Le opere di misericordia richiedono ascolto e presenza

Nell’Angelus pronunciato domenica 20 luglio da Castel Gandolfo, Papa Leone XIV ha parlato di ospitalità, gratuità e “lentezza”
Il Pontefice ha commentato il Vangelo di Luca (10,38-42), in cui Gesù fa visita a Marta e Maria. La prima si preoccupa di servire, di preparare ogni cosa, ma si affanna; la seconda, invece, siede ai piedi di Gesù, in ascolto silenzioso e contemplativo.
Il Papa ha chiarito che non si tratta di opporre servizio e contemplazione, ma di comprendere che l’accoglienza vera parte dall’ascolto e dalla presenza. Maria “ha scelto la parte migliore”, non perché Marta sbagliasse, ma perché in quel momento ciò che contava davvero era lasciarsi ospitare da Gesù, riconoscere la sua presenza viva.
Occorre solo farsi ospiti: fare posto e anche chiederlo; accogliere e farsi accogliere. Abbiamo tanto da ricevere e non solo da dare.
E’ la missione della Chiesa a rimanere casa aperta a tutti, per continuare ad accogliere il suo Signore, che chiede permesso di entrare.
Ed è anche la vocazione di ciascuno di noi e di chiunque compia opere di misericordia. Come diceva papa Francesco, per accogliere gli altri e offrire misericordia, bisogna sentirsi “misericordiati”, riconoscere e sperimentare l’amore di Dio.
Fonte
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- Foto di @Vatican Media – Vatican News 20 luglio 2025
Nell’Angelus pronunciato domenica 20 luglio da Castel Gandolfo, Papa Leone XIV ha parlato di ospitalità, gratuità e “lentezza”
Il Pontefice ha commentato il Vangelo di Luca (10,38-42), in cui Gesù fa visita a Marta e Maria. La prima si preoccupa di servire, di preparare ogni cosa, ma si affanna; la seconda, invece, siede ai piedi di Gesù, in ascolto silenzioso e contemplativo.
Il Papa ha chiarito che non si tratta di opporre servizio e contemplazione, ma di comprendere che l’accoglienza vera parte dall’ascolto e dalla presenza. Maria “ha scelto la parte migliore”, non perché Marta sbagliasse, ma perché in quel momento ciò che contava davvero era lasciarsi ospitare da Gesù, riconoscere la sua presenza viva.
Occorre solo farsi ospiti: fare posto e anche chiederlo; accogliere e farsi accogliere. Abbiamo tanto da ricevere e non solo da dare.
E’ la missione della Chiesa a rimanere casa aperta a tutti, per continuare ad accogliere il suo Signore, che chiede permesso di entrare.
Ed è anche la vocazione di ciascuno di noi e di chiunque compia opere di misericordia. Come diceva papa Francesco, per accogliere gli altri e offrire misericordia, bisogna sentirsi “misericordiati”, riconoscere e sperimentare l’amore di Dio.
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