Giubileo della Vita Consacrata

Foto di Pixabay (Pexels)
Roma, 8 ottobre: oltre 16 mila consacrati per celebrare il dono della fede che si fa dono, missione e misericordia
Roma accoglie oltre 16 mila religiosi e religiose provenienti da più di cento Paesi per il Giubileo della Vita Consacrata, in programma dall’8 al 12 ottobre 2025. È uno dei momenti più attesi, pensato come tempo di grazia e di rinnovamento per tutta la Chiesa.
Un pellegrinaggio di comunione
L’iniziativa, organizzata dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, vuole essere un grande pellegrinaggio di comunione. Dalle monache di clausura ai missionari, dagli eremiti agli istituti secolari, fino alle nuove forme di consacrazione e all’Ordo virginum, tutti saranno chiamati a riscoprire la bellezza della propria vocazione nel cuore della Chiesa.
Le giornate si apriranno con il pellegrinaggio alle Porte Sante delle Basiliche romane e una veglia di preghiera, seguiti dalla celebrazione eucaristica in Piazza San Pietro presieduta dal Papa. Nel pomeriggio, i partecipanti si ritroveranno in diversi luoghi della città per momenti di condivisione, ascolto e testimonianza.
Dialogo e missione
In un’epoca segnata da individualismo e frammentazione, la vita consacrata rimane segno profetico di fraternità e gratuità e la loro missione si intreccia con quella di tanti che, come nel Movimento spazio + spadoni, vivono il servizio anche come consacrati.
Nel corso del Giubileo si terranno workshop e laboratori dedicati ai grandi temi del nostro tempo: cura del creato, giustizia sociale, dialogo interreligioso, economia del dono.
Ogni incontro sarà un’occasione per rinnovare il dialogo tra le diverse forme di vita consacrata e per condividere esperienze di missione che nascono dall’ascolto e dalla gratuità.
Tra le proposte più significative, ci saranno anche spazi di testimonianza aperti alla città: incontri serali nelle piazze romane, musica, preghiera e racconti di vita che parlano di speranza. È la Chiesa che si apre, che si fa casa e abbraccio, segno concreto della misericordia di Dio.
Un cammino mariano
La conclusione, il 12 ottobre, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, sarà segnata da un momento di intensa spiritualità mariana: l’attraversamento della Porta Santa e la Messa di ringraziamento in Piazza San Pietro.
Sarà un atto di affidamento e di rinnovamento, per dire — insieme — che la vita consacrata non è un ricordo del passato, ma un seme di futuro.
Fonte
Immagine
Roma, 8 ottobre: oltre 16 mila consacrati per celebrare il dono della fede che si fa dono, missione e misericordia
Roma accoglie oltre 16 mila religiosi e religiose provenienti da più di cento Paesi per il Giubileo della Vita Consacrata, in programma dall’8 al 12 ottobre 2025. È uno dei momenti più attesi, pensato come tempo di grazia e di rinnovamento per tutta la Chiesa.
Un pellegrinaggio di comunione
L’iniziativa, organizzata dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, vuole essere un grande pellegrinaggio di comunione. Dalle monache di clausura ai missionari, dagli eremiti agli istituti secolari, fino alle nuove forme di consacrazione e all’Ordo virginum, tutti saranno chiamati a riscoprire la bellezza della propria vocazione nel cuore della Chiesa.
Le giornate si apriranno con il pellegrinaggio alle Porte Sante delle Basiliche romane e una veglia di preghiera, seguiti dalla celebrazione eucaristica in Piazza San Pietro presieduta dal Papa. Nel pomeriggio, i partecipanti si ritroveranno in diversi luoghi della città per momenti di condivisione, ascolto e testimonianza.
Dialogo e missione
In un’epoca segnata da individualismo e frammentazione, la vita consacrata rimane segno profetico di fraternità e gratuità e la loro missione si intreccia con quella di tanti che, come nel Movimento spazio + spadoni, vivono il servizio anche come consacrati.
Nel corso del Giubileo si terranno workshop e laboratori dedicati ai grandi temi del nostro tempo: cura del creato, giustizia sociale, dialogo interreligioso, economia del dono.
Ogni incontro sarà un’occasione per rinnovare il dialogo tra le diverse forme di vita consacrata e per condividere esperienze di missione che nascono dall’ascolto e dalla gratuità.
Tra le proposte più significative, ci saranno anche spazi di testimonianza aperti alla città: incontri serali nelle piazze romane, musica, preghiera e racconti di vita che parlano di speranza. È la Chiesa che si apre, che si fa casa e abbraccio, segno concreto della misericordia di Dio.
Un cammino mariano
La conclusione, il 12 ottobre, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, sarà segnata da un momento di intensa spiritualità mariana: l’attraversamento della Porta Santa e la Messa di ringraziamento in Piazza San Pietro.
Sarà un atto di affidamento e di rinnovamento, per dire — insieme — che la vita consacrata non è un ricordo del passato, ma un seme di futuro.
Fonte
Immagine

Foto di Pixabay (Pexels)