I sogni di un missionario… CONDIVIDERE

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23 Aprile 2025

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Che cosa sogna un missionario? In questa nuova rubrica, ce lo racconterà padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Siamo abituati a vedere i missionari e le missionarie come persone “di azione”, concrete, che fanno i fatti. Perché, di fronte alla povertà e a tante situazioni drammatiche, sanno tenere i piedi per terra.

Tuttavia, prima di agire, loro sognano in grande. La loro stessa vocazione è il sogno di Dio che si realizza nel mondo; è il segno di un pensiero che sa darsi le ali per volare lontano e farsi vicino.

Partire, sperare, crescere, imparare, donare…
Sono solo alcuni dei sogni dei missionari. Sono i desideri di infinito che hanno nel cuore, e che traducono in amore, servizio e condivisione nella vita dei fratelli incontrati.

Dai sogni alle opere, appunto.

Prima di partire per l’Africa, qualcuno mi diceva che si andava a portare tante cose. Insomma, eravamo noi i ricchi che regalavano le cose ai poveri. Ma arrivato laggiù, ho dovuto cambiare in fretta questa idea. Mi hanno insegnato a condividere. Io ho qualcosa e la dono e loro hanno qualcosa e la donano. Le mettiamo insieme, le condividiamo e tutto diventa più semplice.

Non si condividono solo le cose materiali, ma le idee, la vita. Stando insieme con loro, tutto diventa più facile.

Per loro è normale condividere. Una delle cose che mi ha sempre fatto pensare è il vedere i bambini che condividevano le caramelle che avevano ricevuto. O quando, durante il pasto, tutti erano riuniti intorno a una bacinella e ognuno prendeva un pugnetto di riso. Ciascuno aveva la sua parte, perché gli altri capivano il suo problema.

Invece noi abbiamo dimenticato tutto questo. Forse siamo diventati un po’ egoisti, forse ci siamo dimenticati che esistono anche gli altri.

A volte, mi ritrovo a sognare e mi dico come sarebbe bello che tutti condividessero con gli altri quello che hanno. Ci sarebbe più gioia e felicità. Forse è un’utopia. Non credo. Gesù ce lo ha insegnato, dicendoci: “Prendete, mangiate…condividete”. Quante volte i fratelli e le sorelle africane me lo hanno fatto vedere. Quante volte mi hanno invitato a condividere il cibo con loro, i momenti di festa e di dolore. Mi hanno fatto sentire uno di loro, uno della loro casa.

È bello e mi piacerebbe che anche questo gesto positivo, uno dei tanti, fosse conosciuto. Che si smettesse di vedere solo il negativo dell’Africa. Se accogli, sarai accolto. Se impari a condividere, lo riceverai cento volte tanto.

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