Pasqua: annunciare la vita, proteggerla

il: 

20 Aprile 2025

di: 

Che cos’è la Pasqua? Una festa? Per un missionario, è la strada che porta alla resurrezione e alla vita, passando dal Calvario

Pasqua è una bella festa, nei giorni di primavera; voi che abitate sopra le zone tropicali siete circondati da un’infinità di segnali: tutto rifiorisce, rinasce, il fango ed il freddo sono spariti.

Il messaggio è chiaro: la vita va avanti, la vita non si spegne, rinasce sempre. Chi si ferma a guardare solo l’autunno non capisce, non crede; corto di vista,… corto di vedute. Il mistero comunque resta, per tutti: – perché bisogna passare attraverso la morte? – perché l’autunno e l’inverno prima della primavera?
Intanto!… la primavera c’è! anche per chi non conosce la chimica, la biologia, l’antropologia, o vive sull’equatore.

Gli auguri di Pasqua ce li facciamo, perché noi ci crediamo.
Ma lasciatemi dire una parola sul Venerdì Santo (appena passato). Abbiamo l’abitudine di dircelo e lo dirò anch’io: davanti a Gesù flagellato, sanguinante, con gli sputi in faccia, è troppo facile buttare tutto sulla schiena di Giuda e dei soldatacci, o di chi in poltrona li mandava a fare quello. Troppo facile! Lo diciamo e ce lo ripeteremo.

In tutto questo dramma, se non ci interroghiamo onestamente dove sono le nostre responsabilità oggi (perché ce ne sono sicuramente!), le nostre liturgie, anche se commoventi e profumate, rischiano di essere folklore, folklore vuoto.

Da piccoli leggevamo i fumetti sugli indiani cattivi ed i cowboy buoni, e vedevamo i film.
Oggi abbiamo testi di storia ben fatti, abbiamo internet che ci dice in tempo reale che cosa sta accadendo nel mondo, cosa che la TV non vuol più fare (a parte le partite di calcio). Che cosa vogliamo di più?

L’Europa, l’Occidente, ha le proprie responsabilità, grandi ed evidenti.
Quali sono le leggi (economiche e morali) che regolano e dominano le nostre società?

Un massacro di bimbi e mamme fatto da soldati in divisa e ben ordinati che differenza fa dagli altri massacri? Le armi che i nostri paesi fabbricano sotto i nostri occhi e vendono a Bruxelles e a Bamako….? Troppo facile dire «che c’entra? ». Il silenzio è complice.

Ma non ci si può fermare trop20la paura; quella mi fa chiudere in casa.
Non posso camuffare la vendetta e chiamarla giustizia; quella mi farà star sempre più solo, mi isola da tutti.

La strada che porta alla risurrezione, alla vita, Gesù la indica. Anzitutto porta la croce senza andare in escandescenze.
E poi lancia un programma, il suo programma; perché c’è un modo di combattere tutto ‘sto male:– Da questo vi riconosceranno che siete miei, se vi volete bene tra di voi…
E poi completa questo invito con la parabola del samaritano: fatti tu prossimo, scendi da cavallo e vai incontro…
È il caso di spiegare di più?
Io non vedo altre strade, altri metodi.

Buona Pasqua.

Fonte e immagine

  • G. Piumatti, Muhanga, 2016, pp. 396-398

CONDIVIDI