Santo del giorno 2 giugno 2025: Santi Marcellino e Pietro

il: 

2 Giugno 2025

di: 

Santi Marcellino e Pietro: Storia, Culto e Significato nella Tradizione Cristiana

Nome

Santi Marcellino e Pietro

Titolo

Martiri

Ricorrenza

2 giugno

Martirologio

edizione 2004

 

Preghiera

O Dio, che nel glorioso martirio dei Santi Marcellino e Pietro ci hai dato un segno della tua presenza amorosa nella Chiesa, concedi a noi, che confidiamo nella loro intercessione, di imitarli nella fermezza della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Patroni di

San Marcellino, Imbersago

Martirologio Romano

Santi martiri Marcellino, sacerdote, e Pietro, esorcista, che, come riporta il papa san Damaso, furono condannati a morte durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano; condotti tra i rovi sul luogo del supplizio, ebbero l’ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, perché i corpi rimanessero nascosti a tutti, ma la pia donna Lucilla diede degna sepoltura alle loro sante membra a Roma sulla via Labicana nel cimitero ad Duas Lauros.

 

 

Il Santo e la missione

Santi Marcellino e Pietro hanno vissuto la missione non come un compito da svolgere, ma come una chiamata che abbracciava tutta la loro esistenza. La loro fede non si è limitata alla parola, ma si è fatta testimonianza viva, capace di parlare anche nel silenzio della sofferenza e della prigione. Hanno annunciato il Vangelo in un tempo ostile, senza cercare consensi, ma restando fedeli alla verità che li animava. La loro missione è stata quella di portare Cristo là dove sembrava impossibile trovarlo: tra i condannati, tra i disperati, nei luoghi di emarginazione. Anche nel martirio, non hanno smesso di essere segno di una speranza più grande della morte. In loro, la missione si è compiuta nella totale donazione, rivelando che la forza dell’annuncio nasce dalla coerenza della vita e dalla radicalità dell’amore.

Il Santo e la misericordia

Santi Marcellino e Pietro incarnano un esempio profondo di misericordia vissuta fino al martirio. La loro testimonianza ci parla di un amore che non si piega alla violenza, ma che trova nella sofferenza la possibilità di donarsi totalmente. La misericordia, per loro, non è stata solo un gesto occasionale, ma uno stile di vita radicato nella fede, capace di trasformare persino la prigione in luogo di speranza. Nel loro cammino, la giustizia di Dio non appare mai come condanna, ma come occasione di salvezza offerta anche a chi li perseguitava. Guardare a Marcellino e Pietro significa riscoprire la forza mite del perdono, la potenza silenziosa di chi, amando fino alla fine, lascia dietro di sé una traccia di luce e riconciliazione.

Agiografia

Marcellino e Pietro appartenevano al clero romano. Il primo era prete, l’altro esorcista. Insigni per virtù e per prodigi, erano ammirati e venerati da tutti i fedeli e nello stesso tempo oggetto di grande odio da parte dei persecutori. S. Pietro venne arrestato per ordine del proconsole Sereno, e consegnato al capo delle carceri Artemio, perché fosse tenuto in dura prigionia. Ma anche tra le catene il Martire non seppe tacere il nome di Gesù, predicando agli stessi carcerieri. Di notte, mentre riposava nella prigione, venne miracolosamente liberato…

CONTINUA

Fonte dell’articolo e immagini

SantoDelGiorno.it

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