La grazia del perdono scorre a piene mani

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20 Maggio 2025

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Dal Michigan, la sua nuova missione, padre Piero Masolo, del Pime, ci scrive su riconciliazione e vocazioni

Cari amici,
questo periodo intenso mi ha fatto ritardare un po’ questa newsletter mensile, scusatemi!

La Quaresima è stata ricca di confessioni: quante! Mi sono reso conto che in 17 anni che sono prete non avevo mai confessato così tanto. È stato un dono, pesante a volte, ma pur sempre un grande dono. Nietzsche sosteneva che i preti sono il canale di scolo dell’umanità. Lui, ateo, aveva capito perfettamente quanto prezioso fosse il sacramento della riconciliazione. Questo offrire a Dio quanto ci pesa di più permette di liberarci, di rimetterci in piedi e ripartire con maggiore fiducia.

Vi racconto due episodi che mi hanno colpito.

Qui si usa iniziare la confessione dicendo quando la si è fatta l’ultima volta. Una quarantenne ha esordito dicendo che non si era mai confessata… perlomeno da quando era piccola!

Un ragazzo invece, durante le confessioni a scuola, mi ha detto che non lo faceva da ben… tre minuti! La sua insegnante lo aveva rispedito a confessarsi perché aveva mentito appena uscito proprio dal confessionale.

Due estremi tra cui la grazia del perdono scorre a piene mani.

Questa grazia è stata forte anche nella Veglia di Pasqua, che abbiamo celebrato a Saint Hugo of the Hills (Sant’Ugo delle Colline), la parrocchia dove vive e fa servizio p. Alessandro. Ci sono stati ben 21 battesimi e cresime di bimbi, ragazzi, adulti e famiglie, tra cui quello di Guido, un caro amico argentino trasferitosi qui qualche mese fa.

È stata una veglia-fiume di quasi quattro ore, con canti suonati e cantati benissimo. Una caratteristica di molte celebrazioni qui è proprio la cura della liturgia e del canto. Sant’Agostino diceva che “chi canta prega due volte”: ecco, io lo percepisco proprio durante queste Messe preparate con cura, dove la musica è capace di toccarci, emozionarci e avvicinarci a Dio.

Ad aprile è arrivata la mia nomina da parte del PIME: Responsabile della Comunicazione e Sviluppo del Centro Missionario Pime di Detroit.

Sono felice di poter dare una mano specialmente a p. Daniele, a Michelle e a tutta la squadra nello sviluppo e comunicazione delle attività che portiamo avanti.

La nomina è doppia e riguarda anche l’animazione vocazionale: qui si dice Director of Vocations, cioè quel prete che, in ogni diocesi o Istituto, incontra ed accompagna i giovani che desiderano diventare preti, consacrati o missionari.

Al contrario di quello che si pensa, qui negli Stati Uniti ci sono vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. Non molte alla vita missionaria, ed ancora meno per noi del PIME: l’ultimo padre americano è stato ordinato ben 27 anni fa. È una grande sfida, e vi chiedo proprio di pregare per questo.
Se Dio vuole, ci saranno nuovi missionari americani del PIME pronti a vivere la loro missione in giro per il mondo!

Fonte e immagine

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