Giubileo | Giovani che partono con il sostegno di tanti

In arrivo a Roma centinaia di giovani da diversi Paesi del mondo per il Giubileo grazie a iniziative di carità, alla generosità di famiglie, amici e consacrati
C’è un biglietto per Roma che vale molto più del suo prezzo. È il biglietto che porterà oltre un centinaio di giovani, provenienti da Paesi lontani – come Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù, Filippine, Senegal – e dall’Italia, al Giubileo dei Giovani e dei Missionari Digitali, in programma nella capitale a fine luglio 2025. Ma non si tratta di un viaggio qualunque. È il frutto di una vera e propria catena di bene, intessuta di sacrifici, donazioni, lavoro, fiducia, e soprattutto fede. A sostenerli in questo cammino, l’impegno dell’associazione Idente Youth, presente in 19 Paesi, e il cuore generoso di famiglie, amici, comunità e consacrati.
Pellegrini della Provvidenza
Per molti di questi giovani, raggiungere Roma non era scontato. La loro è una partenza conquistata con fatica: piccoli lavori, vendite di dolci fatti in casa, raccolte fondi, richieste d’aiuto, lunghe attese per i visti, e preghiere incessanti. C’è chi ha lavorato tra una lezione e l’altra, chi si è svegliato all’alba per fare la fila al consolato, chi ha bussato a decine di porte con l’umiltà di chi chiede, non per sé, ma per una chiamata più grande.
Luis, dall’Ecuador, ha affrontato mesi di impegno e sacrificio con convinzione: “Ciò che richiede fatica ha un valore più profondo”. Iris, dalle Filippine, ha combattuto contro l’incertezza burocratica, aspettando il visto per mesi. “Condividere la fede con altri giovani… lasciarmi sorprendere da Dio”, è la motivazione che li ha spinti, più forte di ogni ostacolo.
Quando la fede è una rete di volti
Dietro ogni ragazzo in partenza c’è una famiglia, una comunità, un volto. In Colombia, Danna e Steven raccontano il loro pellegrinaggio come un miracolo quotidiano. “All’inizio sembrava impossibile”, dice Steven. “Poi, una persona è arrivata all’ultimo momento e ci ha consegnato il biglietto. Era come se Dio stesso ce lo stesse porgendo, attraverso di lei”.
In Messico, Belén ha superato problemi di salute, Oscar le difficoltà del lavoro. A Manila, Camille ha vissuto un momento inatteso di grazia proprio quando sembrava tutto perduto: “Tante cose sembrano incerte, ma è la Provvidenza che permette di andare avanti”.
Fonte e immagine
- Vatican News (articolo di Eleanna Guglielmi, 16 luglio 2025)
In arrivo a Roma centinaia di giovani da diversi Paesi del mondo per il Giubileo grazie a iniziative di carità, alla generosità di famiglie, amici e consacrati
C’è un biglietto per Roma che vale molto più del suo prezzo. È il biglietto che porterà oltre un centinaio di giovani, provenienti da Paesi lontani – come Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù, Filippine, Senegal – e dall’Italia, al Giubileo dei Giovani e dei Missionari Digitali, in programma nella capitale a fine luglio 2025. Ma non si tratta di un viaggio qualunque. È il frutto di una vera e propria catena di bene, intessuta di sacrifici, donazioni, lavoro, fiducia, e soprattutto fede. A sostenerli in questo cammino, l’impegno dell’associazione Idente Youth, presente in 19 Paesi, e il cuore generoso di famiglie, amici, comunità e consacrati.
Pellegrini della Provvidenza
Per molti di questi giovani, raggiungere Roma non era scontato. La loro è una partenza conquistata con fatica: piccoli lavori, vendite di dolci fatti in casa, raccolte fondi, richieste d’aiuto, lunghe attese per i visti, e preghiere incessanti. C’è chi ha lavorato tra una lezione e l’altra, chi si è svegliato all’alba per fare la fila al consolato, chi ha bussato a decine di porte con l’umiltà di chi chiede, non per sé, ma per una chiamata più grande.
Luis, dall’Ecuador, ha affrontato mesi di impegno e sacrificio con convinzione: “Ciò che richiede fatica ha un valore più profondo”. Iris, dalle Filippine, ha combattuto contro l’incertezza burocratica, aspettando il visto per mesi. “Condividere la fede con altri giovani… lasciarmi sorprendere da Dio”, è la motivazione che li ha spinti, più forte di ogni ostacolo.
Quando la fede è una rete di volti
Dietro ogni ragazzo in partenza c’è una famiglia, una comunità, un volto. In Colombia, Danna e Steven raccontano il loro pellegrinaggio come un miracolo quotidiano. “All’inizio sembrava impossibile”, dice Steven. “Poi, una persona è arrivata all’ultimo momento e ci ha consegnato il biglietto. Era come se Dio stesso ce lo stesse porgendo, attraverso di lei”.
In Messico, Belén ha superato problemi di salute, Oscar le difficoltà del lavoro. A Manila, Camille ha vissuto un momento inatteso di grazia proprio quando sembrava tutto perduto: “Tante cose sembrano incerte, ma è la Provvidenza che permette di andare avanti”.
Fonte e immagine
- Vatican News (articolo di Eleanna Guglielmi, 16 luglio 2025)
