La RiEvoluzione delle opere di misericordia tra i ragazzi

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20 Giugno 2025

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MABASTA, nato grazie al giovanissimo Mirko Cazzato e ai suoi compagni. Combattere il Bullismo con le Opere di Misericordia Spirituali

In un tempo in cui bullismo e cyberbullismo rappresentano piaghe sempre più diffuse tra i giovani, il Movimento Anti Bullismo e Cyberbullismo – noto come MABASTA – si pone come risposta concreta e partecipata. Nato da un’idea di studenti per altri studenti, questo movimento mira a costruire ambienti scolastici sani, basati sul rispetto, l’empatia e la responsabilità.

Ma accanto agli strumenti educativi e alle strategie digitali, esiste un’altra via, spesso dimenticata ma incredibilmente potente: quella delle opere di misericordia spirituali. Applicarle nella lotta al bullismo significa trasformare ogni relazione in un’occasione di crescita e di autentica umanità.

Le opere di misericordia spirituali come antidoto al bullismo

Le sette opere di misericordia spirituali – consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e i morti – possono diventare linee guida anche nel contesto scolastico e digitale.

1. Consolare gli afflitti
Ogni vittima di bullismo è una persona ferita, spesso in silenzio. Offrire ascolto, conforto e vicinanza può fare la differenza tra la solitudine e la rinascita.

2. Perdonare le offese
Educare al perdono non significa giustificare il male, ma aiutare chi ha subito un torto a liberarsi dall’odio. È un atto potente, capace di spezzare la catena della violenza.

3. Sopportare pazientemente le persone moleste
Chi bullizza spesso è una persona che soffre a sua volta, incapace di esprimersi in modo sano. Con pazienza e fermezza, è possibile riportarlo a una relazione umana più autentica.

4. Insegnare agli ignoranti e consigliare i dubbiosi
Molti atti di bullismo nascono da ignoranza, insicurezza o paura. La prevenzione passa anche attraverso l’educazione alla cittadinanza digitale e al rispetto dell’altro.

5. Pregare per tutti
Per chi crede, la preghiera è un gesto di amore che unisce. Ricordarsi nelle preghiere delle vittime, ma anche di chi commette il male, è un segno di profonda misericordia.

La missione di MABASTA alla luce della misericordia

MABASTA non è solo una campagna di sensibilizzazione: è un invito all’azione. I ragazzi che aderiscono al movimento scelgono di prendersi cura degli altri, di intervenire, di non rimanere spettatori passivi. Questo è, in fondo, il cuore delle opere di misericordia spirituali: essere presenti, intervenire con amore, costruire ponti.

Nella scuola, come nella vita online, ogni gesto di empatia e ogni parola di sostegno possono diventare un’opera di misericordia. Educare i giovani a questo significa non solo prevenire il bullismo, ma anche formare cittadini consapevoli e solidali.

Conclusione

La sfida del bullismo e del cyberbullismo richiede risposte concrete, ma anche spirituali. Integrare le opere di misericordia spirituali nelle pratiche educative e nelle relazioni quotidiane è un modo efficace per restituire dignità, promuovere la pace e costruire comunità più forti. Con MABASTA, i giovani diventano protagonisti del cambiamento, testimoniando che è possibile fermare il bullismo… a partire da se stessi.

Per maggiori informazioni

MABASTA, nato grazie al giovanissimo Mirko Cazzato e ai suoi compagni. Combattere il Bullismo con le Opere di Misericordia Spirituali

In un tempo in cui bullismo e cyberbullismo rappresentano piaghe sempre più diffuse tra i giovani, il Movimento Anti Bullismo e Cyberbullismo – noto come MABASTA – si pone come risposta concreta e partecipata. Nato da un’idea di studenti per altri studenti, questo movimento mira a costruire ambienti scolastici sani, basati sul rispetto, l’empatia e la responsabilità.

Ma accanto agli strumenti educativi e alle strategie digitali, esiste un’altra via, spesso dimenticata ma incredibilmente potente: quella delle opere di misericordia spirituali. Applicarle nella lotta al bullismo significa trasformare ogni relazione in un’occasione di crescita e di autentica umanità.

Le opere di misericordia spirituali come antidoto al bullismo

Le sette opere di misericordia spirituali – consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e i morti – possono diventare linee guida anche nel contesto scolastico e digitale.

1. Consolare gli afflitti
Ogni vittima di bullismo è una persona ferita, spesso in silenzio. Offrire ascolto, conforto e vicinanza può fare la differenza tra la solitudine e la rinascita.

2. Perdonare le offese
Educare al perdono non significa giustificare il male, ma aiutare chi ha subito un torto a liberarsi dall’odio. È un atto potente, capace di spezzare la catena della violenza.

3. Sopportare pazientemente le persone moleste
Chi bullizza spesso è una persona che soffre a sua volta, incapace di esprimersi in modo sano. Con pazienza e fermezza, è possibile riportarlo a una relazione umana più autentica.

4. Insegnare agli ignoranti e consigliare i dubbiosi
Molti atti di bullismo nascono da ignoranza, insicurezza o paura. La prevenzione passa anche attraverso l’educazione alla cittadinanza digitale e al rispetto dell’altro.

5. Pregare per tutti
Per chi crede, la preghiera è un gesto di amore che unisce. Ricordarsi nelle preghiere delle vittime, ma anche di chi commette il male, è un segno di profonda misericordia.

La missione di MABASTA alla luce della misericordia

MABASTA non è solo una campagna di sensibilizzazione: è un invito all’azione. I ragazzi che aderiscono al movimento scelgono di prendersi cura degli altri, di intervenire, di non rimanere spettatori passivi. Questo è, in fondo, il cuore delle opere di misericordia spirituali: essere presenti, intervenire con amore, costruire ponti.

Nella scuola, come nella vita online, ogni gesto di empatia e ogni parola di sostegno possono diventare un’opera di misericordia. Educare i giovani a questo significa non solo prevenire il bullismo, ma anche formare cittadini consapevoli e solidali.

Conclusione

La sfida del bullismo e del cyberbullismo richiede risposte concrete, ma anche spirituali. Integrare le opere di misericordia spirituali nelle pratiche educative e nelle relazioni quotidiane è un modo efficace per restituire dignità, promuovere la pace e costruire comunità più forti. Con MABASTA, i giovani diventano protagonisti del cambiamento, testimoniando che è possibile fermare il bullismo… a partire da se stessi.

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