Giovani in missione: “Le Ali colorate” in Albania | Terza parte

Termina qui il racconto dell’esperienza dell’Ass. “Le Ali colorate” in Albania. Ma la loro “danza” della vita continua…
(di Diana Mesaroli – Associazione “Ali colorate” Verona)
La seconda comunità l’abbiamo incontrata alla sera; c’era un piccolo spettacolo per ricordare santa Teresa di Calcutta, bambini che recitavano e mimavano alcune scene della sua vita, giovani che donavano le danze tipiche, ragazzi che cantavano e anche noi!
Qui c’erano anche un sacco di bambini e prima che iniziasse il tutto, sculture di palloncini e animazione non sono mancate anche per loro.
Abbiamo incontrato l’umanità, in ogni sede, nelle case, nei cortili, in chiesa, nei luoghi in cui la Vita si esprime.
Abbiamo danzato nelle vie della Vita e questo è il Dono più grande che potessimo ricevere. Qui il teatro più bello è stato tutto ciò che ogni realtà ci ha messo a disposizione, il sipario è stata la porta del cuore e lo spettacolo sono stati i sorrisi, gli abbracci e la gioia condivisa.
In tutto questo servizio ci siamo riempite anche di storia, cultura e un po’ di relax al lago, momenti rigenerativi e di crescita che restituiscono valore al luogo visitato e ci permettono di conoscerlo un po’ di più. Momenti importanti per far decantare l’impegno emotivo vissuto, le sfide personali che ognuna ha incontrato, l’intensità dei momenti.
Quando l’esperienza è volta al termine, ci siamo prese e presi tempo per restituirci a voce il valore di quanto vissuto, condividendo emozioni e attenzioni ricevute e donate, un tesoro di noi che brilla in ciascun cuore.
I tre frati che hanno reso possibile l’esperienza sono stati proprio i nostri custodi e accompagnatori:
- Fra Matteo, guida a 360°, come apripista per le realtà incontrate, come animatore con noi nel coinvolgere gli ospiti delle case, come cicerone per le vie di Scutari, come Ala protettrice e presenza gioiosa, discreta, vivace e che si è lasciato coinvolgere ed avvolgere mettendo a disposizione ciò che E’ e regalandoci anche una serata salentina! Evviva la pizzica!
- Fra Gjon con la sua aria da gnomo, barbetta a punta che con pazienza ha risposto senza sosta alle nostre mille domande sul luogo, sulle realtà dove prestano servizio come frati e sulle contraddizioni che sentivamo. Con lui siamo state al mare nell’unico giorno di pioggia.. ma che bello trasformare ciò che accade e così una torta per merenda fatta da Elsa, un baracchino a disposizione e una candelina trovata nel portafogli di Maria hanno creato l’occasione per una bella festa di compleanno per fra Gjon che scopriamo aver compiuto gli anni proprio poco prima che arrivassimo. Basta poco per essere felici, per onorare la Vita e celebrarla. Tra pioggia e vento, i nostri auguri sono arrivati forti e chiari e poi, tornato il sole, ci siamo gustati un panorama da sogno.
- Fra Giuseppe, un mingherlino sempre in movimento, tutto nervi, sorrisi e servizio. Sempre con il grembiule per donarci manicaretti quotidiani e persino la nostra amata pizza! Simpatia e cuore dolce che ha conquistato tutto il gruppo.
Direi che è stato un campo servizio (e vacanza) davvero strepitoso. Si torna con il cuore Grato e la Gioia confermata nel mettersi a disposizione con ciò che si E’.
Tutti siamo importanti l’un per l’altro, perché: “Dove non arrivo io trovo l’altro – ALA IO PER TE, ALA TU PER ME”.
E aggiungo.. doppia esperienza per le giovani e il giovane partecipanti: come gruppo danzante, come esperienza personale e come gruppo in servizio.. tanta roba!
Ecco, tutte e tutti hanno espresso il desiderio di una nuova esperienza.
Vedremo dove soffierà il vento l’anno prossimo!
- Le protagoniste danzanti: Angela, Daria, Erica, Jessica, Lisa, Maria, Sara, Diana
- Il protagonista tecnico Alato: Luca
- Le supporters: Elsa e Sciasa
Immagine
- Foto dell’Associazione “Le Ali colorate” di Verona
Termina qui il racconto dell’esperienza dell’Ass. “Le Ali colorate” in Albania. Ma la loro “danza” della vita continua…
(di Diana Mesaroli – Associazione “Ali colorate” Verona)
La seconda comunità l’abbiamo incontrata alla sera; c’era un piccolo spettacolo per ricordare santa Teresa di Calcutta, bambini che recitavano e mimavano alcune scene della sua vita, giovani che donavano le danze tipiche, ragazzi che cantavano e anche noi!
Qui c’erano anche un sacco di bambini e prima che iniziasse il tutto, sculture di palloncini e animazione non sono mancate anche per loro.
Abbiamo incontrato l’umanità, in ogni sede, nelle case, nei cortili, in chiesa, nei luoghi in cui la Vita si esprime.
Abbiamo danzato nelle vie della Vita e questo è il Dono più grande che potessimo ricevere. Qui il teatro più bello è stato tutto ciò che ogni realtà ci ha messo a disposizione, il sipario è stata la porta del cuore e lo spettacolo sono stati i sorrisi, gli abbracci e la gioia condivisa.
In tutto questo servizio ci siamo riempite anche di storia, cultura e un po’ di relax al lago, momenti rigenerativi e di crescita che restituiscono valore al luogo visitato e ci permettono di conoscerlo un po’ di più. Momenti importanti per far decantare l’impegno emotivo vissuto, le sfide personali che ognuna ha incontrato, l’intensità dei momenti.
Quando l’esperienza è volta al termine, ci siamo prese e presi tempo per restituirci a voce il valore di quanto vissuto, condividendo emozioni e attenzioni ricevute e donate, un tesoro di noi che brilla in ciascun cuore.
I tre frati che hanno reso possibile l’esperienza sono stati proprio i nostri custodi e accompagnatori:
- Fra Matteo, guida a 360°, come apripista per le realtà incontrate, come animatore con noi nel coinvolgere gli ospiti delle case, come cicerone per le vie di Scutari, come Ala protettrice e presenza gioiosa, discreta, vivace e che si è lasciato coinvolgere ed avvolgere mettendo a disposizione ciò che E’ e regalandoci anche una serata salentina! Evviva la pizzica!
- Fra Gjon con la sua aria da gnomo, barbetta a punta che con pazienza ha risposto senza sosta alle nostre mille domande sul luogo, sulle realtà dove prestano servizio come frati e sulle contraddizioni che sentivamo. Con lui siamo state al mare nell’unico giorno di pioggia.. ma che bello trasformare ciò che accade e così una torta per merenda fatta da Elsa, un baracchino a disposizione e una candelina trovata nel portafogli di Maria hanno creato l’occasione per una bella festa di compleanno per fra Gjon che scopriamo aver compiuto gli anni proprio poco prima che arrivassimo. Basta poco per essere felici, per onorare la Vita e celebrarla. Tra pioggia e vento, i nostri auguri sono arrivati forti e chiari e poi, tornato il sole, ci siamo gustati un panorama da sogno.
- Fra Giuseppe, un mingherlino sempre in movimento, tutto nervi, sorrisi e servizio. Sempre con il grembiule per donarci manicaretti quotidiani e persino la nostra amata pizza! Simpatia e cuore dolce che ha conquistato tutto il gruppo.
Direi che è stato un campo servizio (e vacanza) davvero strepitoso. Si torna con il cuore Grato e la Gioia confermata nel mettersi a disposizione con ciò che si E’.
Tutti siamo importanti l’un per l’altro, perché: “Dove non arrivo io trovo l’altro – ALA IO PER TE, ALA TU PER ME”.
E aggiungo.. doppia esperienza per le giovani e il giovane partecipanti: come gruppo danzante, come esperienza personale e come gruppo in servizio.. tanta roba!
Ecco, tutte e tutti hanno espresso il desiderio di una nuova esperienza.
Vedremo dove soffierà il vento l’anno prossimo!
- Le protagoniste danzanti: Angela, Daria, Erica, Jessica, Lisa, Maria, Sara, Diana
- Il protagonista tecnico Alato: Luca
- Le supporters: Elsa e Sciasa
Immagine
- Foto dell’Associazione “Le Ali colorate” di Verona
