“Quando vai a Yaoundé, se puoi, portaci su qualche pallone che qui non ce n’è”

Dario Leoni, laico fidei donum della diocesi di Milano in Camerun dal 2018 al 2022, ci racconta la passione dei bambini e dei giovani camerunensi per il volley
(di Dario Leoni)
Quando sono arrivato a Yagoua nel 2018, mi dicevo che lo sport in generale, e la pallavolo in particolare, mi sarebbero mancati tantissimo ma che c’era poco da fare, non poteva esserci nulla di simile qui…Così non ho neanche cercato.
Un pallone da volley mi attraversa la strada con un bambino con le scarpe da ginnastica (!) subito dietro. Mi fermo e scendo dall’auto. C’è una rete montata e altri bambini/e e ragazzi/e con diversi palloni da volley grigi venuti direttamente dal passato, da far tremare i polsi solo a guardarli. Dev’essere così che i bambini di qui diventano forti.
Così, per caso ho scoperto una realtà portata avanti quotidianamente da un gruppo di insegnanti di educazione fisica che allenano, autosostentandosi, un folto gruppo di giovani ambosessi.
Noi “vétérans” si gioca il sabato mattino, appuntamento divenuto da lì pressoché fisso.
Il volley altrove, insomma. La passione è incredibile, tante persone che dedicano del loro tempo e le risorse disponibili, perlopiù insegnanti (nelle scuole statali, in tutto il Paese, hanno il problema di salari non versati da anni, oppure con percentuali trattenute alla fonte da qualche funzionario).
Fonte e immagine
- Dario Leoni
Dario Leoni, laico fidei donum della diocesi di Milano in Camerun dal 2018 al 2022, ci racconta la passione dei bambini e dei giovani camerunensi per il volley
(di Dario Leoni)
Quando sono arrivato a Yagoua nel 2018, mi dicevo che lo sport in generale, e la pallavolo in particolare, mi sarebbero mancati tantissimo ma che c’era poco da fare, non poteva esserci nulla di simile qui…Così non ho neanche cercato.
Un pallone da volley mi attraversa la strada con un bambino con le scarpe da ginnastica (!) subito dietro. Mi fermo e scendo dall’auto. C’è una rete montata e altri bambini/e e ragazzi/e con diversi palloni da volley grigi venuti direttamente dal passato, da far tremare i polsi solo a guardarli. Dev’essere così che i bambini di qui diventano forti.
Così, per caso ho scoperto una realtà portata avanti quotidianamente da un gruppo di insegnanti di educazione fisica che allenano, autosostentandosi, un folto gruppo di giovani ambosessi.
Noi “vétérans” si gioca il sabato mattino, appuntamento divenuto da lì pressoché fisso.
Il volley altrove, insomma. La passione è incredibile, tante persone che dedicano del loro tempo e le risorse disponibili, perlopiù insegnanti (nelle scuole statali, in tutto il Paese, hanno il problema di salari non versati da anni, oppure con percentuali trattenute alla fonte da qualche funzionario).
Fonte e immagine
- Dario Leoni
