Vieni, Santo Spirito
Celebrata questa mattina, nella Basilica di San Pietro, la messa “Pro eligendo Romano Pontifice”, preludio al 76° Conclave della Chiesa cattolica
“Per invocare l’aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perché sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile e complesso”.
Per questa ragione, come ha ricordato il cardinale Giovanni Battista Re, che ha presieduto la Messa “Pro eligendo Romano Pontifice”, questa mattina erano tutti lì. Sia quelli fisicamente presenti, sia quelli spiritualmente e tecnologicamente connessi.
“Pregare, invocando lo Spirito Santo” è, infatti, come continua il cardinale nella sua omelia, “l’unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza“.
Non dovrebbe esserci spazio per le considerazioni personali, il chiacchiericcio, le previsioni, perché di fronte all’azione dello Spirito Santo, ogni parola diventa sterile, superflua, fuori da logiche completamente differenti. Va quindi da sé che questo evento, all’interno dell’anno giubilare, diventi per i fedeli “un’opportunità per approfondire la fede e impegnarsi nella missione evangelizzatrice della Chiesa”. E, per il mondo intero, al di là del credo religioso, un’occasione per fermarsi, riflettere, sperare che si perseveri ancora nel costruire “comunione fra le persone, i popoli e le culture”.
La vera scommessa è questa, in realtà: trovare l’unità nel comprendere che, in questo particolare momento storico, occorre pregare affinché “lo Spirito Santo ci regali un nuovo Papa secondo il cuore di Dio per il bene della Chiesa e dell’umanità”, perché “Dio conceda alla Chiesa il Papa che meglio sappia risvegliare le coscienze di tutti e le energie morali e spirituali nella società odierna” e, infine, perché “illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell’elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo”.
Come “pellegrini di speranza”, in questo momento, ci sentiamo tutti orfani, perché un papa misericordioso, autorevole ed empatico ci ha lasciati, ma i suoi appelli continui alla pace, alla fraternità, all’attenzione per i poveri hanno tracciato una strada.
Come tutti, quindi, anche spazio + spadoni si unisce in preghiera, invocando lo Spirito Santo su una “scelta” che dovrà rispondere, con misericordia e coraggio, alle attese della Chiesa e dell’umanità intera.