“La vita, alla fine, vince sempre”
Una riflessione, nel giorno del Sabato Santo, che ci ricorda che, dopo la sofferenza e l’attesa, ci attende la Vita
Domani è Pasqua.
**Federica, infermiera di Asti è venuta a trovarci, stamattina mi dice «è troppo poco, un mese…».
Anche un sola vita… è troppo poco per questi fatti.
**Il camion che era fermo da quasi due mesi, ha già fatto quattro viaggi per trasportare la legna delle mamme.
**Dal dispensario tre bimbi son tornati a casa, e due bei bimbi sono nati.
**La sala operatoria è quasi terminata, questo dà tanta gioia e speranza, perché ce la siamo costruita mattone per mattone e forse avremo la possibilità di fare anche qua dei piccoli interventi urgenti.
Alcuni segni di vita, anzi molti segni di vita.
E molti i commenti: – e beh…?- bene! Un po’ di fortuna finalmente; – capita!… il caso.
A noi piace dire: la vita non si spegne, riprende, alla fine vince sempre, al massimo si assopisce: ma la vita è la parola finale.
Capiti tutto quel che si vuole. Che me ne accorga o non me ne accorga. Checché se ne dica; domani è Pasqua.
C’è stato il venerdì santo; sì, la croce! E c’è anche la morte. Ma che cosa è questa nostra morte?
Sabato Santo.
Nel silenzio di oggi c’è già tantissima attesa.
Tutti noi aspettiamo qualcosa di grande, e questa
serata del Sabato Santo ne è un bel segnale.
Fonte e immagine
- G. Piumatti, Muhanga, p. 354-355, 2015