Gaza: Fadda, «Solidarietà a Relatrice Onu Francesca Albanese»

Pubblichiamo e diffondiamo il comunicato stampa dell’Associazione “Papa Giovanni XXIII” fondata nel 1968 da don Oreste Benzi
«Esprimiamo solidarietà alla Relatrice Speciale Francesca Albanese. Le sanzioni statunitensi contro l’esperta indipendente costituiscono una grave minaccia all’indipendenza e imparzialità del mandato dei relatori speciali ONU. Le misure intraprese rappresentano l’ennesimo tentativo di delegittimare l’intero sistema di garanzia e di monitoraggio delle Nazioni Unite volte al rispetto dei diritti della persona e dei popoli. Ringraziamo la Relatrice per la costanza ed il coraggio nel descrivere in modo chiaro quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e nel dare voce a quanti subiscono l’oppressione».
È quanto dichiara Matteo Fadda, presidente delle Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito alle sanzioni da parte degli Stati Uniti contro Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967. Nel suo ultimo rapporto “Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio” la Relatrice ha rivelato le molteplici responsabilità, sia di governi che di imprese multinazionali, che sono dietro all’eccidio del popolo palestinese a Gaza.
«Da vent’anni siamo presenti in Cisgiordania, nelle colline a sud di Hebron, con Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace dell’associazione – continua Fadda – e siamo testimoni dell’oppressione sistematica che colpisce la popolazione palestinese a causa dell’occupazione israeliana: demolizioni delle case, occupazione dei terreni agricoli, impunità dei coloni rispetto agli atti di violenza che perpetrano quotidianamente nei confronti della popolazione palestinese».
«In seguito alla mancata sospensione dell’Accordo dell’Unione Europea di Associazione con Israele, decisa ieri dai Ministri degli Esteri UE, – conclude Fadda – auspichiamo che l’Italia e l’Europa assumano iniziative per sospendere unilateralmente tutte le forme di cooperazione con Israele fintanto che non ponga fine all’eccidio a Gaza e alle gravi violazioni del diritto internazionale».
Fonte
- Associazione “Papa Giovanni XXIII”
Immagine
Pubblichiamo e diffondiamo il comunicato stampa dell’Associazione “Papa Giovanni XXIII” fondata nel 1968 da don Oreste Benzi
«Esprimiamo solidarietà alla Relatrice Speciale Francesca Albanese. Le sanzioni statunitensi contro l’esperta indipendente costituiscono una grave minaccia all’indipendenza e imparzialità del mandato dei relatori speciali ONU. Le misure intraprese rappresentano l’ennesimo tentativo di delegittimare l’intero sistema di garanzia e di monitoraggio delle Nazioni Unite volte al rispetto dei diritti della persona e dei popoli. Ringraziamo la Relatrice per la costanza ed il coraggio nel descrivere in modo chiaro quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e nel dare voce a quanti subiscono l’oppressione».
È quanto dichiara Matteo Fadda, presidente delle Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito alle sanzioni da parte degli Stati Uniti contro Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967. Nel suo ultimo rapporto “Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio” la Relatrice ha rivelato le molteplici responsabilità, sia di governi che di imprese multinazionali, che sono dietro all’eccidio del popolo palestinese a Gaza.
«Da vent’anni siamo presenti in Cisgiordania, nelle colline a sud di Hebron, con Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace dell’associazione – continua Fadda – e siamo testimoni dell’oppressione sistematica che colpisce la popolazione palestinese a causa dell’occupazione israeliana: demolizioni delle case, occupazione dei terreni agricoli, impunità dei coloni rispetto agli atti di violenza che perpetrano quotidianamente nei confronti della popolazione palestinese».
«In seguito alla mancata sospensione dell’Accordo dell’Unione Europea di Associazione con Israele, decisa ieri dai Ministri degli Esteri UE, – conclude Fadda – auspichiamo che l’Italia e l’Europa assumano iniziative per sospendere unilateralmente tutte le forme di cooperazione con Israele fintanto che non ponga fine all’eccidio a Gaza e alle gravi violazioni del diritto internazionale».
Fonte
- Associazione “Papa Giovanni XXIII”
Immagine
