Vieni, Santo Spirito, ad accendere nei nostri cuori la Misericordia
Ci siamo lasciati alle spalle la Festa delle Pentecoste, ma lo Spirito continua a soffiare e ci spinge a compiere opere di misericordia
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni; datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.
O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
(…) Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò ch’è sviato.
(…) Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.
È festa di Pentecoste, è la festa del Dio nascosto, Festa dello spirito Santo. Festa della Speranza: “La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Romani 5:5).
Quest’anno, è stata una Pentecoste del tutto speciale, nell’anno del Giubileo della Speranza. Ed è anche successo di festeggiare Pasqua insieme alle chiese ortodosse.
Lo Spirito Santo non si vede, “non si mette in evidenza” ma è all’azione sempre e ci guida per vivere le Opere di Misericordia, verso gli altri e all’inverso. Lui ci insegna ad amare con discrezione, nutrendo gli affamati, visitando i carcerati, seppellendo i morti, vestendo gli ignudi, prendendoci cura dei malati, dando riparo ai viaggiatori e ai rifugiati e offrendo da bere agli assetati, senza fare spettacoli e tanti annunci.
Lui è l’amore che va e torna fra Il Padre e il Figlio nella Trinità. Noi, nei nostri cuori, abbiamo la scintilla di questo stesso amore, perciò se lasciamo spazio a Lui in noi, sarà Lui ad agire in noi.
Fra tutte le situazioni di sofferenza che ci sono oggi nel mondo, noi possiamo prestare a Dio mani, testa, parole, gambe, per abbracciare, per consolare, per andare verso ogni bisognoso, anche se spesso ci sentiamo inadeguati, incapaci, bloccati dai nostri limiti.
Ed ecco che lo Spirito Santo ci soccorre: “Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili” (Romani 8:26).
Lui è dentro di noi e ci prepara con i Sui Doni invincibili per vivere le opere di misericordia verso ogni prossimo in modo che fa fiorire l’altro.
Ci dà il Timor di Dio, per considerare che tutto è per Dio ed è nelle sue mani.
Lui che ci mette dentro La Pietà, per muovere il nostro cuore quando vediamo la sofferenza della altro, combatte in noi l’indifferenza.
Ci dà la Sapienza, per vedere oltre le apparenze e oltre le nostre visioni limitate, per leggere i tempi e scorgere le potenzialità e le risorse che a volte restano nascoste.
Ci dà la Fortezza, per poter dominare il nostro ego e uscire dalla nostra confort zone, per andare verso chi soffre.
Ci dà il Consiglio, per consigliare i dubbiosi e discernere. Ci dà la Scienza e l’Intelletto, per conoscere i dettagli di ogni situazione, e metterli insieme, per agire in modo adatto, con buonsenso.
Ecco, lo Spirito Santo ci guida, ci fornisce di doni e ci consola.