Santo del giorno 10 giugno 2025: Beata Diana degli Andalò
Beata Diana degli Andalò: La Forza della Fede Femminile nel XIII Secolo
Nome
Beata Diana degli Andalò
Titolo
Vergine
Nascita
1200, Bologna
Morte
10 giugno 1236, Bologna
Ricorrenza
10 giugno
Martirologio
edizione 2004
Beatificazione
8 agosto 1888, Roma, papa Leone XIII
Preghiera
O beata Diana: la tua vita fu una scelta chiara e luminosa del tuo Sposo Gesù: fa che la mia vita sia una risposta pronta quando il Signore mi chiama. O beata Diana: la tua vita fu una segreta immolazione nel silenzio e nella solitudine: fa che la mia vita sia una donazione al Signore quando mi rivolge un invito. O beata Diana: la tua vita fu vita di crocifissa con il Crocifisso: fa che la mia vita sia una risposta senza esitazione una donazione senza rimpianti un sì quotidiano senza altra prospettiva che di scegliere e operare sempre con il Signore e per il Signore. Amen.
Martirologio Romano
A Bologna, beata Diana d’Andalò, vergine, che, superati tutti gli impedimenti posti dalla famiglia, emise voto di vita claustrale nelle mani dello stesso san Domenico, entrando nel monastero di Sant’Agnese da lei stessa fondato.
Il Santo e la missione
Beata Diana degli Andalò ha vissuto la missione non viaggiando per il mondo, ma radicandosi profondamente in un luogo e in una vocazione. La sua vita claustrale non fu isolamento, ma spazio di apertura al mistero di Dio e al bisogno dell’umanità. Nel silenzio del monastero, ha generato parole di luce, consolazione e verità, intrecciando relazioni spirituali intense che hanno sostenuto l’opera dei predicatori. La sua missione fu quella dell’interiorità feconda, della preghiera costante e dell’amore che sostiene senza apparire. Ancora oggi, insegna che ogni vita donata con autenticità è missione, anche nel nascondimento.
Il Santo e le opere di misericordia
Beata Diana degli Andalò visse la misericordia come scelta radicale d’amore e di comunione. La sua vita, segnata da profondi legami spirituali e dal desiderio di consacrazione, fu un cammino di ascolto, accoglienza e dono totale. Nella clausura del monastero, non si chiuse al mondo, ma lo portò nel cuore, nelle preghiere, nella compassione silenziosa e operosa. La sua misericordia non fu solo tenerezza, ma anche fedeltà al Vangelo vissuto ogni giorno, nella verità e nella libertà interiore. Ancora oggi, la sua testimonianza invita a una misericordia che unisce contemplazione e presenza viva accanto a chi soffre.
Agiografia
La beata Diana degli Andalò, soprannome della nobile famiglia bolognese Lovello, nacque a Bologna nel 1200 ed era sorella di Loderingo (ca. 1210-1293) che insieme con Catalano dei Malavolti e con il beato Bartolomeo da Breganze fu uno dei fondatori dei Frati Gaudenti, o Cavalieri di S. Maria, Ordine approvato da Papa Clemente IV nel 1260 con il compito di combattere le eresie e di pacificare le contese tra le fazioni cittadine…