“Fino a quando, o Signore?”
Dal Michigan, la sua nuova missione, ci scrive padre Piero Masolo, missionario del Pime, che fino a poco tempo fa era in Myanmar
Cari amici,
non avrei immaginato di raccontarvi del terremoto in Myanmar. Quando sono iniziate ad arrivare le prime notizie di quanto è successo, e ho capito quale fosse l’epicentro, ho cercato di contattare père Bruno del MEP (Missions Etrangères de Paris) che vive vicino a Mandalay, la zona più colpita.
In un messaggio vocale ci ha raccontato la paura, gli edifici e i muri di cinta crollati. Per fortuna, nessun morto e ferito nel suo villaggio, ma tanta disperazione della gente ed anche il timore di saccheggi e furti nel caos generale.
“Piove sul bagnato” ho pensato subito. Com’è possibile che tanto male si riversi tutto su questo popolo? Sono ormai più di 4 anni di guerra civile; la povertà è tale da far tornare malattie come il colera.
L’anno scorso, un ciclone ha devastato il Paese, ed ora il terremoto.
I birmani sono pazienti, troppo forse, ma non hanno già toccato il fondo? Quando si inizierà a risalire? Quando arriveranno finalmente buone notizie?
L’unica notizia positiva di questi giorni è che la Giunta militare ha chiesto aiuti internazionali per l’emergenza. Una piccola apertura nell’isolamento di questi anni.
C’è da pregare per questo popolo, meglio questo insieme di popoli che compongono il Myanmar, e per la sua Chiesa.
“Fino a quando, o Signore?”, si chiede un missionario amico.
Se desiderate aiutare anche concretamente chi sta vivendo questa ennesima emergenza, potete farlo anche attraverso la Fondazione PIME che ha subito aperto un progetto per aiutare almeno alcune delle tantissime persone colpite: https://dona.centropime.org/terremotomyanmar-thailandia/
Grazie di cuore!
Fonte
Immagine
- Padre Piero Masolo (Pime)