Suor Maria Nerina De Simone: “una vita donata fino all’ultimo respiro”

il: 

17 Settembre 2025

di: 

Suor-Maria-Nerina-DeSimone_carmelitana_incidente-Tanzania

Tra le quattro religiose decedute nell’incidente stradale in Tanzania, c’era anche un’italiana: suor Maria Nerina De Simone

Chi l’ha conosciuta la descrive come una persona, una religiosa e una donna solare, allegra, di cultura.

Suor Maria Nerina De Simone aveva 63 anni e ricopriva il ruolo di consigliera e segretaria generale delle Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù.

Originaria di Castellammare di Stabia, l’arcivescovo monsignor Franco Alfano l’ha definita “figlia della nostra terra” il cui “servizio generoso è stato un segno luminoso di dedizione totale al Vangelo, spesa senza riserve per la missione”.

Nel suo messaggio di cordoglio, il suo vescovo ci presenta “una vita donata fino all’ultimo respiro” che “ci testimonia che l’amore di Cristo non conosce confini e che la missione è sempre segnata dal dono di sé, nella gioia e, talvolta, anche nella prova più dolorosa”.

La prova è stata l’incidente che, sulla strada che la riportava verso l’aeroporto di Mwanza per far ritorno in Italia, ha fatto smettere di battere il suo cuore e quello di sue tre consorelle. Un cuore che è sempre stato pronto ad accogliere il prossimo e ad amare Gesù, ispirandosi a santa Teresa di Lisieux, per la quale aveva anche scritto una novena, pubblicata su Quran il 17 maggio 2025, in occasione del centenario della sua canonizzazione.

“Nostra amata, piccola e grande Santa
Teresa di Gesù bambino e del Volto santo,
tu sei un dono per noi e per tutta la Chiesa:
ci insegni ad accogliere la nostra piccolezza
e a consegnarla al cuore del Padre celeste
per farla diventare una grazia di vita nuova.
Insieme a madre M. Crocifissa e padre Lorenzo,
oggi ringraziamo Dio per te,
per il tuo messaggio di fiducia
nel suo Amore misericordioso
e per i tanti doni che Lui ha elargito
attraverso di Te.
Continua a essere la nostra guida spirituale
e a proteggerci ogni giorno,
perché possiamo cercare la santità
nella nostra vita missionaria
e realizzare il tuo desiderio:
amare e far amare Gesù
da tutte le genti della terra.
Amen”.

Insieme alla Madre Generale suor Lilian Gladson Kapongo, anche lei morta su quel fuoristrada, suor Maria Nerina prestava servizio a Santa Marinella, in provincia di Roma: un’intera parrocchia sgomenta – come tutta la diocesi di Porto Santa Rufina –  che esprime gratitudine per la loro presenza.

Già dalle prime ore di ieri, anche il sindaco Pietro Tidei si era recato presso la comunità in cui vivevano le due religiose, per dare le sue condoglianze: le aveva conosciute personalmente a luglio, durante i festeggiamenti per il centesimo anniversario delle Carmelitane.

La Congregazione delle Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, infatti, è lì da 100 anni, da quando la beata Maria Crocifissa Curcio giunse da Ispica in territorio laziale e iniziò il suo percorso con con il padre carmelitano Lorenzo Van Den Eerembeemt.

Il 2025 era stato finora un anno denso di gioia, emozioni ed eventi per questo Istituto che, soprattutto negli ultimi tre mesi, aveva celebrato il centenario della fondazione e quello della canonizzazione di santa Teresa, il Capitolo in Brasile e quello in East Africa, e infine la professione perpetua di Sr. Harriet Acio, Jackline Mutie e Pauline Mwilu in Tanzania.

Quest’ultima ricorrenza risale al 13 settembre, esattamente due giorni prima dell’incidente.
Semi nuovi di una speranza che non delude, anche quando sopraggiunge la morte, inaspettata e profondamente dolorosa.

Fonti

Immagini

Tra le quattro religiose decedute nell’incidente stradale in Tanzania, c’era anche un’italiana: suor Maria Nerina De Simone

Chi l’ha conosciuta la descrive come una persona, una religiosa e una donna solare, allegra, di cultura.

Suor Maria Nerina De Simone aveva 63 anni e ricopriva il ruolo di consigliera e segretaria generale delle Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù.

Originaria di Castellammare di Stabia, l’arcivescovo monsignor Franco Alfano l’ha definita “figlia della nostra terra” il cui “servizio generoso è stato un segno luminoso di dedizione totale al Vangelo, spesa senza riserve per la missione”.

Nel suo messaggio di cordoglio, il suo vescovo ci presenta “una vita donata fino all’ultimo respiro” che “ci testimonia che l’amore di Cristo non conosce confini e che la missione è sempre segnata dal dono di sé, nella gioia e, talvolta, anche nella prova più dolorosa”.

La prova è stata l’incidente che, sulla strada che la riportava verso l’aeroporto di Mwanza per far ritorno in Italia, ha fatto smettere di battere il suo cuore e quello di sue tre consorelle. Un cuore che è sempre stato pronto ad accogliere il prossimo e ad amare Gesù, ispirandosi a santa Teresa di Lisieux, per la quale aveva anche scritto una novena, pubblicata su Quran il 17 maggio 2025, in occasione del centenario della sua canonizzazione.

“Nostra amata, piccola e grande Santa
Teresa di Gesù bambino e del Volto santo,
tu sei un dono per noi e per tutta la Chiesa:
ci insegni ad accogliere la nostra piccolezza
e a consegnarla al cuore del Padre celeste
per farla diventare una grazia di vita nuova.
Insieme a madre M. Crocifissa e padre Lorenzo,
oggi ringraziamo Dio per te,
per il tuo messaggio di fiducia
nel suo Amore misericordioso
e per i tanti doni che Lui ha elargito
attraverso di Te.
Continua a essere la nostra guida spirituale
e a proteggerci ogni giorno,
perché possiamo cercare la santità
nella nostra vita missionaria
e realizzare il tuo desiderio:
amare e far amare Gesù
da tutte le genti della terra.
Amen”.

Insieme alla Madre Generale suor Lilian Gladson Kapongo, anche lei morta su quel fuoristrada, suor Maria Nerina prestava servizio a Santa Marinella, in provincia di Roma: un’intera parrocchia sgomenta – come tutta la diocesi di Porto Santa Rufina –  che esprime gratitudine per la loro presenza.

Già dalle prime ore di ieri, anche il sindaco Pietro Tidei si era recato presso la comunità in cui vivevano le due religiose, per dare le sue condoglianze: le aveva conosciute personalmente a luglio, durante i festeggiamenti per il centesimo anniversario delle Carmelitane.

La Congregazione delle Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, infatti, è lì da 100 anni, da quando la beata Maria Crocifissa Curcio giunse da Ispica in territorio laziale e iniziò il suo percorso con con il padre carmelitano Lorenzo Van Den Eerembeemt.

Il 2025 era stato finora un anno denso di gioia, emozioni ed eventi per questo Istituto che, soprattutto negli ultimi tre mesi, aveva celebrato il centenario della fondazione e quello della canonizzazione di santa Teresa, il Capitolo in Brasile e quello in East Africa, e infine la professione perpetua di Sr. Harriet Acio, Jackline Mutie e Pauline Mwilu in Tanzania.

Quest’ultima ricorrenza risale al 13 settembre, esattamente due giorni prima dell’incidente.
Semi nuovi di una speranza che non delude, anche quando sopraggiunge la morte, inaspettata e profondamente dolorosa.

Fonti

Immagini

Suor-Maria-Nerina-DeSimone_carmelitana_incidente-Tanzania

CONDIVIDI

Potrebbe piacerti anche