Timor Leste | La prima pietra della Casa di Opera M a Timor Leste

il: 

7 Ottobre 2025

di: 

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La posa della prima pietra della Casa Opera M a Timor Leste

Dal nostro inviato in Timor Leste Ze Vong: spazio + spadoni e le suore francescane piantano un seme di misericordia

  1. Un sogno che diventa realtà
  2. Le radici del progetto e l’impegno delle Francescane
  3. Suor Ansila e la formazione alla misericordia
  4. La partecipazione dei giovani di Opera M
  5. Una casa per pellegrini, spiritualità e formazione
  6. Il sostegno delle autorità e della comunità locale
  7. La cerimonia della prima pietra
  8. I nomi e i volti della collaborazione
  9. Un anniversario speciale: vent’anni di presenza francescana
  10. Conclusione – Un futuro che nasce da un seme di misericordia

1. Un sogno che diventa realtà

La posa della prima pietra della Casa di Opera M a Timor Leste segna l’inizio di un cammino che unisce fede, cultura e solidarietà. È il segno concreto che un sogno, nato dalla preghiera e dal servizio delle suore francescane, sta diventando realtà.

2. Le radici del progetto e l’impegno delle Francescane

Il progetto nasce dall’intuizione delle sorelle francescane, che hanno dato vita a un percorso culturale e spirituale centrato sulle opere di misericordia. Questa intuizione si è concretizzata nel tempo grazie a momenti di formazione, riflessione e azione comunitaria.

3. Suor Ansila e la formazione alla misericordia

Protagonista di questa storia è suor Ansila, che ha portato a Timor Leste l’esperienza maturata a Borgo a Mozzano, in Italia, dove ha partecipato alla formazione alla misericordia promossa da spazio + spadoni. La sua testimonianza ha ispirato le consorelle e numerosi laici a intraprendere un cammino di servizio e di educazione.
Con affetto e preghiera Madre Ignazia, superiora generale della congregazione, ha sostenuto il progetto di Opera M.

4. La partecipazione dei giovani di Opera M

Accanto alle religiose, un ruolo fondamentale lo hanno avuto i giovani volontari di Opera M, che con entusiasmo hanno contribuito al progetto. Il loro impegno testimonia che le nuove generazioni sono capaci di farsi protagoniste della “riEvoluzione delle opere di misericordia”.

5. Una casa per pellegrini, spiritualità e formazione

La futura Casa di Opera M sarà:

  • luogo di ospitalità per i pellegrini;
  • punto di spiritualità;
  • centro di formazione alla riEvoluzione delle opere di misericordia.

Non solo un edificio, dunque, ma uno spazio vivo che unirà dimensione spirituale e sociale.

6. Il sostegno delle autorità e della comunità locale

Il progetto ha trovato sostegno nel governo locale, che partecipa alla costruzione e alla messa a punto, riconoscendone il valore culturale e sociale. Importante anche il coinvolgimento del gruppo Giovanni Ansaldo, che durante la permanenza di suor Ansila ha condiviso la visione e si è unito al cammino.

7. La cerimonia della prima pietra

La cerimonia della prima pietra si è svolta dopo la Santa Messa in onore di San Francesco d’Assisi, padre serafico e modello di vita evangelica. L’occasione è stata particolarmente significativa perché coincidente con il ventesimo anniversario della presenza francescana in Timor Leste, nella regione di Oeccusse Oesilo.

8. I nomi e i volti della collaborazione

Alla celebrazione hanno partecipato numerose autorità civili, scolastiche e religiose, segno di una comunità unita intorno a un progetto di speranza:

  • Sig. Antonio Dosantos, Direttore logistica
  • Sig. Kornelis Seran e Sig. José Suni, Obras Publico/Infrastruttura
  • Sig. Matias Cab, comandante della polizia di immigrazione (Frontiera)
  • Sig. Alexiu Tefa
  • Sig. Anacleto Atolan, catechista generale della zona parrocchiale
  • Sig. Frans Ais, direttore della scuola media
  • Direttore della scuola superiore
  • Direttore della scuola elementare

9. Un anniversario speciale: vent’anni di presenza francescana

La posa della prima pietra si intreccia con un anniversario che racconta fedeltà e perseveranza: vent’anni di presenza delle suore francescane a Oeccusse Oesilo. Una presenza fatta di vicinanza al popolo, di accompagnamento spirituale e di servizio umile ma instancabile.

10. Un futuro che nasce da un seme di misericordia

La Casa di Opera M sarà un segno concreto che le opere di misericordia non sono solo memoria del passato, ma forza viva capace di generare futuro. Come una pietra posata sul terreno con il Foulard rosso/grigio di spazio + spadoni questo progetto diventa fondamento per nuove relazioni, nuove vocazioni e nuove speranze.

È l’inizio di una storia che continua, scritta insieme: sorelle, giovani, autorità e l’intero movimento di spazio + spadoni.

Immagine

Dal nostro inviato in Timor Leste Ze Vong: spazio + spadoni e le suore francescane piantano un seme di misericordia

  1. Un sogno che diventa realtà
  2. Le radici del progetto e l’impegno delle Francescane
  3. Suor Ansila e la formazione alla misericordia
  4. La partecipazione dei giovani di Opera M
  5. Una casa per pellegrini, spiritualità e formazione
  6. Il sostegno delle autorità e della comunità locale
  7. La cerimonia della prima pietra
  8. I nomi e i volti della collaborazione
  9. Un anniversario speciale: vent’anni di presenza francescana
  10. Conclusione – Un futuro che nasce da un seme di misericordia

1. Un sogno che diventa realtà

La posa della prima pietra della Casa di Opera M a Timor Leste segna l’inizio di un cammino che unisce fede, cultura e solidarietà. È il segno concreto che un sogno, nato dalla preghiera e dal servizio delle suore francescane, sta diventando realtà.

2. Le radici del progetto e l’impegno delle Francescane

Il progetto nasce dall’intuizione delle sorelle francescane, che hanno dato vita a un percorso culturale e spirituale centrato sulle opere di misericordia. Questa intuizione si è concretizzata nel tempo grazie a momenti di formazione, riflessione e azione comunitaria.

3. Suor Ansila e la formazione alla misericordia

Protagonista di questa storia è suor Ansila, che ha portato a Timor Leste l’esperienza maturata a Borgo a Mozzano, in Italia, dove ha partecipato alla formazione alla misericordia promossa da spazio + spadoni. La sua testimonianza ha ispirato le consorelle e numerosi laici a intraprendere un cammino di servizio e di educazione.
Con affetto e preghiera Madre Ignazia, superiora generale della congregazione, ha sostenuto il progetto di Opera M.

4. La partecipazione dei giovani di Opera M

Accanto alle religiose, un ruolo fondamentale lo hanno avuto i giovani volontari di Opera M, che con entusiasmo hanno contribuito al progetto. Il loro impegno testimonia che le nuove generazioni sono capaci di farsi protagoniste della “riEvoluzione delle opere di misericordia”.

5. Una casa per pellegrini, spiritualità e formazione

La futura Casa di Opera M sarà:

  • luogo di ospitalità per i pellegrini;
  • punto di spiritualità;
  • centro di formazione alla riEvoluzione delle opere di misericordia.

Non solo un edificio, dunque, ma uno spazio vivo che unirà dimensione spirituale e sociale.

6. Il sostegno delle autorità e della comunità locale

Il progetto ha trovato sostegno nel governo locale, che partecipa alla costruzione e alla messa a punto, riconoscendone il valore culturale e sociale. Importante anche il coinvolgimento del gruppo Giovanni Ansaldo, che durante la permanenza di suor Ansila ha condiviso la visione e si è unito al cammino.

7. La cerimonia della prima pietra

La cerimonia della prima pietra si è svolta dopo la Santa Messa in onore di San Francesco d’Assisi, padre serafico e modello di vita evangelica. L’occasione è stata particolarmente significativa perché coincidente con il ventesimo anniversario della presenza francescana in Timor Leste, nella regione di Oeccusse Oesilo.

8. I nomi e i volti della collaborazione

Alla celebrazione hanno partecipato numerose autorità civili, scolastiche e religiose, segno di una comunità unita intorno a un progetto di speranza:

  • Sig. Antonio Dosantos, Direttore logistica
  • Sig. Kornelis Seran e Sig. José Suni, Obras Publico/Infrastruttura
  • Sig. Matias Cab, comandante della polizia di immigrazione (Frontiera)
  • Sig. Alexiu Tefa
  • Sig. Anacleto Atolan, catechista generale della zona parrocchiale
  • Sig. Frans Ais, direttore della scuola media
  • Direttore della scuola superiore
  • Direttore della scuola elementare

9. Un anniversario speciale: vent’anni di presenza francescana

La posa della prima pietra si intreccia con un anniversario che racconta fedeltà e perseveranza: vent’anni di presenza delle suore francescane a Oeccusse Oesilo. Una presenza fatta di vicinanza al popolo, di accompagnamento spirituale e di servizio umile ma instancabile.

10. Un futuro che nasce da un seme di misericordia

La Casa di Opera M sarà un segno concreto che le opere di misericordia non sono solo memoria del passato, ma forza viva capace di generare futuro. Come una pietra posata sul terreno con il Foulard rosso/grigio di spazio + spadoni questo progetto diventa fondamento per nuove relazioni, nuove vocazioni e nuove speranze.

È l’inizio di una storia che continua, scritta insieme: sorelle, giovani, autorità e l’intero movimento di spazio + spadoni.

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La posa della prima pietra della Casa Opera M a Timor Leste

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