L’Amore può davvero cambiare ogni cosa”

Sono davanti al mare di Saidia. Davanti a me un bambino costruisce castelli di sabbia, gioca, si diverte e sorride alla sua mamma che lo ascolta con attenzione.

Non so bene cosa sto provando in questo momento, ma so che è un’emozione che fa male, ferisce, brucia.

Questo bambino gioca… ma quanti stanno attraversando il confine, sono nel deserto, quanti stanno provando a mettere in salvo la loro vita.

Sono cresciuta sul mare costruendo castelli di sabbia, giocando a palla con i miei amici. Ho respirato tantissimo iodio ed è stato sempre il mio porto sicuro, il luogo in cui potevo essere me stessa e dove spesso ho fatto le scelte più grandi e più belle della mia vita.

È il luogo che saluto ad ogni mio ritorno in Puglia e prima di ripartire per il Piemonte.

Mi fa male pensare che per me è sempre stato il luogo della spensieratezza, della gioia, dell’affetto, dell’amore, delle albe e dei tramonti mozzafiato… e per altri è il luogo delle partenze, delle speranze, è rischio e spesso morte.

Sono davanti al più grande cimitero d’Europa e non posso neanche immaginare quanti nostri fratelli e quante nostre sorelle abbiano perso la vita in questo mare, quale possa essere stato il loro ultimo pensiero, cosa abbiano potuto vivere, vedere, provare, sentire.

Non so se comprenderò mai tutto questo, non so se sto facendo tutto ciò che sono capace di fare, non so se ho donato davvero tutto ciò che ho… ma è stata un’esperienza preziosa per comprendere che le buone persone esistono, che la Chiesa non è solo merletti, fronzoli e rigidità, ma è anche fatta da uomini e donne che sanno prendersi cura dei più fragili, emarginati, esclusi e che con il loro amore cercano di costruire “piccole case dei miracoli” in ogni parte della Terra, in cui accade davvero l’impossibile, in cui la vita si fa spazio e l’Amore è il motore di ogni cosa.

L’Amore può davvero cambiare ogni cosa e un’umanità che ama e che si sente guardata, guarita e amata può davvero cambiare il mondo.