Acireale, il vescovo Raspanti apre l’Anno Santo

il: 

14 Gennaio 2025

di: 

Ad Acireale, domenica 29 dicembre, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESI, ha aperto l’Anno Santo giubilare

Presenti alla Concelebrazione Eucaristica il Cardinale Paolo Romeoil referente diocesano del giubileo don Roberto Strano, i sacerdoti, insieme agli studenti del Seminario diocesano e ai diaconi permanenti.

Il popolo di fedeli, riuniti nella Basilica di San Sebastiano, ha vissuto il primo momento che è quello della colletta, cioè il radunarsi attorno al vescovo, e successivamente il momento detto statio. 

Il rito della statio ha sottolineato l’importanza della vigilanza ed ha aiutato ad entrare in un clima di preghiera e comunione. In processione i fedeli si sono poi incamminati verso la Basilica Cattedrale dove è stata celebrata la Santa Messa solenne.

“Il Giubileo è l’incontro con Gesù, la nostra speranza”, così esordisce nell’omelia il vescovo Raspanti e continua“Gesù ci parla del Padre, come uomo e Dio, dialogando con Lui. Questa è la nostra speranza, la preghiera umana di Gesù che ci apre la via al Padre, portandoci a Lui come uomini. Il Giubileo è un cammino, un pellegrinaggio di speranza. La speranza è uno sguardo lungo e sapiente, capace di vedere oltre con gli occhi di Cristo”.

Unitamente all’apertura dell’Anno Santo anche la celebrazione del primo dei giubilei che avranno luogo nella diocesi acese: quello dedicato alle Famiglie.

Infatti, sottolinea il vescovo: “La speranza si radica nel cuore delle famiglie, perché è il Signore a dare pace e completezza alla vita. La famiglia di Nazareth per prima è stata chiamata ad essere testimone e poi attrice di un’esperienza mai più replicata nella storia: una famiglia che è andata oltre la semplice dinamica terrena di una donna ed un uomo che si incontrano e costruiscono una vita insieme”.

Conclude il presule: “Giuseppe e Maria sono custodi di una genitorialità unica. Le famiglie sono chiamate a camminare verso Dio, guidate dagli insegnamenti di Gesù alla luce della speranza che anche nello sconforto non delude”.

Fonte e immagine

Ad Acireale, domenica 29 dicembre, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESI, ha aperto l’Anno Santo giubilare

Presenti alla Concelebrazione Eucaristica il Cardinale Paolo Romeoil referente diocesano del giubileo don Roberto Strano, i sacerdoti, insieme agli studenti del Seminario diocesano e ai diaconi permanenti.

Il popolo di fedeli, riuniti nella Basilica di San Sebastiano, ha vissuto il primo momento che è quello della colletta, cioè il radunarsi attorno al vescovo, e successivamente il momento detto statio. 

Il rito della statio ha sottolineato l’importanza della vigilanza ed ha aiutato ad entrare in un clima di preghiera e comunione. In processione i fedeli si sono poi incamminati verso la Basilica Cattedrale dove è stata celebrata la Santa Messa solenne.

“Il Giubileo è l’incontro con Gesù, la nostra speranza”, così esordisce nell’omelia il vescovo Raspanti e continua“Gesù ci parla del Padre, come uomo e Dio, dialogando con Lui. Questa è la nostra speranza, la preghiera umana di Gesù che ci apre la via al Padre, portandoci a Lui come uomini. Il Giubileo è un cammino, un pellegrinaggio di speranza. La speranza è uno sguardo lungo e sapiente, capace di vedere oltre con gli occhi di Cristo”.

Unitamente all’apertura dell’Anno Santo anche la celebrazione del primo dei giubilei che avranno luogo nella diocesi acese: quello dedicato alle Famiglie.

Infatti, sottolinea il vescovo: “La speranza si radica nel cuore delle famiglie, perché è il Signore a dare pace e completezza alla vita. La famiglia di Nazareth per prima è stata chiamata ad essere testimone e poi attrice di un’esperienza mai più replicata nella storia: una famiglia che è andata oltre la semplice dinamica terrena di una donna ed un uomo che si incontrano e costruiscono una vita insieme”.

Conclude il presule: “Giuseppe e Maria sono custodi di una genitorialità unica. Le famiglie sono chiamate a camminare verso Dio, guidate dagli insegnamenti di Gesù alla luce della speranza che anche nello sconforto non delude”.

Fonte e immagine

CONDIVIDI

Potrebbe piacerti anche