Il Sudan che non trova pace, scosso da altra violenza

il: 

21 Maggio 2025

di: 

L’uccisione di un coordinatore di un’organizzazione cattolica in Sudan. La comunità internazionale deve lavorare per la pace

L’8 maggio 2025, la comunità cattolica di Tombura-Yambio, nel Sud Sudan, è stata scossa dall’omicidio di Paul Tamania, coordinatore dell’Organizzazione Cattolica per lo Sviluppo e la Pace (CODEP).

Il giovane è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava negli spazi della parrocchia di Santa Maria Aiuto dei Cristiani, a Tombura, nell’Equatoria Occidentale. Questo tragico evento segue a cinque mesi di distanza l’omicidio del direttore del coro parrocchiale, avvenuto il 13 dicembre 2024.

Il Vescovo di Tombura-Yambio, Eduardo Hiiboro Kussala, ha espresso il suo profondo dolore per l’accaduto, definendo l’omicidio “un affronto all’umanità e una violazione della dignità umana”. Ha sottolineato che la Chiesa non è un campo di battaglia, ma un luogo sacro dove le persone cercano la pace di Dio. Il Vescovo ha anche lanciato un appello alle autorità locali affinché assicurino i colpevoli alla giustizia e ripristinino la pace e la sicurezza nella regione.

Paul Tamania era noto per il suo impegno nella promozione della pace e per il servizio tra i giovani della comunità. La sua morte rappresenta una grave perdita per la diocesi e per tutti coloro che lavorano per la riconciliazione e la costruzione di una società più giusta e pacifica.

Inoltre, la parrocchia dove è stato ucciso, negli ultimi tre anni, è stata anche un luogo di accoglienza per migliaia di sfollati interni in fuga dalle violenze che stanno sconvolgendo il Sud Sudan.

In un contesto segnato da violenze e conflitti, l’appello del Vescovo Hiiboro Kussala alla misericordia e al perdono è un richiamo forte alla responsabilità di ciascuno nel contribuire alla pace e alla sicurezza. La Chiesa, attraverso le sue azioni e parole, continua a essere un faro di speranza e di impegno per la giustizia e la dignità umana.

Alla luce di di una guerra dimenticata come quella del Sudan, anche la comunità internazionale è chiamata a promuovere la pace e a sostenere gli sforzi della Chiesa e delle istituzioni locali per garantire che atti di violenza come questo non rimangano impuniti.

In memoria di Paul Tamania e di tutte le vittime innocenti, è fondamentale rinnovare l’impegno per la pace, la giustizia e la misericordia, affinché il Sud Sudan possa intraprendere un cammino di riconciliazione e speranza per le future generazioni.

Fonte

CONDIVIDI

Potrebbe piacerti anche