario: il divertimento, il godimento, la distrazione, lo svago, e ci dice che questo è ciò che rende buona la vita” (Gaudete et exsultate, n, 75).
“Piangete con quelli che piangono”: “La persona che vede le cose come sono realmente…, sente che l’altro è carne della sua carne, non teme di avvicinarsi fino a toccare la sua ferita… Così è possibile accogliere quell’esortazione di san Paolo: «Piangete con quelli che sono nel pianto» (Rm 12,15)” (Gaudete et exultate, n. 76).
Gesù l’afflitto vince la morte: Gesù, il Figlio di Dio non solo sta dalla parte di chi soffre: egli stesso soffre, condivide l’esperienza umana di finitudine, sussumendone tutto il male e il dolore (Mc 1,41; 6,34; 8,2; Mt 9,36; 14, 14; 20,34; Lc 7,13) e vincendoli con la sua Resurrezione.
Dio è allegro: Dio gode nel beneficare gli uomini (Ger 32,41); è il Dio che “esulta di gioia per te…, si rallegra per te con grida di gioia” (Sof 3,17-18). “Il regno di Dio è… gioia” (Rm 14,17; cfr Is 9,2; 12,2-6; Sof 3,14-18; Gl 2,21.23; Lam 4,21). Gesù era un uomo gioioso, che sapeva godere dell’amicizia, della buona tavola, delle bellezze della natura che tante volte cita nelle sue parabole. In Gesù c’è la “charà pepleromène”, la “gioia piena” (Gv 15,11; 16,24; 1 Gv 1,4; 2 Gv 12).
Il dovere della gioia: “Fratelli miei, state lieti nel Signore” (Fil 3,1; cfr Fil 4,4-5; 1 Ts 5,18); “Esultate di gioia indicibile e gloriosa” (1 Pt 1,6-9). “Non si tratta dunque di un semplice augurio o di un’esortazione, ma di un ordine, di un comando apostolico… Ciò implica lo sforzo della lotta contro la tentazione della tristezza, subdolo «verme del cuore» (Evagrio)” (E. Bianchi), anche nella tribolazione (At 5,41; 2 Cor 7,4; Fil 2,17-18; Col 1,24; 1 Ts 1,6; Fil 4,4-5).
BEATI I MITI
I miti: I miti (praeis) sono i mansueti, i sottomessi, i disponibili, sereni, ottimisti. “La mitezza non è altro che quell’aspetto dell’umiltà che si manifesta nell’affabilità messa in atto nei rapporti con il prossimo” (J. Dupont). Gesù si propone come modello di mitezza: “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore” (Mt 11,29).
La mitezza, virtù politica: “Tutta la terra è un dono (eredità) di Dio ai popoli, da abitare senza violenza, in mitezza, in pace e ospitalità reciproca… È per questo che soltanto i miti «possiedono» la terra… La mitezza, la nonviolenza, è annunciata dal vangelo di Gesù non come la più impolitica, ma come la più politica delle virtù” (E. Peyretti).
Rivestitevi di mitezza: Gesù il mite chiederà ai suoi lo stesso atteggiamento: “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” (Mt 5,38-44). Paolo invita i cristiani a “rivestirsi… di mansuetudine (pràutes)” (Col 3,12). “La fermezza interiore, che è opera della grazia, ci preserva dal lasciarci trascinare dalla violenza che invade la vita sociale” (Gaudete et exsultate, n. 116).
BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DELLA GIUSTIZIA
Affamati ed assetati della giustizia: Affamato, peinòn, corrisponde all’aggettivo rà’èb: non sono quelli che hanno appetito, ma quelli che sono privi del nutrimento indispensabile: la vera traduzione sarebbe “famelico”. “Tale giustizia… si esprime nel «soccorrere l’oppresso, rendere giustizia all’orfano, difendere la causa della vedova» (Is 1,17)” (Gaudete et exultate, n. 79).
BEATI I MISERICORDIOSI
Essere misericordiosi: Il primo dei termini ebraici che designa la misericordia è rehamin, che propriamente esprime le viscere, la sede delle emozioni, il nostro “cuore”: è una forma plurale di réhèm, il seno materno. In latino misericors (gen.: misericordis) deriva da misereor (ho pietà dei miseri) e cor (gen.: cordis (cuore): significa avere un cuore che ha pietà dei miseri.
“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro” (Lc 6,36): Essere misericordiosi nasce dalla nostra chiamata all’imitatio Dei, a cercare di essere come Dio (Lc 6,36): e Dio è misericordia (Es 34,6).
I misericordiosi troveranno misericordia: Ai misericordiosi, Gesù promette nient’altro che quello che già vivono: la misericordia. I misericordiosi vivono già della vita stessa di Dio.
BEATI I PURI DI CUORE
I puri: Quando noi parliamo di “purezza” spesso pensiamo a qualcosa inerente alla sessualità, al sesto o al nono comandamento. Ma per la Bibbia è puro tutto ciò che attiene alla sfera di Dio, tutto ciò che gli appartiene. È puro chi appartiene a Dio, chi sta a lui vicino, chi è legato strettamente a lui.
BEATI GLI OPERATORI DI PACE
Operatori di pace: Eirenopoiòi, indica non solo l’atteggiamento di chi cerca di non avere conflitti con nessuno, ma il comportamento attivo di chi si fa davvero costruttore di pace, uomo di riconciliazione e di comunione con tutti.
BEATI I PERSEGUITATI PER LA GIUSTIZIA…, BEATI QUANDO VI INSULTERANNO
Perseguitati per la giustizia: Sono coloro che vengono perseguitati a causa della loro Fede in Gesù o della loro Carità verso i fratelli. Ciò può portare al martirio: martyrìa significa “testimonianza” (Gv 9,22; 12,42).
Il martirio, chiamata per tutti: “In una tale società alienata, intrappolata in una trama politica, mediatica, economica, culturale e persino religiosa che ostacola l’autentico sviluppo umano e sociale, vivere le Beatitudini diventa difficile e può essere addirittura una cosa malvista, sospetta, ridicolizzata” (Gaudete et exsultate, nn. 90-91).
Rallegratevi ed esultate!: La Beatitudine della persecuzione si chiude con uno strano comando: “Quando vi insulteranno, vi perseguiteranno…, rallegratevi ed esultate!” (Mt 5,11-12). C’è ancora un grande richiamo a quella gioia che deve sempre caratterizzare il cristiano, anche nella persecuzione.
ESSERE COME GESÙ
Le Beatitudini “sono una specie di autoritratto di Cristo, sono un invito alla sua sequela e alla comunione con lui” (Veritatis splendor, n. 16). Gesù è il modello delle Beatitudini: Gesù è il povero (Lc 2,11-12; cfr Mt 8,20), l’afflitto (Mc 1,41; 6,34; 8,2; Lc 22,44; Mt 26-27), il mite (Mt 11,29; Is 53,7, il giusto, la misericordia del Padre (Fil 2,5-11), il puro di cuore, la Pace (Ef 2,14-17; Gv 14,27; 16,33; Col 3,15; Fil 4,7), il perseguitato (Mc 3,21; Lc 4,28-29; Gv 6,66…).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Spazio Spadoni
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Vangelo di domenica 25 maggio: VI Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 14, 23-29
Vangelo di domenica 18 maggio: V Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 13, 31-33a. 34-35
Vangelo di domenica 11 maggio: IV Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di domenica 04 maggio: III Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 21,1-19
Vangelo di domenica 27 aprile II Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
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Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
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Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
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Vangelo di Martedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 13 Agosto: Matteo 14, 22-33
Vangelo di Domenica 06 Agosto: Matteo 17, 1-9
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Vangelo di Domenica 16 Luglio: Matteo 13, 1-23
Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
Vangelo di Domenica 02 Luglio: Matteo 10, 37-42
Vangelo di Giovedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 25 Giugno: Matteo 10, 26-33
Vangelo di Domenica 18 Giugno: Matteo 9, 36 – 10, 8
Vangelo di Domenica 11 Giugno: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 04 Giugno: Giovanni 3, 16-18
Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 14 Maggio: Giovanni 14, 15-21
Vangelo di Domenica 07 Maggio: Giovanni 14, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Aprile: Giovanni 10, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Aprile: Luca 24, 13-35
Vangelo di Domenica 16 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 09 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 02 Aprile: Matteo 26, 14-27, 66
Vangelo di Domenica 26 marzo: Giovanni 11, 1-45
Vangelo di Domenica 19 marzo: Giovanni 9, 1-41
Vangelo di Domenica 12 marzo: Giovanni 4, 5-42
Vangelo di Domenica 5 marzo: Matteo 17, 1-13
Vangelo di Domenica 26 febbraio: Matteo 4, 1-11
Vangelo di Domenica 19 febbraio: Matteo 5, 38-48
Vangelo di Domenica 12 febbraio: Matteo 5, 17-37
Vangelo di Domenica 05 febbraio: Matteo 5, 13-16
Vangelo di Domenica 22 Gennaio: Matteo 4 , 12-25
Vangelo di Domenica 15 Gennaio: Giovanni 1, 29-34
Vangelo di Domenica 8 Gennaio: Matteo 3 , 13-17
Vangelo di Venerdì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 18 Dicembre: Matteo 1, 18-24
Vangelo di Domenica 11 Dicembre: Matteo 11, 2-11
Vangelo di Giovedì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 4 Dicembre: Matteo 3, 1-12
Vangelo di Domenica 27 Novembre: Matteo 24, 37-44
Vangelo di Domenica 20 Novembre: Luca 23, 35-43
Vangelo di Domenica 13 Novembre: Luca 21, 5-19
Vangelo di Domenica 6 Novembre: Luca 20, 27-38
Vangelo di Martedì 1 Novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Ottobre: Luca 19, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Ottobre: Luca 18, 9-14
Vangelo di Domenica 16 Ottobre: Luca 18, 1-8
Vangelo di Domenica 9 Ottobre: Luca 17, 11-19
Vangelo di Domenica 2 Ottobre: Luca 17, 5-10
Vangelo di Domenica 25 Settembre: Luca 16, 19-31
Vangelo di Domenica 18 Settembre: Luca 16, 1-13
Vangelo di Domenica 11 Settembre: Luca 15, 1-32
Vangelo di Domenica 4 Settembre: Luca 14, 25-33
Vangelo di Domenica 28 Agosto: Luca 14, 1.7-14
Vangelo di Domenica 21 Agosto: Luca 13, 22-30
Vangelo di Lunedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 14 Agosto: Luca 12, 49-53
Vangelo di Domenica 7 Agosto: Luca 12, 32-48
Vangelo di Domenica 31 Luglio: Luca 12, 13-21
Vangelo di Domenica 24 Luglio: Luca 11, 1-13
Vangelo di Domenica 17 Luglio: Luca 10, 38-42
Vangelo di Domenica 10 Luglio: Luca 10, 25-37
Vangelo di Domenica 3 Luglio: Luca 10, 1-20
Vangelo di Domenica 26 Giugno: Luca 9, 51-62
Vangelo di Domenica 19 Giugno: Luca 9, 10-17
Vangelo di Domenica 12 Giugno: Giovanni 16, 12-15
Vangelo di Domenica 5 Giugno: Giovanni 14, 15-16. 23-26
Vangelo di Domenica 29 Maggio: Luca 24, 46-53
Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
Vangelo di Domenica 15 Maggio: Giovanni 13, 31-35
Vangelo di Domenica 8 Maggio: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
Vangelo di Domenica 24 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 17 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre