Un ponte di pace nel Mediterraneo
Il caos in Libia e un ponte di pace tra le due sponde del Mediterraneo al Meeting Francescano di Palermo, dove è intervenuto anche il Card. Zuppi
(di Salvo Di Stefano)
Da una parte c’è un Paese nel caos, la Libia, dall’altra la Sicilia, dove a Palermo si è parlato di pace, ieri, al Meeting del Mediterraneo, sul sagrato della cattedrale di Palermo. Ecco le due sponde del Mediterraneo, unite dalla Chiesa cattolica nelle persone del vicario apostolico di Tripoli, mons. George Bugeja, e dall’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice. La Libia e soprattutto Tripoli sono state raccontate dal presule che ha spiegato che si tratta di una Paese musulmano al 100%, anche per motivi politici. Quindi, il suo compito è quello di prestare servizio agli stranieri che si trovano lì per diverse ragioni. E ha aggiunto che, per adeguarsi alla cultura libica, ha spostato il giorno della liturgia cristiana dalla domenica al venerdì, ovvero il giorno di riposo per tutti.
Gli argomenti di discussione sono stati, dunque, la pace e il Mar Mediterraneo. Da questo incontro è emerso che il “mare di mezzo” deve essere inteso come un mare di pace, dove i popoli che stanno vicini devono riconoscersi, devono vivere da comunità, piuttosto che creare dei muri che isolano le città.
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