Il Papa della misericordia non ci ha lasciati

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21 Aprile 2025

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Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: in silenzio, il mondo prega. Per spazio + spadoni, è stato il Papa della misericordia

È riuscito a celebrare la Pasqua prima di tornare alla Casa del Padre.

Ha fatto in tempo a dare il suo ultimo abbraccio alla folla di piazza San Pietro, a dare la sua benedizione urbi et orbi, a fare il suo ultimo appello al mondo per la pace.

“Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo… Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile!”. Sono queste tra le ultime parole, forti e coraggiose, che ci ha lasciato in eredità. Pronunciate da mons. Diego Ravelli per la messa di ieri, continueranno a fare eco per sempre nel cuore degli uomini e delle donne di buona volontà, di tutti i fratelli e le sorelle a cui ha augurato “buona Pasqua”.

«Una notizia che spezza il cuore, ma che ci sprona ancora di più a seguire il suo esempio e a dare concretezza a quanto ha sempre sostenuto con forza in questi 12 anni di pontificato. Un chiaro invito a mettere in pratica una vita di misericordia, a farci prossimo delle persone che hanno fame, sete, bisogno di essere ascoltate, accolte, aiutate», afferma Luigi Spadoni.

Per un movimento il cui pensiero costante è quello di sostenere e promuovere le opere di misericordia, papa Francesco ha avuto un ruolo fondamentale. Il Giubileo della Misericordia che ha indetto per il 2016 è stato un’occasione “straordinaria” in tutti i sensi.

Ricordiamo ancora con gratitudine e commozione il suo annuncio nell’omelia della Liturgia Penitenziale del 13 marzo 2015:

“Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio […]. Affido l’organizzazione di questo Giubileo al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il vangelo della Misericordia”.

Per spazio + spadoni, papa Francesco è stato non solo un testimone autentico di umiltà e misericordia, ma anche un profeta, un uomo di Dio che, in nome della fedeltà al Vangelo, ha sempre perseguito la conversione del cuore e che non si è mai risparmiato per ribadire alcuni principi e portare cambiamenti grandi e rivoluzionari.

«Per noi, resterà sempre il Papa della misericordia e del perdono, della Chiesa in uscita, quello attento ai poveri, ai bambini, ai migranti, al Creato, alla fine dei conflitti. Il Pontefice che ha dato spazio alle donne, che ha fatto scelte incisive che resteranno alla storia, che ha affidato incarichi importanti a delle religiose, come suor Simona Brambilla e suor Raffaella Petrini».

Visita del Papa a Greccio, 2019 (Rieti Life)

Il rispetto di Bergoglio per la donna, infatti, è sempre stato accompagnato da un riconoscimento concreto delle sue capacità e del suo potenziale (“Rispettiamo le donne. Rispettiamole nella loro dignità, nei loro diritti fondamentali. Se non lo facciamo, la nostra società non andrà avanti”). Così come l’affetto dimostrato in più occasioni per le suore, di cui spazio + spadoni si fa sempre compagno nel cammino.

Si può dire che spazio + spadoni – che ha individuato nelle religiose e nelle tante congregazioni le cellule da cui far partire percorsi generativi di misericordia e di autonomia –  in lui ha sempre trovato un prezioso alleato. “La missione delle suore è di servire gli ultimi, e non di essere le serve di qualcuno”, aveva ribadito a gennaio scorso.

Papa Francesco ci mancherà. Mancherà al mondo intero. Mancherà alle tante congregazioni religiose e a spazio + spadoni che continuerà a farsi ispirare dalle sue parole e azioni.

Nell’anno del Giubileo ci ha lasciati, ma a maggior ragione siamo chiamati a camminare come “pellegrini di speranza” in un mondo che ne ha tanto bisogno, a farci portavoce del suo messaggio di misericordia che non lascia indietro nessuno.

Ad-dio, Francesco!
Oggi, è il giorno della preghiera e del dolore, ma la misericordia di cui sempre ci hai parlato ci spinge ad agire e a compiere opere. Ci invita a raggiungere tutti in unico abbraccio, soprattutto gli ultimi della Terra e le periferie del mondo. Proprio come hai fatto tu fino all’ultimo giorno, nel giorno in cui Cristo ci ha spalancato le porte della Resurrezione e di una Vita nuova.

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  • Wikipedia.com

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