A Molo, in Kenya, si celebra un anno a servizio delle opere di misericordia
Il 17 maggio a Molo, le Suore Camilliane hanno celebrato la festa della Beata Maria Domenica e hanno conferito l’incarico ai 52 volontari delle Opere di Misericordia che hanno lavorato instancabilmente per un anno
La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata dal parroco. È stato un momento di gioia, di condivisione delle esperienze del cammino e delle sfide incontrate nel ministero. Si potevano percepire l’entusiasmo dei volontari e la speranza per il futuro.
Foto di Jeannine Ngezahayo
Durante l’omelia, il parroco li ha ringraziati per il loro impegno e zelo per le Opere di Misericordia nelle due parrocchie in cui svolgono l’apostolato. Ha ricordato loro che il lavoro che stanno svolgendo non può essere pagato da nessuno, ma il Signore darà loro il centuplo. Nel conferire l’incarico, ha detto loro che Gesù userà la loro bocca, le loro mani e le loro gambe per raggiungere molte persone nella comunità.
I volontari, che svolgono servizio nella diffusione e pratica delle Opere a seguito del progetto HIC SUM svolto da suor Marie Louise con spazio + spadoni, hanno condiviso le loro esperienze su come le Opere di Misericordia abbiano cambiato la vita di molti e di molte altre persone nella loro comunità.
Foto di Jeannine Ngezahayo
Uno di loro ha detto: “Le Opere di Misericordia hanno cambiato la mia vita ora che sono una persona nuova, pronta ad aiutare gli altri”. Un altro ha detto: “Non abbiamo molto, siamo in grado di condividere il poco che abbiamo e proviamo molta gioia nel fare questo lavoro”.
Incontriamo molte sfide nelle nostre attività quotidiane, ma non ci arrendiamo. Desideriamo avere supporto per poter raggiungere molte persone nella nostra comunità e oltre. Diffonderemo le 14 Opere di Misericordia soprattutto tra i giovani, in modo che entro il secondo anniversario avremo toccato molte vite. Auguriamo il meglio a ogni persona che diffonde le opere di misericordia in tutto il mondo.
La misericordia di Dio è all’opera…Sempre!
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- Jeannine Ngezahayo
