Messico | Il Giorno dell’Opera di Misericordia

In una località del Messico, c’è un giorno dedicato alla Misericordia, nel quale in tanti si mobilitano per farsi prossimi di chi ha fame. La nostra inviata, suor Perla, ci parla di Enrique Arellano Bravo
Suor Perla Hernandez Alvarado è una religiosa messicana. Appartiene alla Congregazione delle Missionarie Catechiste del Sacro Cuore di Gesù e Maria. Proviene dal Nord Est del Messico, terra di migrazioni.
Ci racconta la storia di Enrique Arellano Bravo, fondatore dell’associazione civile “Marcial Águila González” e della pagina “Apizaco Ciudad de María”: un uomo che, insieme a tante persone di buone volontà, ha saputo diffondere concretamente le opere di misericordia, in particolare quella di “dar da mangiare agli affamati”.
Il suo progetto “Il Giorno della Misericordia”, nato in piena pandemia, ha risposto ai bisogni di molti, mettendo in campo la sinergia di altrettanti abitanti di Apizaco e del Messico.
In questa immensa mobilitazione generosa si è inserito negli ultimi anni anche il lavoro silenzioso di suor Perla, che nel suo anno di permanenza in Sicilia, presso la Misericordia di Rosolini, ha potuto formarsi – nella pratica e nella teoria – sulle opere di misericordia, avendo modo di conoscere i progetti HIC SUM e la dimensione generativa di Opera M di spazio + spadoni.
Dall’aprile 2022 al marzo 2023, in Italia, e successivamente al suo rientro in Messico, infatti, il sostegno e la presenza di spazio + spadoni ha fatto sì che la sensibilità alle opere di misericordia e l’impegno per concretizzarle continuassero.
Inoltre, la Misericordia di Rosolini, che proprio in questo periodo ospita le Suore Messicane, comunica con Enrique per condividere le opere nella reciprocità.
Nato nella città di Apizaco, Tlaxcala, il 15 luglio 1971, ultimo figlio della signora Isidra Bravo Cueto e di Teódulo Arellano Lázaro, Enrique Arellano Bravo sin da giovane sentì la chiamata di Dio al servizio. Familiari, amici e vicini raccontano che Enrique ha sempre avuto una profonda devozione per le cose di Dio, realizzando altari in casa per rendergli culto.
Nel 1986, conobbe il sacerdote Marcial Águila González, parroco del tempio di Santa María de la Misericordia; da quel momento Enrique si prese cura del padre Marcial Águila fino alla sua morte. Nel 1993, fondò l’associazione civile “Marcial Águila González” con un gruppo di abitanti di Apizaco interessati a mantenere vivo il lascito del sacerdote, che tanto aveva fatto per la fede cattolica nella città, promuovendo opere come la Basilica dedicata a Nostra Signora della Misericordia e altre chiese.
L’associazione organizzava atti civici e culturali in occasione del suo anniversario di nascita e della sua morte.
Nel 2016, creò la pagina Facebook: “Apizaco Ciudad de María”, con l’obiettivo di far conoscere e rafforzare la devozione a Nostra Signora della Misericordia.

Foto inviata da suor Perla
Nel marzo 2020, con l’inizio della pandemia di Covid-19, la città si fermò. Un giorno, facendo la spesa, Enrique notò quante persone chiedevano aiuto per mangiare. Così, insieme a Noé Ortega Hernández, ebbe l’idea di vendere i tradizionali “chiles en nogada” e usare i proventi per preparare contenitori di cibo da distribuire ai più bisognosi.
L’iniziativa, annunciata sulla pagina Facebook, fu un successo: si vendettero oltre 100 piatti e, con i fondi raccolti, il 27 agosto, nacque il progetto “Il giorno della Misericordia”.
In quell’occasione, vennero distribuiti 100 pasti a migranti, senzatetto, persone con dipendenze e chiunque avesse bisogno. L’iniziativa proseguì nei mesi successivi, fissando il 12 di ogni mese — in onore della festa di Nostra Signora della Misericordia che si celebra il 12 maggio — come data per la distribuzione.
Col tempo, molte famiglie di Apizaco e di altre parti del Messico si unirono al progetto, contribuendo con ingredienti e supporto. Un contenitore include: un panino al prosciutto, spaghetti o riso, frutta di stagione e una bottiglia d’acqua.
La signora Concepción (Conchita) prepara il riso, la famiglia di Patricia Rojas Sosa dona i panini e il prosciutto, il signor Tomás Cortes Bonilla e sua moglie offrono 3 kg di fagioli fritti, e altri — come Fernanda Sánchez, Ailin Ortega, Katia Valentina Ortega, la signora Isis e Juan Manuel Araoz — aiutano nella preparazione e distribuzione del cibo.
Infine, durante la pandemia, sulla pagina “Apizaco Ciudad de María” si iniziò anche a recitare quotidianamente il Santo Rosario in diretta, per pregare per i malati e i defunti, coinvolgendo molte famiglie.
Nel giugno 2023, la signora Ángeles Macías, responsabile della chiesa “San Luis Rey de Francia ad Apizaquito”, volle insegnare ai bambini del catechismo le opere di misericordia. Insieme ai loro genitori, portarono ognuno 5 panini e bottiglie d’acqua da donare alla “Casa del Migrante La Sagrada Familia”.
In quell’anno, il flusso migratorio ad Apizaco era così alto che le provviste pianificate per un anno finirono in soli tre mesi. Così si è coinvolta l’intera comunità locale.
Nell’agosto 2025, il progetto al servizio dei più bisognosi compirà 5 anni.
Immagini
- Foto di suor Perla Hernandez Alvaro
In una località del Messico, c’è un giorno dedicato alla Misericordia, nel quale in tanti si mobilitano per farsi prossimi di chi ha fame. La nostra inviata, suor Perla, ci parla di Enrique Arellano Bravo
Suor Perla Hernandez Alvarado è una religiosa messicana. Appartiene alla Congregazione delle Missionarie Catechiste del Sacro Cuore di Gesù e Maria. Proviene dal Nord Est del Messico, terra di migrazioni.
Ci racconta la storia di Enrique Arellano Bravo, fondatore dell’associazione civile “Marcial Águila González” e della pagina “Apizaco Ciudad de María”: un uomo che, insieme a tante persone di buone volontà, ha saputo diffondere concretamente le opere di misericordia, in particolare quella di “dar da mangiare agli affamati”.
Il suo progetto “Il Giorno della Misericordia”, nato in piena pandemia, ha risposto ai bisogni di molti, mettendo in campo la sinergia di altrettanti abitanti di Apizaco e del Messico.
In questa immensa mobilitazione generosa si è inserito negli ultimi anni anche il lavoro silenzioso di suor Perla, che nel suo anno di permanenza in Sicilia, presso la Misericordia di Rosolini, ha potuto formarsi – nella pratica e nella teoria – sulle opere di misericordia, avendo modo di conoscere i progetti HIC SUM e la dimensione generativa di Opera M di spazio + spadoni.
Dall’aprile 2022 al marzo 2023, in Italia, e successivamente al suo rientro in Messico, infatti, il sostegno e la presenza di spazio + spadoni ha fatto sì che la sensibilità alle opere di misericordia e l’impegno per concretizzarle continuassero.
Inoltre, la Misericordia di Rosolini, che proprio in questo periodo ospita le Suore Messicane, comunica con Enrique per condividere le opere nella reciprocità.
Nato nella città di Apizaco, Tlaxcala, il 15 luglio 1971, ultimo figlio della signora Isidra Bravo Cueto e di Teódulo Arellano Lázaro, Enrique Arellano Bravo sin da giovane sentì la chiamata di Dio al servizio. Familiari, amici e vicini raccontano che Enrique ha sempre avuto una profonda devozione per le cose di Dio, realizzando altari in casa per rendergli culto.
Nel 1986, conobbe il sacerdote Marcial Águila González, parroco del tempio di Santa María de la Misericordia; da quel momento Enrique si prese cura del padre Marcial Águila fino alla sua morte. Nel 1993, fondò l’associazione civile “Marcial Águila González” con un gruppo di abitanti di Apizaco interessati a mantenere vivo il lascito del sacerdote, che tanto aveva fatto per la fede cattolica nella città, promuovendo opere come la Basilica dedicata a Nostra Signora della Misericordia e altre chiese.
L’associazione organizzava atti civici e culturali in occasione del suo anniversario di nascita e della sua morte.
Nel 2016, creò la pagina Facebook: “Apizaco Ciudad de María”, con l’obiettivo di far conoscere e rafforzare la devozione a Nostra Signora della Misericordia.

Foto inviata da suor Perla
Nel marzo 2020, con l’inizio della pandemia di Covid-19, la città si fermò. Un giorno, facendo la spesa, Enrique notò quante persone chiedevano aiuto per mangiare. Così, insieme a Noé Ortega Hernández, ebbe l’idea di vendere i tradizionali “chiles en nogada” e usare i proventi per preparare contenitori di cibo da distribuire ai più bisognosi.
L’iniziativa, annunciata sulla pagina Facebook, fu un successo: si vendettero oltre 100 piatti e, con i fondi raccolti, il 27 agosto, nacque il progetto “Il giorno della Misericordia”.
In quell’occasione, vennero distribuiti 100 pasti a migranti, senzatetto, persone con dipendenze e chiunque avesse bisogno. L’iniziativa proseguì nei mesi successivi, fissando il 12 di ogni mese — in onore della festa di Nostra Signora della Misericordia che si celebra il 12 maggio — come data per la distribuzione.
Col tempo, molte famiglie di Apizaco e di altre parti del Messico si unirono al progetto, contribuendo con ingredienti e supporto. Un contenitore include: un panino al prosciutto, spaghetti o riso, frutta di stagione e una bottiglia d’acqua.
La signora Concepción (Conchita) prepara il riso, la famiglia di Patricia Rojas Sosa dona i panini e il prosciutto, il signor Tomás Cortes Bonilla e sua moglie offrono 3 kg di fagioli fritti, e altri — come Fernanda Sánchez, Ailin Ortega, Katia Valentina Ortega, la signora Isis e Juan Manuel Araoz — aiutano nella preparazione e distribuzione del cibo.
Infine, durante la pandemia, sulla pagina “Apizaco Ciudad de María” si iniziò anche a recitare quotidianamente il Santo Rosario in diretta, per pregare per i malati e i defunti, coinvolgendo molte famiglie.
Nel giugno 2023, la signora Ángeles Macías, responsabile della chiesa “San Luis Rey de Francia ad Apizaquito”, volle insegnare ai bambini del catechismo le opere di misericordia. Insieme ai loro genitori, portarono ognuno 5 panini e bottiglie d’acqua da donare alla “Casa del Migrante La Sagrada Familia”.
In quell’anno, il flusso migratorio ad Apizaco era così alto che le provviste pianificate per un anno finirono in soli tre mesi. Così si è coinvolta l’intera comunità locale.
Nell’agosto 2025, il progetto al servizio dei più bisognosi compirà 5 anni.
Immagini
- Foto di suor Perla Hernandez Alvaro
