Tante opere di misericordia con una pallina da golf
Il PIME, negli USA, realizza progetti e opere di misericordia anche con il golf. Il nostro inviato dal Michigan p. Piero Masolo invia la sua newsletter
Cari amici,
Il mese di giugno in comunità PIME a Detroit ha visto la partenza di padre Alessandro e la celebrazione del 60° di sacerdozio di padre Bruno. Bello vedere un confratello 33enne partire emozionato per la sua missione in Cina, ad Hong Kong, dopo aver trascorso qui 8 mesi per migliorare il suo inglese. Siamo arrivati insieme, ed è stato un dono scoprire pian piano questo Paese insieme. Buona missione Ale!
Bello vedere un confratello 84enne celebrare emozionato così tanti anni vissuti da prete prima tra noi in comunità e con lo staff del Mission Center, e poi in collegamento Zoom con tanti parenti e amici da tutto il mondo (dall’Australia al Canada, dalle Filippine all’Italia, agli Stati Uniti). Alla sua età – glielo dico spesso – Bruno è il più giovane della nostra comunità perché ha saputo mantenere uno spirito giovane. Grazie di cuore caro Bruno!
Il 10 giugno c’è stato il 68° PIME Golf Day, l’evento più importante che organizziamo dal lontano 1957, e che ha visto la partecipazione di oltre 700 golfisti. Grazie al ricavato possiamo aiutare 7 progetti diversi in giro per il mondo: la trivellazione di un pozzo, un progetto di energia solare per un centro gestito dalle Suore del PIME, un programma di assistenza medica per nascituri ed il supporto alle terapie per ragazzi disabili in Camerun, la costruzione di una cappella in Ciad, una scuola per bambini disabili in Guinea Bissau, ed una canonica in Cambogia. È incredibile quanto lavoro stia dietro a questo evento, così come quanta generosità dimostrino anno dopo anno tanti amici del PIME. Senza questo staff e tanti che credono nel nostro lavoro, nulla di tutto questo sarebbe realizzabile.
Una delle attività che occupano parecchi dei missionari presenti negli Stati Uniti ogni estate sono i Mission Appeals, cioè dei weekend di animazione missionaria in varie parrocchie di questo immenso Paese. Io ho iniziato con i miei primi due a Guilford, in Indiana, e a Binghamton, nello stato di New York.
Due realtà molto diverse: la prima in campagna, quattro chiese affollatissime, con tante famiglie e giovani, anche alla messa delle 7.30 di domenica mattina. Non credo di aver mai avuto così tanti chierichetti a servire la Messa!
La seconda in una città universitaria, una grande parrocchia, dove abbiamo celebrato insieme a due diaconi: Tony e Cornelius, il primo diacono permanente, sposato, ed il secondo appena ordinato, unico quest’anno per la diocesi di Syracuse, e prossimo al sacerdozio.
Nei prossimi mesi andrò a fare altri Mission Appeals in Missouri, New York, Massachussets, New Hampshire e California: pregate per favore che possano essere veramente un’occasione di appassionare almeno alcuni alla Missione che Gesù ci regale e ci chiede, quella di farlo amare un po’ di più, e di essere pronti a partire fino ai confini della terra.
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- Foto di p. Piero Masolo
Il PIME, negli USA, realizza progetti e opere di misericordia anche con il golf. Il nostro inviato dal Michigan p. Piero Masolo invia la sua newsletter
Cari amici,
Il mese di giugno in comunità PIME a Detroit ha visto la partenza di padre Alessandro e la celebrazione del 60° di sacerdozio di padre Bruno. Bello vedere un confratello 33enne partire emozionato per la sua missione in Cina, ad Hong Kong, dopo aver trascorso qui 8 mesi per migliorare il suo inglese. Siamo arrivati insieme, ed è stato un dono scoprire pian piano questo Paese insieme. Buona missione Ale!
Bello vedere un confratello 84enne celebrare emozionato così tanti anni vissuti da prete prima tra noi in comunità e con lo staff del Mission Center, e poi in collegamento Zoom con tanti parenti e amici da tutto il mondo (dall’Australia al Canada, dalle Filippine all’Italia, agli Stati Uniti). Alla sua età – glielo dico spesso – Bruno è il più giovane della nostra comunità perché ha saputo mantenere uno spirito giovane. Grazie di cuore caro Bruno!
Il 10 giugno c’è stato il 68° PIME Golf Day, l’evento più importante che organizziamo dal lontano 1957, e che ha visto la partecipazione di oltre 700 golfisti. Grazie al ricavato possiamo aiutare 7 progetti diversi in giro per il mondo: la trivellazione di un pozzo, un progetto di energia solare per un centro gestito dalle Suore del PIME, un programma di assistenza medica per nascituri ed il supporto alle terapie per ragazzi disabili in Camerun, la costruzione di una cappella in Ciad, una scuola per bambini disabili in Guinea Bissau, ed una canonica in Cambogia. È incredibile quanto lavoro stia dietro a questo evento, così come quanta generosità dimostrino anno dopo anno tanti amici del PIME. Senza questo staff e tanti che credono nel nostro lavoro, nulla di tutto questo sarebbe realizzabile.
Una delle attività che occupano parecchi dei missionari presenti negli Stati Uniti ogni estate sono i Mission Appeals, cioè dei weekend di animazione missionaria in varie parrocchie di questo immenso Paese. Io ho iniziato con i miei primi due a Guilford, in Indiana, e a Binghamton, nello stato di New York.
Due realtà molto diverse: la prima in campagna, quattro chiese affollatissime, con tante famiglie e giovani, anche alla messa delle 7.30 di domenica mattina. Non credo di aver mai avuto così tanti chierichetti a servire la Messa!
La seconda in una città universitaria, una grande parrocchia, dove abbiamo celebrato insieme a due diaconi: Tony e Cornelius, il primo diacono permanente, sposato, ed il secondo appena ordinato, unico quest’anno per la diocesi di Syracuse, e prossimo al sacerdozio.
Nei prossimi mesi andrò a fare altri Mission Appeals in Missouri, New York, Massachussets, New Hampshire e California: pregate per favore che possano essere veramente un’occasione di appassionare almeno alcuni alla Missione che Gesù ci regale e ci chiede, quella di farlo amare un po’ di più, e di essere pronti a partire fino ai confini della terra.
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- Foto di p. Piero Masolo
