“Cinquantamila sudari per Gaza”
E’ il numero dei morti palestinesi, 50.000, di cui 18.000 sono bambini. Al silenzio della morte si aggiunge quello della comunità internazionale
L’articolo “Israele-Palestina: non ci sono più parole” della rivista Missioni Consolata, scritto da Paolo Moiola, denuncia la devastante escalation del conflitto tra Israele e Palestina, con particolare attenzione alla Striscia di Gaza. Le parole sembrano insufficienti di fronte alla brutalità della guerra, che ha causato migliaia di morti, tra cui molti bambini, e una crisi umanitaria senza precedenti. L’autore esprime il dolore per la sofferenza di innocenti e la delusione per l’inerzia della comunità internazionale.
In questo contesto, il concetto di misericordia emerge come un valore fondamentale. Papa Francesco, in diverse occasioni, ha esortato alla misericordia come antidoto alla violenza e all’odio, invitando tutti a pregare per la fine della guerra e a lavorare per una pace duratura, basata sulla giustizia e sul rispetto reciproco.
Dopo la sua morte, sono incessanti anche gli appelli di papa Leone XIV. La misericordia, intesa come compassione attiva verso il prossimo, è vista come una via per superare il conflitto e costruire un futuro di convivenza pacifica.
Le parole dell’articolo e gli appelli alla misericordia invitano a riflettere sulla necessità di un cambiamento profondo, che parta dal cuore delle persone e si estenda alle politiche internazionali. Solo attraverso la misericordia, la giustizia e il dialogo si può sperare in una soluzione che ponga fine alla sofferenza e apra la strada a una pace duratura tra Israele e Palestina.
Fonte:
- Rivista Missioni Consolata – 26 maggio 2025 (di Paolo Moiola)
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- Vatican News