Abitanti di spazio + spadoni in pellegrinaggio su due ruote (2)

il: 

3 Agosto 2025

di: 

San Gimignano-le torri-pellegrinaggio-spazio-spadoni-
San Gimignano-le torri-pellegrinaggio-spazio-spadoni-

Pubblichiamo la seconda parte del racconto del pellegrinaggio in bicicletta che Umberto e Donatella hanno compiuto per celebrare il loro Giubileo, a giugno 2025, da Borgo San Lorenzo (FI) fino a Roma. È un racconto leggero e gioioso che li vede protagonisti di una testimonianza di fede.
Umberto e Donatella sono “abitanti di spazio + spadoni” e, fino alla Basilica di San Pietro, hanno portato al collo con orgoglio, il loro foulard rosso-grigio

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Parte 2/3

La partenza per la prima tappa è programmata per domenica primo giugno 2025.
Andiamo a Messa, ci raccomandiamo a Dio e poi via verso Firenze. Tutto sembra funzionare.
Le prime tappe vanno bene; sono faticose, con qualche salita importante, ma scorrono tra splendidi luoghi, con continui saliscendi lungo le colline fiorentine e del Chianti; attraversiamo Fiesole, Firenze, Montespertoli, Castelfiorentino, Gambassi Terme fino a giungere, al termine della terza tappa, a San Gimignano, con le sue torri. E’ da qui che percorreremo la via Francigena che, proveniente da Lucca, incrocia il nostro pedalare proprio da questa amena cittadina.

Lungo il percorso abbiamo già incontrato alcuni “pellegrini”, in bici, con i quali condividiamo un tratto di strada; le loro motivazioni al viaggio sono molteplici: spesso sono turistiche (vedere luoghi e bellezze naturali o artistiche utilizzando un mezzo lento e pulito come la bici), oppure sportive (fare chilometri per svago e salute); altre volte sono personali ed interiori. Tutti però testimoniano la bellezza del viaggiare lento, silenzioso, a contatto con la natura, in un angolo di Toscana davvero impareggiabile.

Il tempo è bellissimo, spesso facciamo strade bianche, polverose e poco trafficate; qui la campagna sembra un giardino con i suoi campi lavorati con tratti ordinati e precisi: la fanno da padrone le coltivazioni dell’ulivo, poi viti, alberi da frutto, grano e mais; nel mezzo grandi case, splendidamente ristrutturate, per essere compiutamente sia fattoria che agriturismo; e tutto è rigoglioso, verde, colorato dai fiori di campo; la pioggia intensa che ha preceduto la nostra partenza ha come risvegliato questa natura che adesso emette colori e profumi, dappertutto.

E da San Gimignano, se possibile, incontriamo un paesaggio ancora più bello: adesso attraversiamo Colle Val d’Elsa, Abbadia Isola,Nella Val d'Orcia-pellegr_spazio-spadoni Monteriggioni e poi Siena con le sue piazze e le strade strette; e poi, usciti a sud da Siena, le crete. Le strade sono quelle della famosa gara ciclistica dell’Eroica, bianche, col fondo perfetto; le bici corrono senza intoppi, nonostante la polvere. Attorno a noi declivi meno frastagliati, più rotondi, ma dolcissimi; lo sguardo è inebriato da tanta bellezza; alla coltivazione dell’olivo si sostituisce quella, ugualmente preziosa, della vite e dell’uva che qui raggiunge il suo apice: siamo infatti nella terra del Brunello. E la cura dei vigneti è maniacale.

Qui ogni acino è prezioso come l’oro. Siamo nella Val d’Arbia, Monteroni, Buonconvento, Torrenieri, Montalcino. Arrivare a San Quirico d’Orcia, poi, è un tripudio di profumi. Facciamo una strada che sale, faticosa, ma che si insinua tra alcune colline, stracolme di ginestre in fiore. La fatica si attenua, concludiamo piacevolmente anche la quinta tappa.

E’ entusiasmante poter esaltare la grandezza di Dio attraverso la bellezza del Suo Creato. E diventa facile farlo davanti a spettacoli naturali come questi. La bellezza avvicina a Dio, ci rende più consapevoli del Suo Amore. Se ai nostri ragazzi più giovani, oggi, potessimo parlare attraverso il linguaggio della bellezza, (ogni bellezza: quella del creato, della poesia, della musica, dell’arte, del teatro, ecc …), parleremmo a loro di Dio.
Dobbiamo imparare a nutrire costantemente di bello il nostro spirito.

(FINE seconda parte)

Pubblichiamo la seconda parte del racconto del pellegrinaggio in bicicletta che Umberto e Donatella hanno compiuto per celebrare il loro Giubileo, a giugno 2025, da Borgo San Lorenzo (FI) fino a Roma. È un racconto leggero e gioioso che li vede protagonisti di una testimonianza di fede.
Umberto e Donatella sono “abitanti di spazio + spadoni” e, fino alla Basilica di San Pietro, hanno portato al collo con orgoglio, il loro foulard rosso-grigio

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Parte 2/3

La partenza per la prima tappa è programmata per domenica primo giugno 2025.
Andiamo a Messa, ci raccomandiamo a Dio e poi via verso Firenze. Tutto sembra funzionare.
Le prime tappe vanno bene; sono faticose, con qualche salita importante, ma scorrono tra splendidi luoghi, con continui saliscendi lungo le colline fiorentine e del Chianti; attraversiamo Fiesole, Firenze, Montespertoli, Castelfiorentino, Gambassi Terme fino a giungere, al termine della terza tappa, a San Gimignano, con le sue torri. E’ da qui che percorreremo la via Francigena che, proveniente da Lucca, incrocia il nostro pedalare proprio da questa amena cittadina.

Lungo il percorso abbiamo già incontrato alcuni “pellegrini”, in bici, con i quali condividiamo un tratto di strada; le loro motivazioni al viaggio sono molteplici: spesso sono turistiche (vedere luoghi e bellezze naturali o artistiche utilizzando un mezzo lento e pulito come la bici), oppure sportive (fare chilometri per svago e salute); altre volte sono personali ed interiori. Tutti però testimoniano la bellezza del viaggiare lento, silenzioso, a contatto con la natura, in un angolo di Toscana davvero impareggiabile.

Il tempo è bellissimo, spesso facciamo strade bianche, polverose e poco trafficate; qui la campagna sembra un giardino con i suoi campi lavorati con tratti ordinati e precisi: la fanno da padrone le coltivazioni dell’ulivo, poi viti, alberi da frutto, grano e mais; nel mezzo grandi case, splendidamente ristrutturate, per essere compiutamente sia fattoria che agriturismo; e tutto è rigoglioso, verde, colorato dai fiori di campo; la pioggia intensa che ha preceduto la nostra partenza ha come risvegliato questa natura che adesso emette colori e profumi, dappertutto.

E da San Gimignano, se possibile, incontriamo un paesaggio ancora più bello: adesso attraversiamo Colle Val d’Elsa, Abbadia Isola,Nella Val d'Orcia-pellegr_spazio-spadoni Monteriggioni e poi Siena con le sue piazze e le strade strette; e poi, usciti a sud da Siena, le crete. Le strade sono quelle della famosa gara ciclistica dell’Eroica, bianche, col fondo perfetto; le bici corrono senza intoppi, nonostante la polvere. Attorno a noi declivi meno frastagliati, più rotondi, ma dolcissimi; lo sguardo è inebriato da tanta bellezza; alla coltivazione dell’olivo si sostituisce quella, ugualmente preziosa, della vite e dell’uva che qui raggiunge il suo apice: siamo infatti nella terra del Brunello. E la cura dei vigneti è maniacale.

Qui ogni acino è prezioso come l’oro. Siamo nella Val d’Arbia, Monteroni, Buonconvento, Torrenieri, Montalcino. Arrivare a San Quirico d’Orcia, poi, è un tripudio di profumi. Facciamo una strada che sale, faticosa, ma che si insinua tra alcune colline, stracolme di ginestre in fiore. La fatica si attenua, concludiamo piacevolmente anche la quinta tappa.

E’ entusiasmante poter esaltare la grandezza di Dio attraverso la bellezza del Suo Creato. E diventa facile farlo davanti a spettacoli naturali come questi. La bellezza avvicina a Dio, ci rende più consapevoli del Suo Amore. Se ai nostri ragazzi più giovani, oggi, potessimo parlare attraverso il linguaggio della bellezza, (ogni bellezza: quella del creato, della poesia, della musica, dell’arte, del teatro, ecc …), parleremmo a loro di Dio.
Dobbiamo imparare a nutrire costantemente di bello il nostro spirito.

(FINE seconda parte)

San Gimignano-le torri-pellegrinaggio-spazio-spadoni-
San Gimignano-le torri-pellegrinaggio-spazio-spadoni-

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