Giubileo della Consolazione: la misericordia che consola gli afflitti

Sarà papa Leone XIV a guidare la Veglia di preghiera di lunedì 15 settembre per il Giubileo della consolazione
Il 15 settembre, Papa Leone XIV guiderà in San Pietro una Veglia di preghiera per il Giubileo della Consolazione: un momento pensato per chi vive dolore, lutto o fatica. La Parola del Buon Samaritano e le testimonianze di Diane Foley e Lucia Di Mauro Montanino metteranno al centro la forza della misericordia che non lascia soli gli afflitti.
Durante la celebrazione saranno presenti la Madonna della Speranza e il dono dell’Agnus Dei, segni concreti di speranza e resurrezione.
Consolare gli afflitti: un’opera viva
Il Giubileo richiama direttamente l’“Opera Consolare Gli Afflitti”, cuore del cammino di spazio + spadoni:
- Ascolto: accogliere il dolore e dare spazio alle ferite;
- Perdono: trasformare la sofferenza in possibilità di riconciliazione;
- Segni di speranza: piccoli gesti che aprono al futuro.
Uno stimolo per noi
Il Papa ci invita a fare della misericordia operosa il tratto distintivo della vita cristiana. L’Opera Consolare Gli Afflitti lo vive ogni giorno con discrezione e continuità.
Questo Giubileo diventa allora un’occasione per rinnovare l’impegno: essere consolazione per chi soffre, e scoprire che nel donarla si riceve consolazione a nostra volta. E’ un momento in cui comunità, Chiesa, associazioni si riuniscono per condividere dolore e speranza, perché la sofferenza non va emarginata, ma accompagnata, trasformata in memoria attiva, in impegno.
Questi momenti pubblici di preghiera, testimonianza, simbolo, rivelano che non siamo soli nel dolore.
Fonte e immagine
Sarà papa Leone XIV a guidare la Veglia di preghiera di lunedì 15 settembre per il Giubileo della consolazione
Il 15 settembre, Papa Leone XIV guiderà in San Pietro una Veglia di preghiera per il Giubileo della Consolazione: un momento pensato per chi vive dolore, lutto o fatica. La Parola del Buon Samaritano e le testimonianze di Diane Foley e Lucia Di Mauro Montanino metteranno al centro la forza della misericordia che non lascia soli gli afflitti.
Durante la celebrazione saranno presenti la Madonna della Speranza e il dono dell’Agnus Dei, segni concreti di speranza e resurrezione.
Consolare gli afflitti: un’opera viva
Il Giubileo richiama direttamente l’“Opera Consolare Gli Afflitti”, cuore del cammino di spazio + spadoni:
- Ascolto: accogliere il dolore e dare spazio alle ferite;
- Perdono: trasformare la sofferenza in possibilità di riconciliazione;
- Segni di speranza: piccoli gesti che aprono al futuro.
Uno stimolo per noi
Il Papa ci invita a fare della misericordia operosa il tratto distintivo della vita cristiana. L’Opera Consolare Gli Afflitti lo vive ogni giorno con discrezione e continuità.
Questo Giubileo diventa allora un’occasione per rinnovare l’impegno: essere consolazione per chi soffre, e scoprire che nel donarla si riceve consolazione a nostra volta. E’ un momento in cui comunità, Chiesa, associazioni si riuniscono per condividere dolore e speranza, perché la sofferenza non va emarginata, ma accompagnata, trasformata in memoria attiva, in impegno.
Questi momenti pubblici di preghiera, testimonianza, simbolo, rivelano che non siamo soli nel dolore.
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