Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini
Domenica 6/10
Marco 10, 7-8
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Il matrimonio sacramento è la realizzazione dell’essere umano. Esso risulta dall’unione maschio e femmina. Se si rompe o si teorizza questa divisione, avviene una disumanizzazione che produce disordine e confusione sociale ed esistenziale.
Lunedì 7/10
Luca 10, 29
Ma quello volendo giustificarsi disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. Domandiamoci spesso chi è nella situazione che stiamo vivendo il mio prossimo. Prossimo è colui che ha bisogno di me, colui che non riesce a uscire da solo da una difficoltà, colui che è lasciato solo al suo dolore.
Martedì 8/10
Luca 10, 41-42
Il Signore le rispose: “Marta Marta tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”.
La cosa di cui c’è bisogno più di tutto è imparare a stare con Gesù, cuore a cuore, in silenzio, ascoltandolo e contemplando la sua parola. Così anticipiamo quello che saremo per tutta l’eternità.
Mercoledì 9/10
Luca 11, 1-2
Uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate dite: Padre”.
Già rivolgersi a Dio chiamandolo padre con l’affetto e la dovuta considerazione amorosa è già una preghiera essenziale. Dio è glorificato quando gli diamo la nostra confidenza e la nostra fiducia, quando gli apriamo il cuore più che le labbra.
Giovedì 10/10
Luca 11, 13
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo spirito santo a quelli che glielo chiedono.
Dio ha voluto ciascuno di noi e ci ha dato la vita, non solo ma vuole donarci anche la sua stessa vita che viene a noi mediante lo Spirito Santo. Non ce la impone ma la propone e con la preghiera se la vogliamo lui ce la dona.
Venerdì 11/10
Luca 11, 24
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e non trovandone dice: “Ritornerò nella casa da cui sono uscito”.
Finché siamo su questa terra dobbiamo stare vigili, sempre lottare, poiché lo spirito cattivo non dà tregua, perseguita e vuole conquistare la nostra libertà, poiché non sopporta uomini liberi e felici nello Spirito Santo.
Sabato 12/10
Luca 11, 28
Gesù disse loro: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano”. Beato vuol dire felice. La vera felicità è interiore e si riflette su un volto luminoso e sereno. Sono felici coloro che vivono osservando la parola di Dio.
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La Parola ogni giorno: 6-12 Ottobre 2024
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Commento alle Letture del giorno di Padre Giordano Favillini
Domenica 6/10
Marco 10, 7-8
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Il matrimonio sacramento è la realizzazione dell’essere umano. Esso risulta dall’unione maschio e femmina. Se si rompe o si teorizza questa divisione, avviene una disumanizzazione che produce disordine e confusione sociale ed esistenziale.
Lunedì 7/10
Luca 10, 29
Ma quello volendo giustificarsi disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. Domandiamoci spesso chi è nella situazione che stiamo vivendo il mio prossimo. Prossimo è colui che ha bisogno di me, colui che non riesce a uscire da solo da una difficoltà, colui che è lasciato solo al suo dolore.
Martedì 8/10
Luca 10, 41-42
Il Signore le rispose: “Marta Marta tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”.
La cosa di cui c’è bisogno più di tutto è imparare a stare con Gesù, cuore a cuore, in silenzio, ascoltandolo e contemplando la sua parola. Così anticipiamo quello che saremo per tutta l’eternità.
Mercoledì 9/10
Luca 11, 1-2
Uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate dite: Padre”.
Già rivolgersi a Dio chiamandolo padre con l’affetto e la dovuta considerazione amorosa è già una preghiera essenziale. Dio è glorificato quando gli diamo la nostra confidenza e la nostra fiducia, quando gli apriamo il cuore più che le labbra.
Giovedì 10/10
Luca 11, 13
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo spirito santo a quelli che glielo chiedono.
Dio ha voluto ciascuno di noi e ci ha dato la vita, non solo ma vuole donarci anche la sua stessa vita che viene a noi mediante lo Spirito Santo. Non ce la impone ma la propone e con la preghiera se la vogliamo lui ce la dona.
Venerdì 11/10
Luca 11, 24
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e non trovandone dice: “Ritornerò nella casa da cui sono uscito”.
Finché siamo su questa terra dobbiamo stare vigili, sempre lottare, poiché lo spirito cattivo non dà tregua, perseguita e vuole conquistare la nostra libertà, poiché non sopporta uomini liberi e felici nello Spirito Santo.
Sabato 12/10
Luca 11, 28
Gesù disse loro: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano”. Beato vuol dire felice. La vera felicità è interiore e si riflette su un volto luminoso e sereno. Sono felici coloro che vivono osservando la parola di Dio.
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Domenica 6/10
Marco 10, 7-8
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Il matrimonio sacramento è la realizzazione dell’essere umano. Esso risulta dall’unione maschio e femmina. Se si rompe o si teorizza questa divisione, avviene una disumanizzazione che produce disordine e confusione sociale ed esistenziale.
Lunedì 7/10
Luca 10, 29
Ma quello volendo giustificarsi disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. Domandiamoci spesso chi è nella situazione che stiamo vivendo il mio prossimo. Prossimo è colui che ha bisogno di me, colui che non riesce a uscire da solo da una difficoltà, colui che è lasciato solo al suo dolore.
Martedì 8/10
Luca 10, 41-42
Il Signore le rispose: “Marta Marta tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”.
La cosa di cui c’è bisogno più di tutto è imparare a stare con Gesù, cuore a cuore, in silenzio, ascoltandolo e contemplando la sua parola. Così anticipiamo quello che saremo per tutta l’eternità.
Mercoledì 9/10
Luca 11, 1-2
Uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate dite: Padre”.
Già rivolgersi a Dio chiamandolo padre con l’affetto e la dovuta considerazione amorosa è già una preghiera essenziale. Dio è glorificato quando gli diamo la nostra confidenza e la nostra fiducia, quando gli apriamo il cuore più che le labbra.
Giovedì 10/10
Luca 11, 13
Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo spirito santo a quelli che glielo chiedono.
Dio ha voluto ciascuno di noi e ci ha dato la vita, non solo ma vuole donarci anche la sua stessa vita che viene a noi mediante lo Spirito Santo. Non ce la impone ma la propone e con la preghiera se la vogliamo lui ce la dona.
Venerdì 11/10
Luca 11, 24
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e non trovandone dice: “Ritornerò nella casa da cui sono uscito”.
Finché siamo su questa terra dobbiamo stare vigili, sempre lottare, poiché lo spirito cattivo non dà tregua, perseguita e vuole conquistare la nostra libertà, poiché non sopporta uomini liberi e felici nello Spirito Santo.
Sabato 12/10
Luca 11, 28
Gesù disse loro: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano”. Beato vuol dire felice. La vera felicità è interiore e si riflette su un volto luminoso e sereno. Sono felici coloro che vivono osservando la parola di Dio.
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