La Parola ogni giorno: 6-12 Marzo 2025

Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini

Domenica 6/04

Giovanni 8, 10

Gesù disse: “Neanche io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più!”.
Gesù non condanna ma salva. Pronunciare il suo nome, pensare alle sue parole, ascoltare chi parla di Lui è sempre un evento di salvezza. La sua presenza invisibile ma reale continua a risollevare e a dare speranza finché esisterà questo mondo.

Lunedì 7/04

Giovanni 8, 12

Gesù disse: “Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita”. Per noi è fondamentale avere un modello di riferimento per quanto riguarda l’organizzazione dei nostri pensieri, delle scelte da fare e come guida per le idealità e per i contenuti fondamentali della propria esistenza. Quando il modello è Gesù siamo nella luce e non si sbaglia mai.

Martedì 8/04

Giovanni 8, 24

Vi ho detto che morirete nei vostri peccati. Se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati. Basta un po’ di fede in Gesù e la scelta di seguirlo che ci permette di vedere con chiarezza la nostra condizione di peccatori. E dunque, se accogliamo il perdono che Lui ci ha meritato, siamo liberati e perdonati.

Mercoledì 9/04

Giovanni 8, 34 e 36

In verità in verità io vi dico chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete liberi davvero. Il peccato è come la nostra ombra, ci segue sempre. Solo Gesù ci può distaccare, ci può liberare da questa dipendenza e da ogni peccato.

Giovedì 10/04

Giovanni 8, 54

In verità, in verità io vi dico, se uno osserva la mia parola non vedrà la morte in eterno. Osservare la parola di Gesù significa entrare in una profonda relazione con il Padre e questa è già vita eterna. Questa relazione non si ferma con la morte del corpo, ma continua.

Venerdì 11/04

Giovanni 10, 38

Se compio le opere del Padre mio, anche se non credete a me credete alle opere perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre. Non sono le filosofie o le argomentazioni ideologiche che ci fanno conoscere Dio, ma Gesù con le sue opere e parole ci rivela la realtà di Dio e oggi con la predicazione del Vangelo e i Sacramenti ce lo fa conoscere.

Sabato 12/04

Giovanni 11, 51-52

Il sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Chi crede in Gesù diventa figlio nel figlio di Dio e si ricrea quella fraternità umana che nessun ideale terreno può realizzare.

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