Paolo Borsellino, tra giustizia e fede

Un ritratto umano e spirituale di Paolo Borsellino nei ricordi di due sacerdoti, padre Cosimo Scordato e don Cesare Rattoballi
In occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio 1992, TV2000 ha inserito “Borsellino. La Messa del giudice” tra i momenti chiave della sua programmazione speciale del weekend 18‑19 luglio 2025.
“La Messa del giudice” ha offerto un ritratto toccante e riflessivo della figura di Paolo Borsellino focalizzando la lente su dimensione umana, spirituale e familiare. Si è parlato del suo rapporto con la fede, attraverso le testimonianze di padre Cosimo Scordato, che lo ricorda inginocchiato tra i fedeli, e di don Cesare Rattoballi, che lo confessò poco prima dell’attentato.
Tv2000 ha anche raccontato la vita privata e la famiglia del giudice, con riferimenti alla moglie Agnese, ai figli e alla protesta dei “lenzuoli bianchi”. A ciò si è unita la lettera scritta da una nipote mai conosciuta, che rappresenta una testimonianza viva e toccante
“Borsellino. La Messa del giudice” non è stato semplicemente un altro documentario tra i tanti, ma un ponte tra sacro e profano, tra famiglia e società, tra fede e giustizia. Si è dimostrato uno strumento prezioso per ricordare Paolo Borsellino, non come martire isolato, ma come uomo radicato in una comunità, in un credo, in una famiglia. Un invito a riflettere su quanto la sua eredità resti viva nel cuore del Paese.
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Un ritratto umano e spirituale di Paolo Borsellino nei ricordi di due sacerdoti, padre Cosimo Scordato e don Cesare Rattoballi
In occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio 1992, TV2000 ha inserito “Borsellino. La Messa del giudice” tra i momenti chiave della sua programmazione speciale del weekend 18‑19 luglio 2025.
“La Messa del giudice” ha offerto un ritratto toccante e riflessivo della figura di Paolo Borsellino focalizzando la lente su dimensione umana, spirituale e familiare. Si è parlato del suo rapporto con la fede, attraverso le testimonianze di padre Cosimo Scordato, che lo ricorda inginocchiato tra i fedeli, e di don Cesare Rattoballi, che lo confessò poco prima dell’attentato.
Tv2000 ha anche raccontato la vita privata e la famiglia del giudice, con riferimenti alla moglie Agnese, ai figli e alla protesta dei “lenzuoli bianchi”. A ciò si è unita la lettera scritta da una nipote mai conosciuta, che rappresenta una testimonianza viva e toccante
“Borsellino. La Messa del giudice” non è stato semplicemente un altro documentario tra i tanti, ma un ponte tra sacro e profano, tra famiglia e società, tra fede e giustizia. Si è dimostrato uno strumento prezioso per ricordare Paolo Borsellino, non come martire isolato, ma come uomo radicato in una comunità, in un credo, in una famiglia. Un invito a riflettere su quanto la sua eredità resti viva nel cuore del Paese.
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