UISG | Intervista alla Madre Generale Daphrose Kiraniguye (Burundi)
Intervista a suor Daphrose Kiraniguye, Madre Generale della Congregazione Bene Mariya – Burundi
*In attesa dell’Assemblea plenaria UISG delle Superiore Generali, che si terrà a Roma dal 5 al 9 maggio, spazio + spadoni intervista alcune Madri Generali delle Congregazioni religiose
1. Madre, la Chiesa è in lutto per la morte di Papa Francesco. Come hanno accolto questa notizia le sorelle della vostra Congregazione?
Con grande commozione e raccoglimento: Papa Francesco era per noi un padre spirituale. La notizia è arrivata come un colpo al cuore, e subito ci siamo riunite in preghiera. Abbiamo sentito il bisogno di ringraziare Dio per il dono che è stato per la Chiesa e per la vita consacrata.
2. In che modo il magistero di Papa Francesco ha influito sulla vostra Congregazione?
Profondamente. Il suo invito alla “Chiesa in uscita” ci ha aiutato a rileggere la nostra missione con occhi nuovi. Ci ha chiamate a non vivere una vita ripiegata su sé stessa, ma ad andare verso le periferie, ad ascoltare, servire, generare. Il suo amore per la misericordia ha dato nuova forza al nostro carisma.
3. Con quale spirito vi preparate a partecipare all’Assemblea UISG in questo tempo di lutto e riflessione ecclesiale?
Con uno spirito di comunione e di ascolto. Sappiamo che sarà un’occasione non solo per confrontarci tra noi Superiore Generali, ma anche per onorare l’eredità spirituale di Papa Francesco e lasciarci guidare dallo Spirito in questo tempo di passaggio per la Chiesa.
4. Quanto le opere di misericordia illuminano le vostre azioni quotidiane?
Sono il cuore della nostra missione. In Burundi, dove la povertà e la sofferenza sono realtà quotidiane, le opere di misericordia non sono un’opzione: sono il Vangelo vissuto. Ci guidano nel modo in cui accogliamo, curiamo, educhiamo e accompagniamo ogni persona che incontriamo.
5. Le opere di misericordia sono conosciute e vissute anche nel contesto burundese?
Sì, anche se spesso in modo spontaneo. La solidarietà è parte della cultura locale, ma il legame con la fede cristiana va rafforzato. Il nostro compito è anche formativo: aiutare le persone a riconoscere che ogni gesto d’amore è un segno del Regno di Dio.
6. Quanto ha influito la riEvoluzione delle opere di misericordia e la collaborazione con spazio + spadoni sul vostro carisma?
Ha rappresentato una vera svolta. La riEvoluzione ci ha stimolate a rimettere al centro le relazioni, la concretezza del servizio, la generatività. Con spazio + spadoni non abbiamo solo ricevuto strumenti, ma abbiamo intrapreso un percorso che ha riacceso il senso della nostra missione oggi.
7. Uno dei frutti più concreti di questa collaborazione è il progetto Hic Sum a Bujumbura. Come sta andando?
Sta portando vita e speranza. Il progetto ci ha permesso di creare un’attività generativa che coinvolge le sorelle e le donne del quartiere. Le relazioni si sono rafforzate, e la comunità comincia a vederci non solo come suore che pregano, ma come presenza attiva e vicina.
8. Pensate che il progetto Hic Sum potrà davvero rendere autonoma la vostra comunità?
Sì, lo speriamo e lo stiamo costruendo. L’autonomia per noi non è solo economica, ma significa anche responsabilità, formazione, visione a lungo termine. Con Hic Sum stiamo imparando a progettare, a cooperare, a credere che la nostra comunità può generare futuro.
9. Qual è la risposta delle sorelle più giovani a questo nuovo stile missionario?
Le sorelle giovani sono entusiaste. Vedono in questo approccio un modo coerente di vivere la fede oggi: non solo contemplazione, ma azione trasformante. Hic Sum ha dato loro un’esperienza concreta di come si possa “uscire” nel nome della misericordia.
10. Quale messaggio desidera portare all’Assemblea UISG?
Che anche dalle terre più semplici e sofferenti, come il Burundi, può nascere un Vangelo vivo. Vorrei condividere il nostro cammino di rinnovamento, la forza della misericordia, e la certezza che lo Spirito sta già preparando il futuro della Chiesa, attraverso la vita consacrata vissuta con amore, umiltà e audacia.