“Costretti ad alzare gli occhi verso il Cielo”

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8 Maggio 2025

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E’ il secondo giorno del Conclave e in tantissimi hanno lo sguardo rivolto al comignolo della Cappella Sistina

(di Gianluigi De Palo)
C’è qualcosa di misteriosamente potente in ciò che accade a Piazza San Pietro durante le fumate bianche.
In questi giorni, ho avuto modo di assistere di persona a questo momento così simbolico, e ciò che più mi ha colpito non è stato tanto il fumo in sé, quanto i volti. Migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo, tutte con il naso all’insù. In piedi per ore, senza sedie, in attesa.
Molti di loro sono giovani. Alcuni sono lì per fede, altri per curiosità, altri ancora forse solo per scattare una foto da postare sui social. Eppure tutti, per qualche ragione, scelgono di essere lì fisicamente, nonostante il disagio, il freddo, la folla.
In un’epoca in cui tutto è accessibile dallo schermo del telefono, dove l’informazione ci raggiunge ancor prima di desiderarla, dove le notizie hanno perso peso per eccesso di quantità, questo gesto di “esserci” è straordinario.
Ciò che accade in quei minuti è profondamente umano e spirituale insieme. Per guardare il comignolo della Cappella Sistina, si è costretti ad alzare lo sguardo. Un gesto semplice, ma radicale. In un tempo in cui la maggior parte di noi ha gli occhi abbassati su uno schermo, il conclave costringe a guardare in alto. A cercare qualcosa oltre. A interrogarsi. A sperare.
La Chiesa cattolica, con tutti i suoi limiti e le sue fatiche, continua da secoli a fare qualcosa di potente: attraverso la bellezza di un rito, riesce a scuotere il cuore delle persone. Non lo fa con slogan o effetti speciali, ma con simboli. Con un camino che fuma. Con un’attesa condivisa. Con un silenzio che parla.
È un piccolo miracolo moderno vedere la folla di Piazza San Pietro – credenti e non, turisti e pellegrini – accomunata dallo stesso gesto: alzare lo sguardo. Cercare il cielo.
In quel momento, l’umanità intera sembra tornare ad essere una comunità. Non davanti a uno schermo, ma davanti a una speranza.

Fonte e immagine

  • Profilo Fb di Gigi De Palo

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