Festival della Missione | Il volto di… una famiglia aperta al mondo

il: 

10 Ottobre 2025

di: 

https://www.ordovirginum.org/
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Francesca, Chanceline e Francesco Semeraro

Direttamente da Torino, al Festival della Missione, spazio + spadoni intervista la famiglia Semeraro, che arriva da Martina Franca (Ta)

Francesca e Francesco hanno una bella storia alle spalle. Il loro è infatti un amore che non resta imprigionato tra le mura domestiche.
E’ un amore che si allarga, come l’olio buono di Martina Franca. Si estende ai familiari, ai ragazzi di cui sono animatori, al servizio missionario nell’equipe nazionale di Missio Ragazzi, al Burundi e ai bambini orfani che sostengono insieme ad altri genitori e all’Ong da loro fondata, 4inzu.

Ma soprattutto la loro unione si è fatta famiglia con l’arrivo di Chanceline, il volto che forse più di tutti ha illuminato la loro vita.

Arrivati a Torino con il resto dell’equipe di Missio Ragazzi – per animare gli incontri e i laboratori previsti per bambini e educatori a Casa Missione –  noi di spazio + spadoni li abbiamo intervistati.

1. Perché avete accolto l’idea di partecipare al Festival della missione?

Innanzitutto perché per noi è una novità, non avendo potuto partecipare alle precedenti edizioni; inoltre, il Festival è luogo di incontro con altre persone vicine al mondo della missione e anche con chi con curiosità si avvicinerà per partecipare alle iniziative proposte. E’ anche una bella occasione per incontrare degli amici con cui condividiamo percorsi di fede e di servizio.

In quanto membri dell’equipe nazionale di Missio Ragazzi, è per noi motivo di gioia far conoscere i sussidi e le attività che la Fondazione Missio propone anche quest’anno alla fascia di età compresa fra i 6 e i 14 anni e ai loro educatori. Saremo a Casa Missione per tutto il fine settimana.

2. Qual è il valore aggiunto di partecipare come famiglia?

In questa come anche in altre occasioni, è bello vivere le esperienze che arricchiscono tutti e tre insieme; ci dà modo di avere dei ricordi in comune, di condividere amicizie vecchie e nuove.
IL Festival della Missione è un’esperienza di fede, ma anche formativa; e noi ci coinvolgiamo non solo come singoli ma come famiglia che cammina insieme.

3. C’è un “volto” in particolare che nella vostra vita è stato importante, dando una direzione alla vostra vita e vocazione?

Ci è capitato più volte di raccontare che il “volto” dei missionari che rientravano da terre di missione hanno influenzato fin da ragazzi le nostre scelte, anche se in tempi diversi. Nel loro sguardo e nel loro ardore ritrovavamo la passione di annunciare il Vangelo di Gesù fino agli estremi confini della terra.
Questa passione è stata il motore per vivere la dimensione missionaria nella nostra vita familiare e per impegnarci anche concretamente in favore del volto prossimo.

4. Cosa sperate di portare a casa da questa esperienza?

Ci auguriamo di portare a casa la gioia degli incontri, i sorrisi della gente, l’entusiasmo e l’emozione delle attività svolte e la ricchezza delle condivisioni.
Porteremo a casa anche un bagaglio di nuove conoscenze e un nuovo passo nel nostro percorso di fede come famiglia.

Perché la missione allarga gli orizzonti e crea ponti nella dimensione dell’incontro.

 

Festival della Missione – Piazza Castello, Torino
www.spaziospadoni.org

SEGUI IL RACCONTO SU MISSION, tradotto in oltre 30 lingue.

Immagine

  • Immagine creata digitalmente da spazio + spadoni

Direttamente da Torino, al Festival della Missione, spazio + spadoni intervista la famiglia Semeraro, che arriva da Martina Franca (Ta)

Francesca e Francesco hanno una bella storia alle spalle. Il loro è infatti un amore che non resta imprigionato tra le mura domestiche.
E’ un amore che si allarga, come l’olio buono di Martina Franca. Si estende ai familiari, ai ragazzi di cui sono animatori, al servizio missionario nell’equipe nazionale di Missio Ragazzi, al Burundi e ai bambini orfani che sostengono insieme ad altri genitori e all’Ong da loro fondata, 4inzu.

Ma soprattutto la loro unione si è fatta famiglia con l’arrivo di Chanceline, il volto che forse più di tutti ha illuminato la loro vita.

Arrivati a Torino con il resto dell’equipe di Missio Ragazzi – per animare gli incontri e i laboratori previsti per bambini e educatori a Casa Missione –  noi di spazio + spadoni li abbiamo intervistati.

1. Perché avete accolto l’idea di partecipare al Festival della missione?

Innanzitutto perché per noi è una novità, non avendo potuto partecipare alle precedenti edizioni; inoltre, il Festival è luogo di incontro con altre persone vicine al mondo della missione e anche con chi con curiosità si avvicinerà per partecipare alle iniziative proposte. E’ anche una bella occasione per incontrare degli amici con cui condividiamo percorsi di fede e di servizio.

In quanto membri dell’equipe nazionale di Missio Ragazzi, è per noi motivo di gioia far conoscere i sussidi e le attività che la Fondazione Missio propone anche quest’anno alla fascia di età compresa fra i 6 e i 14 anni e ai loro educatori. Saremo a Casa Missione per tutto il fine settimana.

2. Qual è il valore aggiunto di partecipare come famiglia?

In questa come anche in altre occasioni, è bello vivere le esperienze che arricchiscono tutti e tre insieme; ci dà modo di avere dei ricordi in comune, di condividere amicizie vecchie e nuove.
IL Festival della Missione è un’esperienza di fede, ma anche formativa; e noi ci coinvolgiamo non solo come singoli ma come famiglia che cammina insieme.

3. C’è un “volto” in particolare che nella vostra vita è stato importante, dando una direzione alla vostra vita e vocazione?

Ci è capitato più volte di raccontare che il “volto” dei missionari che rientravano da terre di missione hanno influenzato fin da ragazzi le nostre scelte, anche se in tempi diversi. Nel loro sguardo e nel loro ardore ritrovavamo la passione di annunciare il Vangelo di Gesù fino agli estremi confini della terra.
Questa passione è stata il motore per vivere la dimensione missionaria nella nostra vita familiare e per impegnarci anche concretamente in favore del volto prossimo.

4. Cosa sperate di portare a casa da questa esperienza?

Ci auguriamo di portare a casa la gioia degli incontri, i sorrisi della gente, l’entusiasmo e l’emozione delle attività svolte e la ricchezza delle condivisioni.
Porteremo a casa anche un bagaglio di nuove conoscenze e un nuovo passo nel nostro percorso di fede come famiglia.

Perché la missione allarga gli orizzonti e crea ponti nella dimensione dell’incontro.

 

Festival della Missione – Piazza Castello, Torino
www.spaziospadoni.org

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Francesca, Chanceline e Francesco Semeraro

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