Santo del giorno 12 giugno 2025: Sant’Onofrio
Sant’Onofrio, il Santo Eremita: Esempio di Preghiera e Solitudine Feconda
Nome
Sant’Onofrio
Titolo
Eremita
Nascita
III Secolo, Egitto
Morte
IV Secolo, Egitto
Ricorrenza
12 giugno
Martirologio
edizione 2004
Preghiera
O nostro glorioso S. Onofrio, che ripudiaste le grandezze del casato per consacrare gli anni più belli alle umiliazioni della Croce tra la severità del Chiostro e la solitudine del deserto, informando così la vostra vita agli ideali più puri del Cielo, noi tutti devotamente Vi veneriamo ed imploriamo che, a vostra intercessione, la grazia divina informi il nostro spirito ad essere emuli delle vostre virtù. Ma voi, che foste prescelto a nostro Santo tutelare e conoscete le nostre afflizioni, le nostre sventure, le nostre pene, fate che un raggio della vostra luce rischiara la nostra anima fra le tenebre dell’epoca presente.
Martirologio Romano
In Egitto sant’Onofrio Anacoreta, il quale passò religiosamente la vita per sessant’anni in un vasto deserto, e, illustre per grandi virtù e per meriti, volò al cielo. Le sue opere insigni furono narrate dall’Abate Pafnuzio.
Il Santo e la missione
Sant’Onofrio, nascosto nel silenzio del deserto, ci ricorda che anche la solitudine può essere missione. La sua vita, lontana dagli sguardi del mondo, parla a chi cerca Dio nel profondo. Non ha predicato tra le folle, ma ha testimoniato con la sua radicalità che l’incontro con il Signore trasforma tutto. La missione, in lui, è adorazione continua, offerta silenziosa, presenza che intercede per il mondo. Oggi, in un tempo affollato e rumoroso, Sant’Onofrio ci provoca: annunciare Cristo non è solo parlare di Lui, ma lasciarsi abitare da Lui, perché la fede irradi anche dove nessuno vede.
Il Santo e le opere di misericordia
Sant’Onofrio, immerso nella solitudine del deserto, è segno di una misericordia che si riceve nel silenzio e si restituisce nel nascondimento. La sua vita eremitica, apparentemente lontana dal mondo, è in realtà profondamente unita all’umanità attraverso la preghiera e l’offerta. In lui la misericordia non si esprime con gesti pubblici, ma nella totale apertura a Dio, che trasforma il cuore e lo rende dimora di compassione. Sant’Onofrio ci insegna che la misericordia non ha bisogno di platee: basta un’anima disponibile a farsi eco dell’amore di Dio, anche nella solitudine più estrema.
Agiografia
Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla “prova del fuoco”, ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane…